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Frikis – L’altra faccia del punk a Cuba

Frikis

Recensione

Il mondo delle autoproduzioni è più che mai variegato e spesso ricco di prodotti anticonvenzionali, liberi e sperimentali. Questo è uno degli aspetti che maggiormente mi fanno apprezzare questo microcosmo ed è il motivo per cui ho letto con estremo piacere Frikis, fumetto di Ehm Autoproduzioni che ci trasporta nella Cuba degli anni Ottanta, nel pieno della rivoluzione punk.

Frikis si articola in sei episodi, ciascuno dei quali è incentrato su un personaggio diverso: non aspettatevi però un racconto frammentato perché, come scopriremo nel corso della lettura, i fili della narrazione sono tutti collegati, così come i protagonisti che di volta in volta conosceremo.
Il progetto è interamente scritto da Dario Custagliola, mentre ai disegni si alternano Antonello Cosentino, Fabio Baldolini, Fabrizio Castano, Elisa Bisignano e Jacopo Vanni; i colori sono a cura di Francesco Montalbano, Antonello Cosentino e Elisa Bisignano.

Quello che ci troviamo davanti è un racconto corale di solitudini che si incontrano e si scontrano, sullo sfondo di una Cuba molto meno libera di come vuole apparire all’esterno e con la colonna sonora del punk internazionale. Una lettura profonda che non può lasciare indifferenti e che non esita ad affrontare tematiche scomode e spesso nascoste. Personalmente non ho mai ascoltato molta musica punk e non mi considero un’esperta di questo genere musicale: sono convinta, tuttavia, che gli appassionati che leggeranno Frikis ne rimarranno fatalmente affascinati anche per il profondo legame tra la musica e la storia.

Trama

Non voglio svelarvi troppo della trama di Frikis, preferisco lasciarvi il piacere della scoperta, per cui mi limiterò ad accennarvi lo stretto indispensabile.
Siamo a Cuba sul finire degli anni Ottanta e, con un certo ritardo rispetto al resto dell’Occidente, la musica punk sta prendendo piede sull’isola.
Il punk, nel contesto cubano, trascende la musica e diventa sinonimo di protesta, di ribellione e canalizza la rabbia di una generazione intera.

I punk cominciano ad essere definiti “frikis”: poveri, spesso malati o omosessuali, esclusi dallo Stato e dalla collettività, incompresi. Schivati dal resto della società, i frikis si ritrovano spesso a seguire uno stile di vita autodistruttivo ma continuano ad inseguire il proprio sogno di libertà, a qualunque costo.
Proprio di questo genere sono le storie che andremo a leggere.

Disegni

Nonostante l’alternanza di più di un nome ai disegni, Frikis si presenta come un progetto unitario non solo nella storia ma anche nei disegni. Il tratto scelto è realistico e lo stile singolo di ogni artista che illustra via via gli episodi si fonde bene a quello dei colleghi, pur mantenendo le proprie particolarità.
I colori sono vividi, rappresentano bene le situazioni in cui ci ritroviamo in mente e mantengono, allo stesso tempo, un valore simbolico che arricchisce la narrazione.

Nerdando in breve

Frikis è una storia profonda di anime, di libertà e di musica punk nella Cuba degli anni Ottanta che non potrà lasciare indifferenti.

Nerdandometro: [usr 3.3]

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