Il 13 e 14 aprile, presso Forte Marghera a Mestre, si è svolta la nona edizione di Venezia Comics, il festival del fumetto e della cultura pop del capoluogo veneto. Benché tecnicamente già otto appuntamenti abbiano radunato, con cadenza quasi annuale, i nerd di tutto il Veneto e oltre, la volta di quest’anno ha saputo porsi come una prima nuova edizione dell’evento.
Complice la location suggestiva, diecimila persone hanno sfidato le condizioni atmosferiche altamente instabili pur di passare la giornata a nerdare in compagnia e, fidatevi, hanno fatto benone.
L’aria che si respirava passeggiando fra le stradine lastricate da ghiaia e sassolini era quella di un Lucca Comics & Games in miniatura. La passione intrisa dagli organizzatori nell’allestimento di una fiera che celebrasse la cultura nerd a 360 gradi, era percepibile in ogni anfratto, dalla polveriera addobbata a mostra, allo stand degli arrosticini.
Molte le attività disponibili per intrattenere i visitatori, prima fra tutte l’escape room “Attacco a Venezia”, andata sold out in entrambe le giornate. Anche la gara cosplay disputatasi nel pomeriggio di domenica ha riscosso un discreto successo, consegnando il titolo di vincitore a un atletico Capitan America. Pure l’ottantina di espositori partecipanti si è detta soddisfatta, benché il sopracitato maltempo abbia abbassato un po’ le temperature interne ai padiglioni, senza però penalizzarli troppo.
I 17 ospiti presenti hanno saputo brillare all’interno del contesto fieristico, abitando il Forte come una seconda casa. Per altro, come redazione abbiamo avuto la grandissima opportunità di intervistare alcuni di loro e, credetemi, è stata un’esperienza davvero molto coinvolgente e piacevole. Ciascuno di loro ha infatti saputo comunicare, con calma e professionalità, il motivo per cui è entusiasta e soddisfatta del lavoro che svolge, dimostrando ancora una volta quanto sia impossibile realizzare un prodotto eccellente senza saper bilanciare tecnica e passione. Ovviamente, ciò non vale soltanto per gli ospiti.
Il coeso team di organizzatori, ha saputo condurre all’eccellenza una fiera che è rimasta sopita a lungo e che ora, dopo tanta attesa, risorge dalle ceneri come la più forte delle fenici.
Tutti ne hanno potuto trarre benefici, dalle sezioni dedicate al gioco di ruolo e ai tornei di giochi da tavolo, le quali hanno visto un’alta affluenza fin dal mattino di sabato, all’area sportiva lungo la baia, che ha coinvolto tantissimi bambini in dimostrazioni e duelli di spada.
Chicca fra tutte, l’area dedicata al retrogaming: l’idea vincente è stata senz’altro quella di allestire una vera e propria sala giochi vecchio stile, con cabinati e schermi catodici, in una sala al coperto dalle dimensioni modeste. Già dal corridoio antecedente, era possibile sentire i suoni caratteristici che contraddistinguevano una realtà ludica andata a morire nel tempo, smuovendo i ricordi dei più nostalgici e aiutando le nuove leve (come la sottoscritta) a capire come dovesse essere quell’ambiente ormai iconico.
Inoltre, terminata la fiera, già si pensa al futuro: Venezia Comics non vuole essere “solo” un evento con cadenza annuale, ma un vero e proprio punto di partenza per una serie di incontri, iniziative ed eventi che coinvolgano tutta la parte propositiva e costruttiva della cultura, locale e non solo, per costruire un qualcosa di estremamente positivo e duraturo nel corso degli anni. Questo è quanto ha dichiarato Fabrizio Capigatti, il presidente dell’associazione culturale VeneziaComix, altro pilastro fondante della manifestazione.
Ultima fra tutte, la colonia felina! All’interno del Forte di Marghera, fra edifici nuovi e vecchi, vi è la sede dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), che si occupa di sterilizzare e nutrire i numerosissimi micetti, unici e veri indigeni del posto.
Insomma, il bilancio non può che considerarsi positivo e, visti i lavori di manutenzione attualmente in atto per migliorare ulteriormente le condizioni del Forte, c’è da ben sperare che in futuro potremo godere di nuove, entusiasmanti edizioni di Venezia Comics. Personalmente sono davvero felice di avervi preso parte, e spero davvero che possa crescere e migliorarsi sempre più, riuscendo a conservare quella nota quasi famigliare che ha saputo contraddistinguerlo dall’inizio alla fine.
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