Asmodee Italia continua la sua opera editoriale inerente il magico mondo di Dungeons & Dragons con la stampa di Waterdeep: Il Furto dei Dragoni, il primo manuale del 2019 uscito il 24 gennaio.
Waterdeep è una delle più importanti città di tutto il Faerun, nonché una di quelle più evocative: capirete dunque la gioia provata nel vedere finalmente questo manuale in italiano.
Recensione
Waterdeep: Il Furto dei Dragoni è il terzo volume dedicato alle avventure; in precedenza vi ho già scritto del ciclo de La Tirannia dei Draghi, composto da Il Tesoro della Regina dei Draghi e L’Ascesa di Tiamat.
Questa avventura che, a differenza delle precedenti, è composta da un solo manuale è stata concepita per un gruppo di personaggi nuovi e porterà gli avventurieri dal primo ad almeno il quinto livello ma c’è la concreta possibilità che questo limite venga superato. È stato già stampato in inglese – e vedrà la luce in Italia indicativamente tra marzo e aprile – un volume dal titolo Waterdeep: Dungeon of the Mad Mage (Waterdeep: Il Dungeon del Mago Folle), incentrato sulla stessa città in cui ha luogo Il Furto dei Dragoni: la storia potrà essere utilizzata come seguito al fine di portare i pg a livelli più alti.
Come saprete, il Forgotten Realms è l’ambientazione di default per la quinta edizione di Dungeons & Dragons e le vicende de Il Furto dei Dragoni si svolgono a Waterdeep; la città, conosciuta con il nome di Corona del Nord o Città degli Spendori, si trova – per l’appunto – nel nord del Faerun e precisamente sulla costa ovest.
L’avventura è stata scritta da Christopher Perkins che si è avvalso dell’aiuto di Matthew Mercer e Charles Sanders. Vi darò qualche accenno sulla trama, evitando come di consueto gli spoiler: Waterdeep è minacciata dagli scontri che stanno avvenendo tra Zhentarim, un gruppo di mercenari, e Xanathar, il beholder padrino della città; ad aggiungere pepe in questa vicenda, c’è la notizia che, da qualche parte, è stato nascosto un tesoro di cinquecentomila monete d’oro che potrebbe essere utile a una delle due fazioni per prevalere sull’altra. Il party di avventurieri dovrà fare in modo che questa fortuna non cada nelle mani sbagliate.
Manuale
Il manuale di Waterdeep: Il Furto dei Dragoni è stampato con una carta sufficientemente spessa, molto semplice da sfogliare.
Sulla copertina rigida c’è una splendida illustrazione realizzata da Tyler Jacobson che raffigura i villain che stanno cercando con tutte le loro forze il mezzo milione di monete d’oro, o Dragoni, come vengono chiamate in città. Sì, il titolo del tomo nasce proprio da questo soprannome.
L’avventura è divisa in nove capitoli che raccontano nel dettaglio tutte le vicende, frammentati in sottocapitoli per favorire la comprensione della trama e per preparare i numerosi avvenimenti che verranno vissuti dai giocatori durante le sessioni. Sono presenti una Guida alla Pronuncia di alcuni nomi, una corposa ed esaustiva Introduzione e, alla fine, tre Appendici dedicate agli Oggetti Magici, ai Mostri e PNG e altri allegati.
Al termine del manuale è ripiegata una mappa dedicata al Dungeon Master, finemente realizzata e di dimensioni enormi – pensate che copre quasi l’intero tavolo di gioco – per favorire l’orientamento e l’immedesimazione.
Le 224 pagine di cui è composto il tomo Waterdeep: Il Furto dei Dragoni sono stampate con un font leggibile e l’utilizzo di tabelle, colorate in maniera diversa dal resto del testo, risulta estremamente fruibili. Ho apprezzato in particolar modo le illustrazioni che si estendono su due pagine: un paio lasciano davvero senza fiato.
Impressioni
Waterdeep: Il Furto dei Dragoni è, allo stato attuale, la migliore avventura stampata in italiano per merito di un intreccio narrativo intrigante e credibile che lascia al master carta bianca per modificare la storia a piacere e in base alle esigenze. È presente un’interessante opzione per il DM che potrà scegliere il nemico principale e, di conseguenza, la stagione nel corso della quale saranno collocate le varie quest. Il diagramma di flusso posto nell’introduzione è una vera manna per ritrovare, con una rapida occhiata, il bandolo della matassa e della trama.
La qualità del volume è molto alta, sia la copertina che le pagine sono ben stampate, colorate e di facile lettura. Le illustrazioni sono meravigliose e alcune sono davvero ispirate. La mappa è una piacevole aggiunta che contribuisce ad alzare il livello del prodotto.
Waterdeep: Il Furto dei Dragoni è perfetto sia per chi ha iniziato a giocare che per i player esperti ma, a mio modesto modo di vedere, trova la sua giusta dimensione se il Dungeon Master è abbastanza scafato.
La localizzazione nel nostro idioma è, come sempre, ottima.
Nerdando in breve
Waterdeep: Il Furto dei Dragoni è un’avventura ben strutturata, divertente da masterare (o masterizzare) e giocare.
Nerdandometro: [usr 4.5]
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