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Spider-Man: Un Nuovo Universo – Tutti i volti del Ragno

Recensione

Another definition of a hero is someone who is concerned about other people’s well-being, and will go out of his or her way to help them — even if there is no chance of a reward. That person who helps others simply because it should or must be done, and because it is the right thing to do, is indeed without a doubt, a real superhero.”

Questo affermava il compianto Stan Lee, il Sorridente, il papà di quel meraviglioso universo di fantasia corrispondente al nome di Marvel, che ha avuto il merito di portare i supereroi al livello dell’uomo comune.

Chiunque può essere un supereroe, l’importante è essere disposti a mettere in gioco tutto perché senti di dover dare una mano. Perché c’è bisogno di fare la cosa giusta.

Supereroi con super problemi, persone comuni come me o te che stai leggendo che per qualche motivo ottengono poteri fenomenali, che molte volte la vita gliela incasinano, anziché migliorarla. Prima i supereroi erano dèi; con la Marvel i supereroi divennero esseri umani.

E chi è il più comune fra tutti, quello con la faccia come tanti altri, con una vita normalissima come tanti altri? Chi se non Peter Parker, il secchione Peter Parker, il nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere?

Ci sono tanti motivi per amare un personaggio del genere, e il primo che mi viene in mente è proprio l’essere quello più vicino a noi tutti, con i suoi problemi quotidiani come potremmo averli tutti.

Io personalmente adoro l’Uomo Ragno, soprattutto quello del periodo classico in cui c’era Gwen, e il primo periodo di Straczynski, quello in cui Romita jr. ci faceva innamorare con le sue tavole, per capirci.

Io e Peter, però, non ci incontriamo da tempo, perché da quel pasticcio di Brand New Day e della gestione di Dan Slott persi l’interesse per le storie e in generale per seguire l’infinita epopea Marvel, che non mi gasava più come un tempo, se non sul grande schermo.

Proprio lì sopra, dopo gli orribili film con Andrew Garfield, ho ritrovato un grande Uomo Ragno in Spiderman: Homecoming dell’anno scorso, ma mai mi sarei aspettato che sarebbe stato un film d’animazione a folgorarmi e a farmi di nuovo sentire così vicino al caro, vecchio testa di tela.

Non faccio troppi giri di parole e ve lo dico immediatamente, Spider-Man: Un Nuovo Universo è uno spettacolo incredibile.

Davvero, non ci avrei scommesso nulla guardando il trailer e, forse, proprio questo scarsissimo hype che avevo prima di recarmi all’anteprima questa sera, mi ha fatto venire un sorriso da deficiente in sala e mi ha fatto alzare dalla poltroncina verde della sala alleggerito, divertito e soprattutto stupefatto dal lato tecnico di questa pellicola mirabolante.

Ma andiamo con ordine, che già sono confuso di mio.

Trama e personaggi

Spider-Man: Un Nuovo Universo (in originale Spider-Man: Into the Spider-Verse) è un film d’animazione (e che animazione!) facente parte dello stesso universo cinematografico di Venom, recentemente uscito, e della trilogia di Spiderman con Tobey Maguire.

Ma questa cosa potete anche scordarvela, perché oltre a ridere delle scenette con i riferimenti, non vi importerà nulla: la cosa che dovete sapere, forse, è che qui si parla di Ragno-verso, che è una saga fumettistica piuttosto recente riguardante l’Uomo Ragno e che qui serve sostanzialmente come ispirazione sommaria per le vicende che accadono.

Il protagonista, badate bene, non è affatto il celebre Peter Parker ma un tale Miles Morales, che i lettori di Ultimate Spiderman conosceranno bene, dato che nell’universo Ultimate della Marvel è proprio Miles ad indossare il costume del fu Peter, deceduto a seguito di tragici eventi.

Miles Morales è stato creato, come personaggio, nel 2011 da Brian Michael Bendis e Sara Pichelli ed è un ragazzo afro-latino, cosa che all’epoca fruttò critiche alla Marvel, per essere, ad avviso di qualche idiota, troppo politically correct. Ma a noi di queste polemiche sterili, sinceramente, frega poco: piuttosto, ci interessa se le storie sono buone oppure no.

Ebbene, in Spider-Man: un nuovo Universo seguiremo le vicende che porteranno il nostro Miles ad indossare l’iconico costume e ad incontrare altri tizi-ragno di altri universi, per motivi che non starò qui a dirvi.

Sebbene fossi scettico sull’idea di assistere di nuovo ad un racconto di origini o di vedere un crossover, posso solo chiedere scusa agli sceneggiatori e congratularmi con loro per la scelta, perché sono stati in grado di costruire un gran film su di un’idea che poteva risultare piuttosto semplice e già vista.

Le vicende scorrono ad un ritmo perfetto, le due ore di film volano e, nel frattempo, si ride, si piange, ci si esalta e ci si innamora di personaggi caratterizzati in modo eccellente: non solo Miles, ma anche gli altri Uomo Ragno degli altri universi ed i comprimari sono uno spettacolo, per non parlare dei cattivi.

Io adoro i cattivi dell’Uomo Ragno, perché ce ne sono alcuni fessissimi e sfigati come non mai (ed è proprio lì la loro bellezza) che mai ti sogneresti di vedere al cinema. E invece, a volte accade.

Difficile non innamorarsi dello Spiderman Noir con la voce di Nicholas Cage, che parla come se fosse uscito da un film di gangster anni ’40, o della tostissima Spider-Gwen, di cui andrò di certo a recuperare il volume a fumetti. Per non parlare del Peter originale, qui in versione inedita che non vi svelerò, il cui rapporto con Miles mi ha convinto moltissimo.

È tutta la costruzione del film ad essere eccellente, nei suoi siparietti, nei richiami, nelle citazioni e nel voler sfoggiare a tutti i costi il fatto di esser tratto da un fumetto e non vergognarsene.

Si entra e si esce dalle pagine di un fumetto, le didascalie invadono la scena così come dirompono le onomatopee, ma non ci sono note stonate: è tutto coerente con sé stesso, con il fatto che si parla di supereroi, non di impiegati di banca e quindi l’esagerazione, l’osare devono essere all’ordine del giorno.

Anche le citazioni sono piazzate in modo intelligente e non invasivo, come omaggio ai lettori e agli appassionati del personaggio.

Per un Marvel zombie questo film potrebbe risultare, perdonatemi il termine, orgasmico.

Aspetti tecnici

Dal punto di vista tecnico, penso che Spider-Man: Un Nuovo Universo sia tra i film d’animazione più strabilianti che io abbia mai visto. Non so se riesco a descrivere, non essendo del settore, le tecniche utilizzate, ma posso raccontarvi l’assoluta meraviglia che vedrete sullo schermo, un fumetto coloratissimo, dinamicissimo, che vi esplode in faccia e non si ferma mai.

La resa visiva è pazzesca davvero, andatelo a vedere al cinema perché altrimenti vi perdereste uno spettacolo caleidoscopico, che diventa sempre più pazzesco col progredire della pellicola, per arrivare ad un finale allucinante, che potrebbe diventare la nuova pietra di paragone della resa visiva dei film d’animazione dei prossimi anni.

Quasi mi dispiace non trovare schermate esplicative da mostrarvi, ma quasi quasi è meglio così, ve lo gustate al cinema che è sicuramente meglio.


Adoro l’idea di rendere il colore, in certi momenti, come nei vecchi fumetti o nei quadri di Roy Lichtenstein, oppure sfocato come se la pagina del fumetto fosse stampata male ed in generale, dal punto di vista meramente sensoriale, colori e musica la fanno da padrone e vi rapiranno dal primo all’ultimo istante del film.

Piccola nota a margine: ho guardato il film in inglese con i sottotitoli in italiano e il doppiaggio originale è eccellente. Non so come sarà reso in italiano, ma spero si attesti almeno su buoni livelli e su questo ho molta fiducia.

In conclusione

Spider-Man: Un Nuovo Universo è un film meraviglioso, sia dal punto di vista tecnico che dei personaggi e non si vergogna di essere un fumetto di supereroi in movimento, e probabilmente questo lo classifica come uno dei film di supereroi più belli mai fatti.

Di sicuro Spider-Man vede qui uno dei suoi massimi picchi sul grande schermo, e non penso che su questo mi darete torto.

Non per corroborare le mie ipotesi, ma per farvi capire di cosa stiamo parlando, al momento attuale detiene il punteggio massimo sul sito aggregatore di recensioni Rotten tomatoes, e non è affatto una cosa semplice.

Coloratissimo, iperdinamico, innovatore e divertentissimo, non potevo sbagliare di più nel giudicare di poco interesse l’uscita di questa pellicola. Ho riguardato il trailer col senno di poi e vi posso dire, senza falsità, che non vedo l’ora di guardarlo di nuovo.

Spider-Man: Un Nuovo Universo uscirà nelle sale italiane il 25 dicembre, un ottimo regalo di Natale!

Nerdando in breve

Spider-Man: Un Nuovo Universo è stupefacente, a mio avviso uno dei migliori film d’animazione tra quelli usciti negli ultimi anni e forse uno dei più bei film di supereroi in assoluto.

Nerdandometro: [usr 4.8]

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