Giochi da tavolo

Fantasy Pug Quest – Carlini eroici contro il signore del Male

Fantasy Pug Quest

Devo ammetterlo: quanto ho sentito parlare per la prima volta di un board game il cui concept prevedeva una banda di eroici carlini fantasy in lotta contro le forze del male, ho avuto una specie di mancamento.
Da una parte sono stato folgorato dall’immagine di Frank, il carlino di MIIB che canta I will survive davanti uno spazientito Will Smith; dall’altra sono stato letteralmente subissato dai ricordi delle mie infinite sessioni di AD&D con eroi possenti, saggi stregoni e chierici indomiti.
Conciliare tutto ciò in un unico gioco da tavolo mi è sembrato semplicemente folle: motivo per cui mi ci sono buttato a capofitto.

Recensione

Coronato da un’immediato successo su Kickstarter, Fantasy Pug Quest è stato concepito dai ragazzi di Tin Hat Games, ovvero: Alessandro Rivaroli, Matteo Botti e Mariano De Biase, già autori di Dungeon Digger.
Lo scopo del gioco? Ovviamente imbarcarsi in un’avventura fantasy, attraversare tre pericolosi mondi, sconfiggere orde di mostri armati fino ai denti, e affrontare con successo il mostro finale, prosaicamente noto come Boss.

Da un punto di vista delle dinamiche di gioco, Fantasy Pug Quest ricorda una via di mezzo tra le sensazioni evocate da Dungeons and Dragons fuse coi combattimenti a turni tipici degli JRPG. Una plancia di gioco contenente tutte le informazioni necessarie, ci presenta sia l’ordine di comparsa dei mostri, i turni di gioco (10, entro cui sconfiggere tutti i mostri o soccombere), e le caratteristiche del mondo corrente.

Ad inizio partita vengono estratti a sorte i tre mondi che gli eroi esploreranno, ognuno dei quali riporta le proprie caratteristiche uniche (bonus e malus, posizione dei mostri, posizione del Boss qualora sia il terzo mondo), dopodiché non resta che gettarsi nella mischia e tentare di abbattere i mostri uno dopo l’altro, cercando di sconfiggerli entro dieci turni.
Se tutti i giocatori vengono sconfitti, la partita è persa. Altrimenti si passa al mondo successivo. La partita è vinta quando viene sconfitto il Boss, durante l’esplorazione del terzo mondo.

Ogni eroe, da buon fantasy, ha un valore assegnato in ogni caratteristica: iniziativa, il momento del turno in cui gioca; punti vita; movimento, le posizioni che può coprire quando si sposta; abilità speciale, una capacità tipica per quell’eroe e tipo: la tipologia di potere. Naturalmente nessun eroe, per quanto carlino, può farcela solo con le proprie forze: per questo un mazzo di tesori (alcuni consumabili, altri permanenti) che gli eroi raccoglieranno lungo la loro strada, assicurando loro quella chance in più di successo.
Oltre a tutto questo i carlini potranno scatenare potenti azioni “combo”, giocando più carte energia, per sferrare attacchi devastanti dagli effetti molteplici.

Ma siccome questo è soprattutto un gioco collaborativo, gli eroi lavoreranno di concerto per sferrare i loro attacchi migliori, che siano corpo a corpo o a distanza, in modo da far trionfare il party.
I mostri non sono da meno: dotati anche loro di movimento, iniziativa e capacità di attacco (oltre che di tesoro perso una volta sconfitti) si alterneranno sulla plancia di gioco pronti a dare del filo da torcere ai nostri eroi.

Materiali

Nel mio playtest mi sono affidato alla versione print & play, per cui non posso esprimermi sulla qualità dei materiali nella versione definitiva. Ma mi riservo di integrare la recensione non appena avrò occasione di sperimentare la versione fisica.
Per quanto riguarda invece le illustrazioni, posso fin da subito dire che le ho trovate davvero deliziose, capaci di rendere simpatici anche creature come i carlini che, personalmente, considero piuttosto insopportabili. Davvero interessanti i mostri, con versioni canine di classiche creature fantasy, dallo zombie allo scheletro al mimic (e non vi dico del changeling).
I Boss, poi, sono davvero spassosi.
Il playmat è davvero bello e funzionale: contiene tutto quello che serve e consente di gettarsi immediatamente nella mischia.

Conclusioni

La cosa fondamentale di questo Fantasy Pug Quest è che è davvero molto divertente: ideale per partite in famiglia anche con bambini dai 10 anni in su, che adoreranno la commistione tra ambientazione fantasy e il miglior amico dell’uomo.
Non solo: devo ammettere che difficilmente ho trovato in un altro board game di carte non collezionabili una rigiocabilità così elevata: semplicemente non esistono due partite uguali tra loro; l’estrazione casuale di mondi, mostri, boss e tesori fa si che si possa andare avanti tutta la serata senza nemmeno rendersene conto. E un gioco così si presta benissimo ad espansioni, con l’introduzione di nuove creature, nuovi eroi e chi più ne ha ne metta.

Troverete Fantasy Pug Quest, su Kickstarter, a questo link.

Nerdando in breve

Fantasy Pug Quest è un board game che unisce la passione per il fantasy, il combattimento a turni in stile JRPG e l’amore per i nostri amici canini.

Nerdandometro: [usr 3.8]

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