Il mio primo contatto con Spider-Man avvenne circa 25 anni fa: mia madre tornò a casa con una busta della spazzatura piena di albi dell’Uomo Ragno, buttati da un ragazzino che si voleva disfare della collezione. Prima che venissero infilati nel cassonetto, mamma chiese e ottenne il ricco bottino.
Li lessi tutti avidamente e poi decisi che Peter Parker non mi convinceva appieno. O meglio, proprio non lo sopportavo. Ma questa è un’altra storia.
Recensione
Di certo, mi aspettavo tantissimo da Insomniac Games dopo i tanti video mostrati nelle varie manifestazioni e vi posso tranquillizzare: le promesse sono state mantenute.
Spider-Man è di gran lunga la migliore rappresentazione videoludica mai realizzata su questo iconico supereroe; come detto nel cappello introduttivo, non ho mai sopportato il buon Uomo Ragno ma diamine se mi sono divertito a indossarne i panni. Potete trovare l’intera run sul nostro canale Twitch (e, se volete supportarci, potete anche lasciare un ricco follow e attivare le notifiche, che male non fa).
Gameplay
Come i più attenti di voi sapranno, odio lanciare spoiler sulla trama, quindi vi accennerò semplicemente che Spider-Man non è il solito sbarbatello a cui siamo abituati ma un ragazzo maturo che ha lasciato da tempo il lavoro da reporter per aiutare lo scienziato Otto Octavius. Zia May non è la cougar vista in Homecoming ma ha una certa età e MJ non è più la sua fidanzata.
Sin dai primi minuti, ho apprezzato la cura e l’attenzione ai dettagli che Insomniac Games ha profuso nella realizzazione di questo gioiello: Parker svolazzerà tra tetti, grattacieli e strade vivissime; non avrei fatto nient’altro, all’inizio.
Qual è dunque lo scopo del gioco? Affronteremo diverse missioni principali che, per una quindicina di ore a livello normale, ci consentiranno di fronteggiare i più famosi villain del ragno mascherato. Le quest sono variegate e vanno dal cercare un determinato oggetto allo sgominare una banda di manigoldi. L’unico appunto che muovo è che, in alcune fasi, interpreteremo altri personaggi (che, sempre per la mia policy sugli spoiler non nominerò): questa scelta risulta infelice poiché va a spezzare il ritmo di una storia molto coinvolgente e con dei colpi di scena interessanti che faranno felici i Marvel fan.
Le missioni secondarie sono tantissime e suddivise in sottogruppi diversificati come ad esempio sconfiggere ondate di nemici, raccogliere zaini, salvaguardare l’ambiente e così via; per concludere il gioco al 100% occorrono davvero parecchie ore e questo, per i completisti, è una vera manna. L’unica serie che mi ha leggermente annoiato è quella dedicata alla ricerca delle torri radio che, una volta attivate, evidenziano sulla mappa i punti chiave della città.
La progressione di Spider-Man è guidata dai punti esperienza guadagnati dopo aver terminato positivamente una quest: ad ogni livello conquistato, si acquisiscono dei punti abilità da spendere in skill da scegliere tra tre alberi (Innovatore, Difensore e Lancia-tele) che determineranno gli approcci da utilizzare nelle missioni.
Non mancano, come è ovvio che sia, svariati gadget da sbloccare, come ad esempio le ragnatele elettriche, e molti costumi che forniscono poteri speciali da realizzare con il passare dei livelli e con dei particolari gettoni ottenuti dalle quest secondarie.
Il carattere irriverente e sarcastico di Peter Parker è riprodotto fedelmente e lo tasterete con mano mentre volteggiate tra i palazzi o prenderete a cazzotti i nemici: le sue battute taglienti sono all’ordine del giorno (e spesso sono inappropriate, non lo sopporto proprio per questo ma ehi, son gusti, non giudicatemi).
Concludo il paragrafo lodando gli sviluppatori per la modalità fotografia che mi ha spinto a girare la città in lungo e largo per scovare posti improponibili al solo scopo di scattare dei selfie da pubblicare sui social e sulla recensione: bravi, bravi, bravi.
Comparto Tecnico
Il comparto grafico di Spider-Man è meraviglioso e mi ha lasciato più e più volte a bocca aperta, a partire dalla realizzazione di Parker e dei nemici passando per la riproduzione dei luoghi cult di Manhattan (non solo quelli reali, ma anche i posti dei fumetti e dei film. Qualcuno ha per caso detto Avengers Tower?). Gli sviluppatori hanno realizzato una città viva, basta fare due passi per le strade per vedere diverse persone avvicinarsi per un selfie con l’Uomo Ragno oppure per dirgli qualche frase carina o meno.
Le condizioni meteo e l’alternanza giorno/notte sono altri elementi che spingono l’asticella della qualità verso l’alto – se non l’altissimo – e mi hanno fatto emozionare particolarmente, ho speso parecchi minuti a volteggiare per la città, di notte, solo per il gusto di farlo. Le atmosfere sono talmente immersive che, a ogni volo da un cornicione, provavo un forte brivido lungo la schiena (sì, soffro di vertigini) e mi lasciavo andare a urletti emozionati.
Su Playstation 4 Slim non ho notato alcun rallentamento, neanche nei momenti più concitati: non oso immaginare la resa su Playstation 4 Pro, con l’ausilio di una TV di ultima generazione.
Ovviamente non è da meno il comparto sonoro, con una OST che sembra uscita direttamente da un film del Marvel Cinematic Universe e un doppiaggio italiano di livello alto, anche se, in alcuni casi, delle frasi sono in inglese (ma non mi stupirei che la problematica venga risolta dall’uscita di una patch).
In conclusione
Chiariamo: Spider-Man non innova il genere, perché praticamente tutto quello che facciamo lo abbiamo già trovato, in un’altra veste, all’interno dei titoli dedicati a Batman ma questo non inficia il mio giudizio sul prodotto, che è una pietra miliare del genere supereroistico.
Non ho mai visto un Peter Parker così ben realizzato, sia dal punto di vista visivo che da quello caratteriale: gli amanti dell’Uomo Ragno potranno godere con questo gioco, davvero, ma anche chi cerca una avventura dinamica che impegni decine (parecchie decine) di ore avranno pane per i propri denti.
Dal punto di vista tecnico c’è solo da applaudire, fino a spellarsi le mani, i ragazzi di Insomniac Games che hanno svolto un lavoro encomiabile sotto ogni punto di vista.
Le uniche due critiche che mi sento di avanzare riguardano la ripetitività quasi frustrante di alcune quest secondarie, come quelle che hanno come fine l’attivazione delle torri audio e l’ultima boss fight, piuttosto stucchevole e poco coinvolgente.
Per concludere il discorso in maniera chiara, Spider-Man è un gioco magnifico che può essere tranquillamente definito come killer app per Sony e che va ad impreziosire ulteriormente il parco giochi di Playstation 4.
Ah, e per completare il tutto e rendere questo Spider-Man un vero e proprio prodotto Marvel, anche qui sono presenti un cameo di Stan Lee e due scene post credits.
Nerdando in breve
Il miglior videogioco su Spider-Man mai realizzato.
Nerdandometro: [usr 4.6]
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