Tempo fa, curiosa di scoprire se qualche artista fosse nato e cresciuto nel mio Varesotto, sono incappata nella biografia di Giuseppe Candita, ormai affermata matita Bonelliana.
Colta dalla sorpresa, mi sono subito attivata per reperire un suo contatto. Con mia somma gioia, Giuseppe si è dimostrato subito interessato e collaborativo, rispondendo alle domande che gli ho sottoposto.
L’intervista
Penny: Ciao Giuseppe e benvenuto su Nerdando.com! Dunque, raccontaci un po’ chi sei e cosa fai nella vita.
Giuseppe: Ciao a tutti e grazie per l’ospitalità. Mi chiamo Giuseppe Candita e sono un disegnatore di fumetti professionista.
P: A soli 14 anni hai iniziato ad andare a bottega da Corrado Roi, celebre matita bonelliana. Come hai vissuto l’esperienza dell’apprendista fumettista?
G: Una gran bella esperienza, soprattutto perché quando ho iniziato questa avventura avevo solo 14 anni (aaaah la gioventù).
Corrado è stato molto gentile e disponibile. Mi ha insegnato le basi e, come si dice in gergo, mi ha dato la prima infarinatura di questo mestiere.
Nel frattempo che disegnavo per imparare, dedicando il maggior numero di ore al tavolo da disegno, lavoravo e studiavo, quindi più o meno una volta al mese gli portavo i miei disegni da visionare per vedere le varie evoluzioni.
È stato bello.
P: Come ti senti a lavorare per Bonelli?
G: Lavorare per la SBE (Sergio Bonelli Editore, ndr) è stato un gran bel traguardo, da sempre per me un obiettivo/sogno da riuscire a realizzare, ci sono riuscito e mi sento felice e soddisfatto.
P: C’è qualche personaggio in particolare che vorresti disegnare ma con il quale non hai ancora avuto modo di interagire?
G: Bella domanda, parlando di SBE credo Dylan Dog, mentre di personaggi in generale, mi piacerebbe lavorare su una storia di Batman.
P: Sappiamo che Julia trae spunto dall’attrice Audrey Hepburn. Come ti trovi, da disegnatore, a lavorare su personaggi ispirati visivamente ad attori famosi?
G: Mi trovo molto a mio agio, complice il fatto di avere uno stile di disegno realistico. Nello specifico di Julia adoro Audrey Hepburn.
P: Oltre che disegnatore, sei anche autore di Knight in the Night. Come ci si sente a dare vita a un’opera scritta e pensata da se stessi anziché da qualcun altro?
G: È un processo molto diverso dal lavoro tradizionale.
Il fatto è che quando lavori su personaggi di altri metti sempre qualcosa di tuo, ma ci sono paletti, dogmi, etc etc.
Sulle TUE storie c’è molto dell’autore, nel bene e nel male.
È una creazione, nel vero senso della parola, crei qualcosa di tuo, il bene e il male, le gioie e le sofferenze. È una sensazione molto positiva, mi piace parecchio, con tutte le difficoltà che si porta dietro. Ci tengo molto a Knight in the Night, non vedo l’ora di terminarlo, ma con calma.
P: L’uno settembre è uscito “Julia 240 – La spada Stregata”. E poi? Puoi anticiparci qualche progetto per il futuro?
G: Certamente, nel momento in cui ti scrivo ho iniziato una nuova storia di Julia.
Ho consegnato una storia di Tex per la collana Color Tex, ma non so quando uscirà, in più sono al lavoro su un nuovo progetto che vedrà la luce nel 2019 ed è segretissimissimo.
Conclusione
Ringraziamo ancora Giuseppe per averci concesso un po’ del suo tempo e per l’estrema gentilezza avuta nei nostri confronti.
Augurandogli tutto il meglio, vi lascio con una sua splendida tavola di Julia.
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