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Titanic – L’inferno tra i ghiacci

Recensione

Nella notte tra il 14 ed il 15 Aprile del 1912 si verificò uno degli avvenimenti più sconvolgenti per le menti degli uomini e delle donne moderni: il Titanic, ambiziosa opera dell’ingegneria navale inglese e ammiraglia della White Star Line, inizia e finisce il suo rapido ed ineluttabile viaggio verso i profondi abissi marini.

Nonostante la tragedia legata al famoso transatlantico venne tristemente surclassata, per ciò che concerne il numero delle vittime, dal naufragio del 1945 delle navi Wilhelm Gustolff e Goya (come apprendiamo dall’approfondita ed avvincente prefazione ad opera di Loris Cantarelli), le vicende della nave “inaffondabile” furono in grado di provocare un tale clamore da portare produttori cinematografici e artisti a cimentarsi nella rievocazione delle sue ultime ore più e più volte.

Se nel pensiero di tutti appare prontamente il ricordo del celebre Titanic di James Cameron, con protagonisti Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, è anche vero che non fu solo nel 1997 che il grande schermo si occupò di ripercorrere la catastrofe e, invero, già dai mesi immediatamente successivi, fu data agli spettatori la possibilità di assistere ai primi cortometraggi muti sul medesimo tema (Saved from the Titanic e In Nacht und Eis. Der Untergang der Titanic).

Così come nel cinema, anche nel fumetto si tornò più volte sullo sviluppo di storie realizzate con riferimenti più o meno diretti al naufragio del Titanic ed è proprio a questa categoria che il volume edito da Nicola Pesce Editore appartiene.

Riedizione di un’opera di Attilio Micheluzzi del 1988, Titanic promette di immergere il lettore in una narrazione appassionante, serrata e avvincente.

Trama

Le vicende legate alla notte tra il 14 ed il 15 Aprile del 1912, all’iceberg che fu in grado di affondare un immane natante considerato, al contrario, infallibile e costruito per far fronte alle più diverse situazioni catastrofiche, sono solo il pretesto per raccontare le diverse vicende umane che sul Titanic ebbero luogo.

Ecco quindi che, in un riuscito romanzo storico a fumetti, Micheluzzi utilizza il transatlantico come scenario di diverse vicende umane, intrecciate o slegate tra loro.

Tra passione, amore, gelosie e rancori, facciamo la conoscenza di alcuni degli ospiti più illustri della prima classe, quali George B.Putnam (uomo d’affari americano senza scrupoli e pronto a tentare la sua personale scalata nel mondo della politica), Lord Albert Brudenwell (sesto duca di Westmeath e asso del volante) o, ancora, il russo Viktor Denissevich e personaggi di tutt’altro tipo, quali l’idealista spagnolo Mora, il viscido Olivier De La Bretonne o il cronista Hall. Attraverso gli occhi di tali personaggi, il racconto si trasforma ed assume sfumature diverse; il narratore, a seconda del contesto, riesce magistralmente a toccare tematiche quali la disparità sociale, la corruzione dei costumi e la spregiudicatezza morale con delicatezza sopraffina e tiene sempre desta l’attenzione di chi legge.

Autore

Nato architetto, reduce da una lunga esperienza da progettista in Senegal, Tunisia e molti altri paesi, Micheluzzi entra nel mondo del fumetto relativamente tardi. All’età di quarant’anni (1986), l’autore esordisce su varie testate per ragazzi, tra cui il noto Corriere dei Piccoli ed il Corriere dei Ragazzi, sperimentando e cimentandosi nei generi e nelle narrazioni più disparate e collezionando, col tempo, ambiti riconoscimenti.

Nel 1988 l’autore dimostra tutta la propria maturità artistica, creando delle tavole semplicemente perfette.

Attraverso un’innata abilità nel tracciato del disegno, così attento al particolare e carico di realismo, Attilio Micheluzzi è in grado di guidare il lettore nel corso della narrazione, aggiungendo al proprio tratto anche quel pizzico di stile e di personalità in grado di rendere l’aspetto estetico dell’opera unico ed originale.

Le fastose sale del transatlantico rivivono cariche e scintillanti sulle pagine e i personaggi, ottimamente realizzati e caratteristici, sono vivi e credibili.
La plasticità del disegno, si accompagna al perfetto utilizzo della resa anatomica, così ben realizzata e, allo stesso tempo, ben delineata anche con qualche tratto caricaturale.

La tragedia del Titanic

Contenuto speciale della riedizione dell’opera di Micheluzzi è, poi, la storia breve a fumetti La Tragedia del Titanic, nata nel 1972 dal connubio con Mino Milani e che vide la luce sul Corriere dei Ragazzi nello stesso anno.

Di stampo più canonico e sensibilmente più acerba, la storia presenta la medesima tematica del lavoro realizzato successivamente, ma, assumendo principalmente il punto di vista del capitano della nave, ripercorre brevemente i punti salienti del viaggio inaugurale dell’ammiraglia White Star.

Gradito approfondimento, il racconto si dimostra molto rapido da leggere e permette di notare tutto il grande lavoro dietro l’opera che verrà poi lentamente a prendere forma nella mente dell’autore; a cominciare dal tratto, assai diverso e meno sicuro, fino all’utilizzo delle griglie, molto regolari e canoniche nell’impaginazione, non si può fare a meno di notare come si sia riuscito a concepire un racconto a tutto tondo, completo ed efficace soprattutto avendo questa prima messa su carta come premessa fondamentale e base su cui lavorare.

Concludendo

Le date colpiscono: storia del 1988, ambientata nel 1912, eppure tremendamente attuale.
Micheluzzi ha trattato con tale efficacia e tale precisione chirurgica la psiche umana da rendere questo fumetto un perfetto specchio della società, a qualsiasi tempo o anno essa appartenga e, soprattutto, in qualsiasi tempo o anno lo stesso fumetto venga letto.

Con sprazzi di dialoghi iniziati in medias res, brevi scene in grado di mostrare tutta la loro verosimiglianza e l’adozione di diversi punti di vista, di personaggi di differente estrazione sociale o culturale, l’autore riesce a ricreare la grande complessità del genere umano. Con la stessa stereotipizzazione di alcuni caratteri essenziali del comportamento, i personaggi acquisiscono ancora più vividezza espressiva e contribuiscono per questo alla grande forza narrativa che è in grado di raggiungere Titanic.

In uscita il 7 giugno 2018, il volume di 96 pagine, interamente a colori, promette al lettore una lettura febbrile e ininterrotta fino all’inevitabile e triste epilogo al costo di € 19,90.

2300 persone a bordo di una nave che ha soltanto 1178 posti sulle scialuppe di salvataggio, poche ore per evacuare una nave che, da inaffondabile, diventa un’infernale prigione di ferro in un mare gelato e inospitale. Quando una corsa contro il tempo per la salvezza di più vite possibili incontra la sete di potere, gli intrighi e gli ideali, cosa si salva davvero?

Nerdando in breve

Una storia da gustare e da leggere tutta d’un fiato. La grande qualità dei disegni, unita al perfetto incastro narrativo operato dall’autore, rende la lettura interessante per chiunque. Se, poi, siete tra le schiere di fan della creatura cinematografica targata James Cameron, il volume, con le sue due diverse storie, rappresenta un acquisto semplicemente obbligato.

Nerdandometro: [usr 4.1]

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