Qualche mese fa, dopo aver visto qualche torneo di X-Wing su Twitch, mi sono appassionato alla piattaforma e spendo giornalmente qualche ora facendo “zapping” tra i vari canali.
Ho scoperto in questo maniera Roberto Lucentini, in arte iBob, che mi ha colpito da subito per la passione, l’attenzione ai particolari e per il suo modo di intrattenere: il titolo che sta giocando non è al centro delle sue stream, è un vero istrione che riesce a intrattenere e coinvolgere il pubblico (ottenendo degli ottimi risultati su PlayerUnknown’s Battlegrounds).
Sono riuscito a strappargli un’intervista per parlare di Twitch e del suo lavoro.
Luigi: Praticamente ogni giorno abbiamo la possibilità di vederti su Twitch, ma chi è in realtà iBob?
Roberto: Probabilmente il modo migliore di iniziare è presentarmi con il mio vero nome, Roberto.
Se dovessi definirmi secondo gli standard, dovrei dire che sono uno studente vicino alla laurea in Economia e Commercio con poche prospettive di trovare un lavoro.
In realtà, mi piace di più vedermi come una sorta di imprenditore virtuale. Da un anno a questa parte ho investito tutto il mio tempo e le mie risorse cercando di trasformare la mia più grande passione in un Lavoro, i risultati iniziano ad essere notevoli e io continuo a impegnarmi sperando di raggiungere il mio obiettivo entro la fine del 2018.
Luigi: In ogni stream si vede la tua attenzione e ricerca dei particolari, quanto tempo investi nella creazione di nuove grafiche, sfondi, script…? Da dove trai ispirazione?
Roberto: Sono sempre stato fermamente convinto che la qualità sia sempre molto più rilevante della quantità.
La mia scelta (controtendenza) è stata quella di dedicare alla diretta in sé poche ore, cercando però di mantenere un buon livello di intrattenimento durante tutta la durata della live. In questo modo posso occupare il resto del mio tempo allo sviluppo di grafica, format e servizi per migliorare e rendere unica la mia streaming.
In media dedico alla diretta circa di 4 ore al giorno ma per quelle 4 ore di live ci sono almeno altre 6 ore di lavoro che potrei definire “dietro le quinte”.
Esiste una grandissima community di sviluppatori collegati al mondo di Twitch, se dovessi citarne uno, colui che mi ha ispirato di più a curare nei dettagli la mia live sicuramente sarebbe Derek, in arte “NerdOrDie”, un ragazzo statunitense che ha creato un intero sito web dedicato a contenuti specifici per Twitch.
Luigi: Com’è nata l’idea di streamare? Quali sono stati i tuoi passi iniziali?
Roberto: L’idea, come spesso succede, è stata un ispirazione tratta da qualcuno che già prima di me aveva intrapreso questa strada.
Seguivo la piattaforma Justin.tv (antenata di Twitch) già nel 2009 e sono sempre stato un appassionato di contenuti trasmessi in diretta. Con la nascita e lo sviluppo di Twitch, il mio interesse è andato crescendo e nel 2015 feci il mio primo tentativo di streaming cercando di sfruttare la mia connessione 7 mega in parallelo a quella “presa in prestito” dal vicino, il risultato fu pessimo e quindi fui costretto ad arrendermi in attesa di una connessione migliore.
Dopo mesi passati a seguire i lavori di installazione della fibra e ad offrire caffè agli operai, finalmente nel 2016 ebbi la prima connessione che mi permise di iniziare la mia “carriera di streamer”.
Luigi: Oltre al gioco in sé, si nota che interagisci con piacere con i tuoi followers e che cerchi altri modi per intrattenere il pubblico. Preferisci dunque portare giochi o contenuti inediti come talk show?
Roberto: In pochi sanno che prima della trasformazione in Twitch, una piattaforma brandizzata esclusivamente sui videogiochi, Justin.tv offriva contenuti in diretta di qualsiasi genere, incentivando anche la trasmissione mobile.
Oggi, dopo anni di soli contenuti videoludici, Twitch si sta aprendo di nuovo al mondo dell’informazione e dell’intrattenimento.
Per quanto riguarda me e la mia visione di Twitch, i videogiochi rappresentano solo un mezzo per intrattenere, il contorno di un contenuto molto più vario. Rimarranno sempre un elemento centrale della piattaforma e anche della mia diretta ma il mio obiettivo, e quello dei miei collaboratori, è quello di trasformare i nostri canali in un palinsesto televisivo che comprenda format molto più strutturati del semplice gameplay.
Luigi: Qui in Italia – purtroppo – è ancora difficile raggiungere il grande pubblico, quel pubblico “generalista” che farebbe fare il salto a Twitch. Cosa ci manca rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti dove i tempi risultano più che maturi per questa piattaforma?
Roberto: Nel panorama estero sono stati gli e-sports a rendere Twitch una piattaforma così diffusa e affermata, ed è anche il motivo per il quale l’azienda si è così tanto concentrata sul contenuto videoludico.
In Italia questo fenomeno sta arrivando adesso e sicuramente avrà la sua influenza sulla piattaforma, ma io credo che per il pubblico italiano non sia abbastanza.
Sono fermamente convinto che per raggiungere il “grande pubblico” in Italia non bastino i videogiochi, al contrario credo che questa idea di Twitch conosciuta come “il sito dove si guardano i giochini” abbia molto limitato la diffusione della piattaforma stessa.
Luigi: Cosa posso rispondere a chi mi chiede “Ma come fai a vedere altra gente che gioca?”?
Roberto: Beh, per chi già conosce il mondo di Twitch sa che il videogioco assume due ruoli differenti in base alla tipologia di streaming che si vuole seguire.
Nel caso di un giocatore professionista, il videogioco è l’elemento centrale e la diretta svolge la funzione di “guida” per coloro che vogliono migliorare nel giocare quel titolo. Al contrario, in una diretta come la mia, il gioco è solo un mezzo di intrattenimento che permette agli spettatori di divertirsi e soprattutto di comunicare con me e tra di loro. La comunicazione è centrale in una TV 2.0 (come definirei io Twitch) perché non solo permette di distrarsi e godere di un contenuto ma anche di interagire in tempo reale con coloro che stanno trasmettendo e con tutti gli altri spettatori. Un social network nel quale la diretta funge da elemento centrale e permette agli spettatori di discuterne, scherzare e conoscere nuove persone.
Luigi: Quali obiettivi ti poni? Cosa vuole fare Bob “da grande”?
Roberto: Il mio più grande obiettivo, come detto in precedenza, è quello di innovare questa piattaforma trasformandola nella prima vera TV del Web.
È innegabile il fatto che per trasmettere da casa occorrano contenuti semplici da realizzare, che richiedano un investimento di tempo e di denaro limitato e sicuramente i videogiochi offrono questa capacità di intrattenere “a costo zero”.
Io però ho il sogno di realizzare qualcosa di più professionale, più televisivo. Sono fermamente convinto che realizzare Format TV, ma con il vantaggio della partecipazione attiva, sarebbe un grandissimo salto di qualità per il mondo dell’intrattenimento in diretta.
Luigi: Parliamo adesso dei tuoi colleghi. Come sono nati i 4tini?
Roberto: Non è possibile realizzare grandi progetti contando solo su sé stessi.
Per questo motivo, ad un certo punto della mia strada su Twitch, ho iniziato a guardarmi intorno e a cercare persone che avessero i miei stessi sogni e la mia stessa visione. Ho avuto la grandissima fortuna di trovare Chiara, Diego e Yuri, 3 ragazzi, 3 streamer ma soprattutto 3 grandi amici.
Da subito abbiamo capito quanto avevamo in comune nel portare avanti questa passione ed insieme a loro e a tutto il Team di StreamValley ci impegnano ogni giorno per collaborare, realizzare progetti e superare ogni ostacolo che ci si pone di fronte.
Luigi: Cosa vuoi consigliare a chi vuole avvicinarsi a Twitch come spettatore? E cosa a chi vuole iniziare a streamare?
Roberto: Per il pubblico che non lo conosce posso solo fare un appello: Twitch non è il sito dei “giochini”, è una piattaforma di intrattenimento completa che offre possibilità di interazione uniche con il pubblico e un parco di contenuti che sta crescendo giorno dopo giorno, provare per credere!
Per chi invece vuole avvicinarsi a questa piattaforma come content creator posso consigliare 3 cose fondamentali che ripeto ogni giorno in stream:
- Prima di essere streamer dovete essere spettatori, ho imparato molto di quello che so oggi osservando streamer con più esperienza di me.
- Prendere ispirazione dagli altri è giusto, ma non copiate, avere una propria identità è fondamentale nel mondo dell’intrattenimento.
- Portate un contenuto che piace a voi prima ancora che al pubblico e cercate sempre di farlo curando i dettagli, anche l’occhio vuole la sua parte!
Luigi: Ti troveremo in qualche fiera nel corso del 2018?
Roberto: Nel corso del 2018 sia io che i 4tini abbiamo intenzione di partecipare a quante più fiere possibile.
Il problema più grande rimane sempre il lato economico, il mondo di Twitch è ancora piccolo e in pochi sono disposti a supportare la nostra presenza agli eventi ma comunque, in un modo o nell’altro, cerchiamo sempre di sfruttare ogni occasione per incontrare la nostra community!
Luigi: Dove e quando possiamo vederti online?
Roberto: Sono in diretta ogni giorno su Twitch dalle 14 alle 17 su qualche “giochino” mentre ogni martedì e giovedì sera alle 20:30 con Format Talk o comunque alternativi ai videogiochi.
Canale: https://www.twitch.tv/ibob.
Luigi: Grazie mille per la tua disponibilità! Ti auguro di raggiungere tutti i tuoi obiettivi.
Roberto: Grazie a voi per l’interesse e per l’opportunità!