Giochi da tavolo

Tutorial di pittura – Runewars: Ardus’Ix Erebus

Tutorial

Ci è voluto un po’, ma alla fine anche l’altro eroe del set base di Runewars è passato per i pennelli. A questo giro è toccato a Ardus’Ix Erebus, l’eroe dei non-morti Waiqar. Questa volta ho voluto creare qualcosa di un po’ diverso e sfruttare nuove tecniche, soprattutto per la basetta e le decorazioni e ho aggiunto quindi un tocco “spiritico” al modello, con l’aiuto di qualche materiale extra. D’altronde, la miniatura in sé non sarebbe spiccata molto sul campo di battaglia, essendo di fatto uno scheletro con un armatura!

Come per i tutorial precedenti di Kari Wraithstalker e del Necroverme, è consigliata la lettura del primo tutorial sul Golem di Rune, dal momento che al suo interno c’è anche un’introduzione agli strumenti e alle tecniche di base della pittura di miniature.

Colorazioni di base

Tuffiamoci a capofitto su questo nuovo lavoro, partendo ovviamente dalla base di colore. Il nero è particolarmente indicato per questa miniatura, dal momento che un tono più scuro si addice meglio ai non-morti, ma anche perché in questo modo la pittura dell’armatura è più agevole ed efficace.

Passiamo ad applicare la base anche per i primi dettagli: metallo a pennello asciutto senza troppi riguardi sull’armatura, marrone su ossa e corna dell’elmo e bianco per il drappo di tessuto.

Colori usati:

  • Matt Black per la base.
  • Gun Metal per l’armatura e le parti in metallo.
  • Matt White per il tessuto.
  • Leather Brown per le ossa.

Fatto ciò, andiamo a definire qualche porzione più piccola della miniatura. Utilizziamo l’oro per i dettagli metallici e il giallo come colore di base per il tessuto dell’eroe.

Assicuratevi di aver steso uniformemente il giallo, questo è un colore un po’ rognoso. Con il bianco, poi, coprite le parti ossee della miniatura: corna dell’elmo e corpo dello scheletro. Non serve essere particolarmente precisi o coprenti. L’effetto finale deve dare il senso di qualcosa di sporco e antico. Utilizziamo lo stesso colore anche per alcune fasciature, in modo da variare il colore dei dettagli.

Colori usati:

  • Daemonic Yellow per il drappo.
  • Greedy Gold per i particolari dorati.
  • Fur Brown per i manici e per le fodere.
  • Skeleton Bone per le ossa e per le fasce.

Inchiostratura

Parlando di antichità, stendiamo finalmente l’inchiostro, che dona a tutta la miniatura un aspetto particolarmente vissuto, soprattutto grazie ai colori più spenti e “autunnali” del solito. Questa è la logica che ho voluto seguire per il modello in modo da creare un forte contrasto con un’aggiunta che vedrete poco più avanti.

Per quanto riguarda la lumeggiatura, questa volta ho cercato di contenermi e non ho voluto accentuare troppo i dettagli. Mi sono limitato a correggere le sbavature dell’inchiostro sul drappo e a illuminare i rilievi di corna e ossa.

Colori usati:

  • Strong Tone per l’inchiostratura prinicipale.

Fumo verde e spiriti

Dal momento che questa miniatura non è molto ricca di dettagli “fighi” o particolarmente caratteristici, ho voluto giocare un po’ sull’aspetto che preferisco del modellismo: quello dei plastici e dei diorami e quindi rendere la basetta parte integrante dell’intera miniatura.

Fonte primaria di ispirazione sono stati questi ometti di plastica trasparente tendente al verde acido, presi da un gioco da tavolo che non posso specificare, causa spoiler (se ci avete giocato, sapete molto bene di cosa sto parlando).

Quello che voglio creare è una serie di aggiunte che ricordino un ectoplasma dal quale fuoriescono delle anime dannate, ovvero i suddetti omini verdi.

Farlo è semplicissimo: basta del cotone idrofilo che potete trovare in quantità in un qualsiasi supermercato. L’effetto che voglio creare è quello di una scia di fumo che esce dalle asce e che segue il percorso compiuto idealmente in aria da esse, in aggiunta ad alcuni sbuffi più piccoli da posizionare sulla base. Ciò che faremo, quindi, è realizzare un batuffolo colorato che sia facile da modellare secondo la forma che ho in mente, lasciando da parte un po’ di materiale per i dettagli. Utilizzate quindi due pezzi di cotone (da preparare allo stesso modo), destinandone uno all’applicazione principale.

Iniziamo scegliendo il colore da far assorbire al cotone. Ho cercato ovviamente di dargli la stessa tonalità degli omini di plastica e per farlo ho creato una miscela poco più scura della resa finale desiderata. Il cotone schiarisce il colore della vernice e quindi è consigliato fare prima qualche prova con piccoli batuffoli e poca vernice.

Una volta creata la tonalità giusta, diluiamola con acqua, cercando di ottenere una soluzione acquosa ma comunque densa di pigmenti alla vista. Non deve sembrare “acqua sporca” ma essere di un colore vivo e il più possibile vicino al colore non diluito.

Dopo aver immerso il cotone nella nostra tintura (cercate di fargliela assorbire tutta e non strizzatelo!) aspettiamo che sia asciugato. Quasi sicuramente, i pigmenti e il cotone avranno formato come una crosta un po’ bruttina e decisamente poco vaporosa all’esterno del nostro salsicciotto di cotone. Niente paura! Strappiamo senza essere troppo precisi il “bozzolo” e lasciatelo aperto a mo’ di hot-dog.

Recuperiamo poi un fil di ferro (basta quello per legare i sacchetti, senza la guaina di plastica) e assicuriamone un capo a una delle asce della miniatura. Con l’aiuto di colla e qualche strumentino, aprite il bozzolo di cotone come a voler rovesciare una maglia, e incollate la parte di “crosta” sul filo. A questo punto, dovremmo ottenere un risultato simile a quello in foto, con una parte soffice e fumosa verso l’esterno.

Colori usati:

  • Jungle Green per la tintura per il cotone, corretto con piccole quantità di Wizards Orb e Daemonic Yellow.

Continuando con colla e attrezzi, tiraiamo e aggiustiamo dei piccoli ciuffi di cotone, come a voler creare degli sbuffi che divergono leggermente dalla struttura principale. Durante tutto questo procedimento, tagliuzziamo un po’ di omini e incollateli con una colla adatta al cotone, coprendo con piccoli ciuffi eventuali imperfezioni.

Cerchiamo di posizionarli in modo che sembrino fuggire dal fumo, come se fossero trascinati da una corrente. Tagliandoli secondo varie angolazioni, possibilmente nei dintorni del busto, potremo facilmente metterli in varie pose, senza doverli maneggiare troppo.

Una volta raggiunto il risultato desiderato, copriamo con altri ciuffi di cotone ogni traccia del filo e integriamo il fumo con le asce. Io ho fatto in modo di far sembrare che le asce stiano uscendo a gran velocità dalla nuvola di fumo o che addirittura siano queste a generarlo. Aggiustando il filo all’interno della nuvola, possiamo definire il percorso delle asce inclinandolo e ruotandolo come più ci piace.

Basetta

Per rimarcare ulteriormente il focus sulla base della miniatura, ho voluto utilizzare un materiale particolare per il terreno. Direttamente dall’Isola d’Elba, la sabbia nera di Topinetti, un misto di scorie di ferro e pulviscolo metallico, residuo delle lavorazioni siderurgiche. Questo fa sì che la spiaggia in questione abbia un litorale molto scuro con dei riflessi molto luminosi qua e là.

Dopo aver preparato uno sfondo marrone con lumeggiature grigie, ho ricoperto quasi tutto con questa sabbia, che si intona nelle sue parti pietrose, con i colori della base.

Colori usati:

  • Monster Brown per la base.
  • Ash Grey per il pennello asciutto.

Occhi

Come per il Lanciere su Necroverme, anche a questo scheletro ho dato un paio di occhi luminosi, scegliendo però questa volta lo stesso colore dell’ectoplasma. Fortunatamente non è complicato: passiamo a pennello asciutto una tonalità leggermente più chiara del verde del fumo nella zona intorno agli occhi, per definire l’effetto del bagliore e mettiamo due puntini di colore leggermente più scuro sugli occhi. Non vi consiglio di lumeggiarli per due motivi: primo, è complicato e superfluo; secondo, la tinta unita ricorda meglio degli occhi cadaverici o comunque vuoti.

Colori usati:

  • Jungle Green per gli occhi.
  • Jungle Green mischiato a Matt White per l’effetto glow.

Elementi scenici

Con la stessa tecnica utilizzata per il fumo delle asce, ho decorato alcune piccole scorie di ferro recuperate nella spiaggia di cui vi ho parlato. Stavolta ho dato una forma leggermente più “fiammante” al cotone, sempre cercando di tenerlo più simile al vapore. Anche qui ho incollato qualche spirito tagliato a metà, senza esagerare per non togliere centralità alla miniatura.

Sotto ad ogni fiammella ho ricreato lo stesso effetto che ho realizzato sugli occhi, senza estenderlo troppo, per creare l’effetto di una debole luminosità.

Giochicchiamo un po’ con l’illuminazione per capire se può avere senso aggiungere un po’ di effetti di bagliore. Ad esempio, se voleste posizionare il fumo più vicino al terreno, potreste proiettare l’ombra dall’alto per capire dove dipingere la “luce” emessa.

Ho deciso di rendere questo effetto su una parte dell’armatura e dell’elmo, vicino alle asce. Con lo stesso colore utilizzato per il “glow” degli occhi, passo leggermente a pennello asciutto tutte le zone abbastanza vicine all’ectoplasm, cercando di mantenere un tratto leggero.

Purtroppo, del cotone in eccesso si è impregnato di vernice mentre stendevo le pennellate sullo spallaccio ed ha reso “briciolosa” la finitura dell’effetto luminoso. Niente di terribile, ma poteva venire meglio e a questo punto, eliminare gli errori diventa complicato. State attenti quindi e assicuratevi che il cotone non diventi fastidioso!

Colori usati:

  • Jungle Green mischiato gradualmente a Matt White per l’effetto glow.

Come sempre, assicuratevi che tutto sia come lo volete e ricontrollate ogni parte e dettaglio per vedere se manca qualcosa. Alla fine dovreste aver ottenuto un Ardus Ix’Erebus simile a questo!

Colorando in breve

Stendete le basi per armatura, corna e ossa, tessuti e dettagli in cuoio. Passate poi a definire il colore principale per tutto quanto e inchiostrate. Lumeggiate senza esagerare per dare un effetto “vissuto” e date una luminescenza verde agli occhi. Cotone imbevuto nella vernice diluita per il fumo e avvolto intorno a un filo di ferro per dargli una struttura. Tagliuzzate gli omini di plastica per creare gli spiriti. Sabbia e sassi metallici uniti a cotone colorato ed effetto “glow” per la basetta.

[amazon_link asins=’B01MTXRUUT,B00U7EPQZ8,B01MTXRU2L’ template=’ProductCarousel’ store=’nerdandocom-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2350fcd7-c892-11e7-a859-83f048e5bcb6′]

Contenuti

To Top