Recensione
Prodotto da GDM Games e distribuito in Italia da Doppio Gioco Press, Ticket to Mars è un filler ambientato durante la fuga degli umani verso il Pianeta Rosso, a causa dell’imminente distruzione della Terra. Non tutti potranno partire però e le mega-corporazioni, interpretate dai giocatori, cercheranno di stipare nei razzi in partenza solo coloro che potranno essere utili ai propri scopi.
Una partita si svolge nell’arco di un round (volendo prolungare la partita si può arrivare a farne 2 o 3) e si basa tutto sul posizionare dei passeggeri nei 5 razzi del tabellone, utilizzando le 5 carte della mano e cercando di completare gli obiettivi assegnati a ogni giocatore.
Vediamo meglio come funziona una partita nella sua interezza.
Meccaniche
In Ticket to Mars, il creatore Eugeni Castaño, ha ideato quello che può essere considerato un piazzamento lavoratori “gateway”, che introduce quindi i profani a delle meccaniche utilizzate in giochi più complessi.
Lo scopo di Ticket to Mars è, come spesso succede, fare più punti possibile. All’inizio di ogni partita i giocatori ricevono 3 obiettivi, uno per tipo, divisi fra obiettivo singolo, obiettivo di coppia e obiettivo di riempimento. Per i primi due si ottengono punti per ogni occorrenza di personaggi e coppie di personaggi nei vari razzi, mentre per il terzo si ottengono punti per ogni razzo che soddisfa la condizione indicata. Questa può richiedere di riempire il razzo con un numero esatto di pedine, compreso fra 1 e 4 o di far sì che all’interno di ognuno di essi vi siano più bambini che adulti o viceversa.
Il round ha una durata variabile di turni, all’interno dei quali i giocatori potranno rivelare e scartare una carta dalla propria mano composta inizialmente delle stesse 5 carte azioni, uguali per tutti. Queste sono così composte: due azioni di imbarco, un’azione di sbarco, un’azione di spostamento e un’azione di conto alla rovescia. Le prime tre sono semplici da capire e permettono di muovere un segnalino personaggio dalla riserva ad un razzo, da un razzo alla riserva o da un razzo ad un altro razzo. La quarta azione, invece, permette di riprendere in mano tutte le carte già scartate e di far proseguire di una casella l’indicatore di lancio.
Questo indicatore, una volta arrivato all’ultimo spazio, farà terminare il round, avviando così il conteggio dei punti ed eventualmente, la fine della partita. È quindi possibile manipolare la fine esatta della partita ed è qui che risiede parte della strategia. Un’altra importante cosa da tenere a mente è di non fossilizzarsi sul compiere un obiettivo relativamente ad un singolo razzo, o vi è il concreto pericolo di infilarsi in un loop continuo di mosse e contromosse che non porta da nessuna parte.
Materiali
Il costo contenuto di Ticket to Mars permette comunque un’adeguata qualità dei materiali, fatta eccezione giusto per i segnalini personaggio, un po’ troppo sottili. Per il resto, il tabellone, le carte e la scatola sono al pari con lo standard dell’industria. L’indicatore di lancio, inoltre, è realizzato con una pedina in legno sagomata con la forma di un razzo.
I disegni di Siscu Bellido, poi, hanno un appeal scanzonato e cartoonesco, particolarmente indicato per i bambini.
Prezzo
Ticket to Mars è in uscita, in occasione di Lucca Comics & Games 2017, al prezzo consigliato di 19,90 €
In conclusione
È bene specificare che Ticket to Mars è pensato per introdurre i più giovani alle delizie dei giochi da tavolo, ma potrebbe però risultare fuori luogo per chi è già completamente svezzato. Il ruolo che invece riveste meglio è quello di far conoscere, soprattutto ai bambini, le basi delle meccaniche di giochi più “seri”.
La forte interazione e il piazzamento dei “lavoratori” può essere un’ottima base data alle mamme e papà per sviluppare la cultura ludica dei figli, regalando divertimento nel frattempo, sia ai grandi che ai piccoli. Un’idea regalo niente male, che si piazza proprio di fronte alle incombenti feste natalizie!
Nerdando in breve
Ticket to Mars è un semplice filler di piazzamento lavoratori ad alta interazione fra i giocatori, che si candida come una discreta porta d’ingresso al mondo dei giochi da tavolo, soprattutto per i bambini.
Nerdandometro: [usr 2.8]
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