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NeverEnd – Un nuovo RogueLike su PS Vita

Neverend

Recensione

Quando accendo la mia cara PS Vita vengo sommersa dall’amarezza, pensando a quanto potenziale abbia nonostante non se la fili nessuno. Quanti bei giochi avrebbe potuto ospitare questa piattaforma!

NeverEnd non è uno di questi.

NeverEnd è un RogueLike in cui si vestono i panni di un avventuriero che per un qualche motivo che non ci è dato sapere si sveglia in un’altra dimensione. Il nostro obiettivo è appunto scappare da questa dimensione popolata da nemici brutti che ovviamente cercheranno di ucciderci. Brutti perché spaventosi? No, brutti perché sono veramente fatti male. La visuale è aerea, e personalmente ho davvero faticato a riconoscere le fattezze dei suddetti nemici. Dopo un attento studio credo di essere giunta alla conclusione che quelli che credevo essere ratti giganti fossero in realtà lupi feroci, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Ambientazione

Essendo un RogueLike presenta due elementi fondamentali del genere: morte permanente e mappe casuali.

L’ambientazione è infatti formata da varie stanze, con alcune porte sui lati. Tutte e quattro resteranno chiuse finché non avremo eliminato i nemici all’interno della stanza. Proseguendo la partita avanzeremo di stanza in stanza incontrando nemici sempre più potenti.

Gameplay

L’attacco è terribilmente lento, uccidere un nemico con l’arma iniziale (un bastone) è un’agonia più per noi stessi che per il malcapitato obiettivo, ci vuole davvero un’eternità. I nemici non hanno nemmeno un’animazione per i loro attacchi, si limitano a toccarci e la nostra vita scende fino a che non moriremo e dovremo ricominciare. Almeno ne hanno una per la loro morte, che consiste in un’esplosione di pixels, a noi non è concessa nemmeno quella.

Avanzando nella partita, potremo trovare nella stanza di turno dei tavoli da cui rifornirci con nuove armi e pozioni con cui recuperare un po’ di vita.

La logica che muove l’IA dei nemici sfugge alla mia comprensione, alternano momenti in cui inseguono a momenti in cui scappano senza alcun apparente motivo.

La grafica è incredibilmente semplice, ispirata un po’ allo stile Minecraft a cubetti, peccato che i colori siano tristi e smorti, dettaglio che insieme al sottofondo musicale ridondante creano un’atmosfera noiosa e irritante. Davvero, la musica è terribile, ripetitiva e insopportabile, mi ha fatto venire in mente il mito della canzone di Lavandonia. Per sicurezza ho messo il muto.

Neverend

In conclusione

Dopo aver resistito per non più di un’oretta di gioco ho trovato questo titolo davvero noioso e ripetitivo, non si fa altro che camminare da una stanza all’altra e colpire nemici, fermandosi ogni tanto a comprare qualche arma, sempre se sei sopravvissuto abbastanza da potertelo permettere. Poi muori. E muori di nuovo. E ancora. Finché spegni la console con l’intenzione di non riaccenderla mai più.

Nerdando in breve

NeverEnd è un roguelike disponibile su PS Vita e Steam in cui vestiamo i panni di uno sfortunato avventuriero che si sveglia in una dimensione che non è la sua. Il nostro obiettivo sarà sopravvivere per il maggior tempo possibile.

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Trailer

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