Dopo avergli dato un’occhiata fuggevole in occasione del Cartoomics 2017, finalmente abbiamo a disposizione la nostra copia di Banana Bandits e ci accingiamo a scatenare la rissa tra gorilla più spassosa che i nostri tavoli abbiano mai visto.
Recensione
Banana Bandits è un party game per bambini dagli otto anni in su (e naturalmente per le loro famiglie), in cui dovremo inscenare una lotta tra gorilla per aggiudicarsi il titolo di nuovo leader delle banana gang. Quale miglior arena, quindi, se non un grattacielo? Ed è proprio la tridimensionalità dell’area di gioco la prima cosa a colpire di questo board game: una volta preparato il set, infatti, scopriamo che il “tabellone” è proprio il grattacielo stesso e le caselle non sono altro che le finestre a cui gli scimmioni si attaccheranno per muoversi avanti e indietro.
Scopo del gioco, come detto, è quello di diventare leader. Per farlo occorre raccogliere i gettoni lasciati indietro dagli avversari, portarli in cima al grattacielo e convertirli in monete d’oro: ogni due gettoni (di colore diverso) corrispondono ad una moneta.
Il primo che raccoglie tre monete, vince.
Facile? Solo apparentemente: perché il vero succo del gioco è quello di darsele di santa ragione. Ogni volta che una scimmia attacca si lanciano i dadi per decretare l’esito. In caso di parità vince chi l’attacco l’ha eseguito, con il perdente costretto ad arretrare di tre caselle lasciando cadere dietro di sé gettoni del proprio colore; ricordate i vecchi coin-op in cui colpendo i mostri cadevano monete? Ecco, così.
Nel caso in cui a perdere sia chi ha attaccato, non succede nulla. Evidente quindi come il gioco spinga alla baraonda: non solo, ogni volta che si esegue un attacco si ruba un gettone all’avversario, a prescindere dall’esito. Raccogliere gettoni diventa quindi la prima ragione per buttare la partita in cagnara, soprattutto quando tenteremo di avvicinarci al livello superiore per guadagnare le monete d’oro e tutti gli altri avversari faranno il possibile per impedircelo.
I combattimenti, poi, possono essere influenzati dall’uso di carte con modificatori. Per raccoglierle bisogna tornare al piano terra del grattacielo ed ecco che avremo scimmioni a viaggiare avanti e indietro come schegge impazzite.
Altra particolarità è che si può attaccare un avversario presente in una delle caselle limitrofe o posizionato nella finestra opposta, per cui diventa importante far ancor più attenzione alla tridimensionalità del titolo.
Materiali
Su un gioco di questo tipo che richiede una manipolazione continua, è necessario che i materiali siano di ottima fattura, per evitare l’usura che le mani inesperte dei bambini potrebbero accelerare.
Nella scatola troviamo 44 gettoni gorilla, tagliati da un lato per poter essere appesi, otto dadi, dieci monete e 40 carte. Oltre naturalmente l’impalcatura 3D del grattacielo e una scatola che diventa anche plancia di gioco.
Il tutto è davvero ottimamente realizzato e di buona fattura: collocato razionalmente e dal setup rapidissimo. Il fatto di usare la scatola stessa come base del grattacielo e come banca dei gettoni è semplicemente fantastica. Ogni elemento si compone in un attimo e rimettere a posto è ancor più veloce.
Playtest
Come da tradizione per la nostra rubrica, ho sottoposto il gioco al severo e insindacabile giudizio di mia figlia. Lei non ha mai visto King Kong, non ha mai giocato a Rampage e non sa cosa siano le scazzottate epiche; ero quindi molto curioso di sapere come un titolo simile facesse presa su una giovane (ed innocente) mente.
L’impatto è stato subito ottimo: le regole sono semplici da comprendere e da gestire, dopo un paio di giri tutto era già chiaro e a portata di mano (o di cazzotto). Le carte hanno una chiara descrizione e sono facili da maneggiare, le dinamiche di movimento e attacco sono lineari e non richiedono calcoli o grandi strategie.
Abbiamo sperimentato il gioco diverse volte, con un numero differente di giocatori, notando come non scali benissimo verso il basso: Banana Bandits dà il meglio a pieno carico, con quattro scimmioni a saltellare su e giù e a riempirsi di mazzate.
Le dinamiche, in ogni caso, sono davvero spassose e mia figlia ha passato più tempo a dire quanto fosse divertente che a lanciare dadi. Impresa perfettamente riuscita quindi: se state cercando un board game per famiglie, questo fa decisamente al caso vostro.
Ringrazio MS Edizioni per il materiale.
Nerdando in breve
Banana Bandits è un gioco divertente, rapido e perfetto per serate in famiglia. Uno di quei titoli che fanno dire “ancora una e poi basta” per due ore di fila.
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