Le sorprese
La lunga notte degli Oscar 2017 si è da poco conclusa ed è tempo di bilanci, tra vincitori e inaudite sorprese.
Non si può certo dire che questa 89^ edizione sia stata priva di colpi di scena e, sono sicura, ne sentiremo parlare ancora a lungo.
Scolpita nella memoria resterà, infatti, la storica gaffe che ha portato all’annuncio di un vincitore nella categoria più ambita, quella di miglior film, e ad una frettolosa smentita per riassegnare il premio al legittimo proprietario.
Semplice errore materiale? Trovata pubblicitaria? Messaggio politico? La verità non la sapremo mai ma sta di fatto che il vincitore annunciato, La La Land, si è visto strappare di mano il riconoscimento dall’outsider Moonlight, oltretutto dopo aver assaporato per qualche minuto l’ebrezza della vittoria.
Naturale che, dopo questo episodio, l’ironia e le ipotesi di complotto abbiano dilagato sui social, dando vita ad una miriade di meme e a fantasiose teorie.
Al di là dell’errore sul miglior film, comunque, le premiazioni non hanno riservato particolari sorprese, confermando i pronostici in quasi tutte le categorie.
la cerimonia presentata da Jimmy Kimmel non si è distinta per particolare verve. Personalmente ho notato poca partecipazione da parte dei divi hollywoodiani ed un red carpet decisamente sottotono per quella che, comunque, si è risolta in una serata decisamente troppo politicizzata.
Ma andiamo a scoprire chi si è aggiudicato la tanto desiderata statuina.
Miglior film
Come detto, la serata si è conclusa con una inaspettata sorpresa ed una pessima figura per l’Academy. A dispetto dell’opinione corrente, che vedeva già da tempo La La Land come il vincitore nella categoria, l’Oscar è andato a Moonlight.
Sorvolando sulle qualità artistiche dei due film, resta il fatto che sbagliare a dichiarare il vincitore, far salire sul palco i produttori, far iniziare loro il discorso di ringraziamento e poi rettificare l’errore non è esattamente quella che si definisce una bella figura. Per di più se si tratta della categoria più importante.
Miglior regia
Nessuna sorpresa, invece, per la miglior regia: l’Oscar è andato, come da pronostici, al giovanissimo Damien Chazelle.
Con i suoi 32 anni, Chazelle diventa il regista più giovane ad aver vinto un premio Oscar. Peraltro, meritatissimo.
Miglior attore protagonista
La categoria più combattuta rispetta i pronostici, proclamando vincitore Casey Affleck per la sua interpretazione in Manchester by the Sea.
Personalmente speravo in Ryan Gosling, che in La La Land ha dimostrato di essere un grande attore ma, evidentemente, il dramma continua ad essere preferito dai membri dell’Academy.
Miglior attrice protagonista
Nessuna sorpresa nemmeno in questa categoria: con il ruolo di Mia in La La Land la quotatissima Emma Stone si porta a casa la prima statuetta della sua carriera.
Miglior attore e miglior attrice non protagonista
Pronostici ampiamente rispettati anche in questo caso e trionfo per gli attori afroamericani: Mahershala Ali vince per il ruolo interpretato in Moonlight e Viola Davis per quello in Barriere.
Miglior film di animazione
Non si arresta la corsa di Zootropolis: dopo aver conquistato pubblico e critica il film Disney vince anche l’Oscar.
Miglior film straniero
Io tifavo per il danese ma la vittoria dell’iraniano Il Cliente era già scritta: dopo il muslim ban emanato da Donald Trump e la dichiarazione del regista Asghar Farhadi, che aveva rinunciato a presenziare agli Oscar, le possibilità di vittoria del film si erano moltiplicate. Senza nulla togliere, comunque, alla qualità della pellicola.
Miglior documentario
Non ce l’ha fatta l’italiano Fuocoammare, battuto dallo statunitense O.J.: Made in America.
Categorie tecniche
La La Land era il grande favorito ma alla fine conquista solo il premio per la miglior fotografia.
Due statuine per La battaglia di Hacksaw Ridge, che porta a casa il miglior montaggio e miglior sonoro.
Sorprese, invece, per gli effetti speciali, dove prevale Il libro della giungla, e per il montaggio sonoro, vinto da Arrival.
La miglior sceneggiatura originale va a Manchester by the Sea e quella non originale a Moonlight.
Categorie artistiche
Mattatore è La La Land che, come da pronostici, si porta a casa gli Oscar per la miglior scenografia, la miglior colonna sonora e la miglior canzone (City of Stars).
Per i costumi il vincitore è Animali fantastici e dove trovarli mentre, come ci si aspettava, per trucco e acconciature l’Oscar è andato a Suicide Squad.
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