Recensione
Arrivato quasi per caso all’interno della mia casella grazie all’abile Fabio di Games Academy Pescara (momento marchetta iniziato e finito qui), Tetris. Incastri Internazionali ha conquistato da subito la mia attenzione per l’effetto nostalgia e soprattutto perché quel simpatici cubetti sono stati causa del mio ingresso nel tunnel dei videogames.
Trama
…ovviamente senza spoiler e per questo breve.
Nel lontano 1984, un programmatore russo di nome Aleksej Leonidovič Pažitnov creò Tetris, un videogioco nel quale i giocatori sono chiamati a completare delle righe orizzontali con dei pezzi, chiamati tetramini, composti da quattro blocchi, che cadono dall’alto uno alla volta e che potranno solo essere spostati o ruotati (mi vergogno di aver dovuto spiegare il regolamento di Tetris).
Il gioco ebbe, fin da subito, un successo stellare diventando una vera e propria droga per molti giocatori e questo exploit non passò inosservato agli occhi degli esperti del settore che fecero di tutto per accaparrarsi i diritti di Tetris per poterlo riprodurre sulle proprie piattaforme.
Nacque così un giro di incastri internazionali (come suggerisce opportunamente il titolo dell’opera) che si sviluppò per anni e che coinvolse numerose società di tutto il mondo.
L’intera vicenda al centro di Tetris. Incastri internazionali è raccontata per filo e per segno da Box Brown (autore ed illustratore della storia), che ha compiuto uno studio molto approfondito e che, nel corso delle 255 pagine, snocciola per bene la questione dei diritti di Tetris in giro per il globo, mostrandoci i protagonisti delle astute mosse delle principali software house: Nintendo, Mirrorsoft, Atari, Namco sono state coinvolte in questo racconto.
Disegni
I disegni di Tetris. Incastri internazionali sono molto particolari, sfogliando le pagine della graphic novel si nota come le sue tavole siano piuttosto statiche e prive di particolari soprattutto negli sfondi ma, nonostante queste caratteristiche, risultino estremamente godibili; un’altra peculiarità è l’utilizzo dei soli colori bianco nero e soprattutto giallo, un giallo che riempie per buona parte i disegni dell’albo.
Essendo uno stile piuttosto particolare e personale, prima dell’acquisto, vi consiglio di aprire il volume o di cercare qualche immagine su Google per decidere se è di vostro gradimento.
Prezzo
Tetris. Incastri internazionali è distribuito da Panini Comics per la sua linea Panini 9L ed il prezzo di copertina è di 15 euro.
In conclusione
All’interno delle pagine di questa graphic novel sono racchiusi pezzi di storia degli anni ’80 e sono certo che tra di voi ci sarà qualche vecchio e nostalgico come me che, leggendo Tetris. Incastri internazionali, tornerà indietro nel tempo, pensando a quelle sala giochi piene di coin op e fumo che andavano molto di moda in quel periodo e piangerà pensando ai soldi buttati dentro a quelle macchine infernali. Lo stile di Brown è piuttosto minimale e permette di catapultarsi all’interno della storia, senza troppi complimenti e distrazioni: è un must have per chi ha vissuto quegli anni ed un interessante “libro di storia” per i più giovani. Adesso è tutto così facile, grazie alle console.
Nerdando in breve
Tetris. Incastri internazionali narra la storia del famoso rompicapo, provocando un pizzico di nostalgia per i tempi andati e svelando tanti particolari interessanti.
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