Recensione
Ho guardato La La Land quasi fuori tempo massimo, eppure non posso fare a meno di parlarvene.
Il film diretto da Damien Chazelle ha fatto incetta di nomination ai prossimi premi Oscar (14 in tutto, eguagliando così il record di Titanic ed Eva contro Eva) e incuriosito il pubblico e, dopo averlo visto, posso affermare che merita tanto clamore.
In realtà sarebbero sufficienti due sole parole per descrivere la pellicola: poesia ed emozione. Perché era da tempo che il cinema non ci regalava qualcosa come La La Land.
Belle musiche, bei colori, una storia lineare, bravi attori, uso impeccabile della cinepresa sono gli elementi del film. Un’operazione tutt’altro che facile da realizzare ed è proprio la bravura di Chazelle a farci apparire il tutto semplicissimo l’indizio che siamo di fronte ad un grande regista.
Trama
Le vite di Mia, aspirante attrice e di Sebastian, musicista innamorato del jazz, si scontrano e poi si intrecciano sullo sfondo della colorata e sfavillante Hollywood. Entrambi cercheranno di realizzare i propri sogni, mentre le stagioni si rincorrono.
Amore e ambizione a Hollywood: una storia già sentita? Molte volte, ma nessuno l’aveva resa bene come Damien Chazelle in questo film.
La La Land, d’altronde, è più di una storia d’amore: è un omaggio al grande cinema del passato e alla musica jazz. Costruito come un kolossal dell’epoca d’oro di Hollywood, il film cita parecchio ma lo fa con devozione e rispetto. Chazelle ama il mezzo cinematografico e questo traspare da ogni fotogramma.
Più di una storia d’amore, dicevamo, ma anche più di un musical. La musica è protagonista, certo, ma è riduttivo inserire La La Land nel genere dei film musicali. Dopo un inizio tipico da musical, infatti, il regista cambia rotta, trasformando la musica, da sottofondo, a vero e proprio personaggio, che si prende i suoi momenti da protagonista e resta sullo sfondo quando l’attenzione deve concentrarsi sulla storia o sugli attori.
Gli altri due protagonisti di La La Land sono Emma Stone e Ryan Gosling, ed entrambi mi hanno stupita positivamente. Non si trattava di un’interpretazione facile, le doti richieste per questo film andavano oltre la sola recitazione. E loro sono perfetti: ballano, cantano, suonano, coinvolgono, emozionano. Giustamente candidati entrambi all’Oscar, secondo me hanno ottime possibilità di vincerlo.
La regia
Damien Chazelle è un nome relativamente nuovo tra i registi hollywoodiani. Si era già fatto notare, nel 2014, con Whiplash, un film molto particolare, dove la musica era protagonista, che faceva già intuire il suo enorme potenziale. Sottovalutato dal pubblico ma apprezzato dalla critica, Whiplash fece vincere il primo, meritatissimo Oscar a J.K.Simmons e impose il suo giovane regista agli occhi degli addetti ai lavori.
Con La La Land Chazelle alza il tiro, realizzando un’opera ambiziosissima. Sulla carta si tratta di un film difficile da realizzare e che potrebbe non piacere al pubblico ma, come dicevo prima, lui riesce a rendere tutto estremamente semplice e scorrevole.
A livello registico, La La Land è impeccabile, studiato nei minimi particolari. Il piano sequenza iniziale, per esempio, è una vera gioia per gli occhi. Ma anche le sequenze oniriche risultano qualcosa di spettacolare. L’uso del colore, inoltre, è perfetto: rende viva la pellicola e completa la storia.
Il giovane regista, insomma, ha molto da dire e scommetto che continuerà a stupire. Intanto si dirige a passo sicuro, a mio avviso, verso il suo primo Oscar alla regia.
Trailer
Nerdando in breve
La La Land è un film come non se ne vedevano da tempo al cinema: vi coinvolgerà ed emozionerà a suon di musica. La pellicola imperdibile dell’anno.
Nerdandometro: [usr 5.0]
Contenuti