Nella scorsa serata è partito un tam-tam di rumors riguardanti la possibile cancellazione di Scalebound, l’esclusiva Xbox One sviluppata da Platinum Games. Microsoft ha rotto il silenzio con un comunicato stampa ufficiale, in cui conferma la decisione di chiudere la produzione del titolo.
“After careful deliberation, Microsoft Studios has come to the decision to end production for Scalebound. We’re working hard to deliver an amazing lineup of games to our fans this year, including Halo Wars 2, Crackdown 3, State of Decay 2, Sea of Thieves and other great experiences. For more information on our 2017 plans, please visit: http://bit.ly/2i1E5bV.”
Scalebound è stato annunciato durante l’E3 del 2014 con un cinematic trailer che aveva catturato l’attenzione di pubblico e critica. Le prime fasi di sviluppo del titolo, partorito dalla geniale mente di Hideki Kamiya (creatore, tra gli altri, di Resident Evil 2, Devil May Cry e Bayonetta), erano già partite nel 2013 dopo che lo studio aveva completato lo sviluppo dell’esclusiva Wii U “The Wonderful 101”.
Scalebound è nato come un progetto dalle grandi ambizioni, i cui protagonisti erano un umano (controllato in terza persona) ed il suo drago, a cui potevano essere impartiti ordini per attaccare o muoversi o poteva essere controllato direttamente, con visuale in prima persona. Era prevista anche una modalità cooperativa fino a 4 giocatori in un grande ambiente open world ed avrebbe dovuto presentare “il più grande boss fight mai realizzato da Platinum Games”.
L’ultima apparizione pubblica di Scalebound è stata al Gamescom 2016, in agosto. Sembrerebbe che da allora i rapporti tra la casa di Redmond e quella di Osaka si siano deteriorati fino ad arrivare allo scorso autunno, momento in cui molti sviluppatori senior che stavano lavorando al progetto sono stati mandati a casa per un mese in riposo forzato a causa delle pressanti deadline del titolo e dell’insopportabile carico di lavoro. Alla fine di questo periodo di pausa è apparso chiaro come il progetto fosse ormai troppo indietro rispetto ai programmi e non si poteva far altro che abbandonarlo.
Non si sa ancora se il progetto sarà comunque raccolto e concluso autonomamente da Platinum Games, ma al momento pare che non ci siano margini per continuarne la produzione.