Grafica fumettosa, platform vecchio stile, milioni di nemici, oggetti da costruire, armi da potenziare. Volete un gioco apparentemente semplice eppure difficilissimo? Eccovi Toy Odyssey, un titolo che darà pane ai vostri denti!
Il panorama Indie si arricchisce di un nuovo interessante capitolo. Siamo nell’ambito dei platform in stile Metroidvania, arricchito da una verticalità pazzesca, molte cose da fare e tantissimi nemici da abbattere.
Ma andiamo con ordine: il gioco inizia nel momento in cui il nostro protagonista, Brand, si sveglia sul letto del suo padrone addormentato, il piccolo Felix. È notte e, a quanto sembra, una malvagia oscurità ha preso possesso della casa, scatenando incubi terribili in Felix e animando i giocattoli. Brand si fa carico di dipanare la matassa, e si getta alla ricerca di altri giocattoli “buoni” imprigionati da liberare; ma nella sua ricerca della verità, si trova a dover affrontare orde di nemici: altri giocattoli, topi, ragni, aeroplani di carta, trappole, piattaforme cedevoli e chi più ne ha, ne metta. Insomma: chi pensava che sarebbe stata una passeggiata, dovrà ricredersi in fretta.
Altra particolarità del titolo è la fase di collezione e crafting: Brand potrà potenziare sé stesso (aumentando i punti ferita) e le proprie armi, ma per farlo dovrà raccogliere sia gli schemi per la fabbricazione, che i materiali per la costruzione. Tutto si trova in giro per la casa, ma in modo totalmente randomico. Non solo, ogni volta che il nostro personaggio “muore”, si risveglia la notte successiva solo per scoprire che l’intera casa è stata “resettata”: tutto ciò che ha scoperto deve essere trovato di nuovo, le porte sono nuovamente bloccate, e la dislocazione delle stanze è cambiata. In pratica bisogna ricominciare tutto da capo. Restano solo i materiali raccolti e l’avanzamento delle quest. Sì, perché in Toy Odyssey non si deve andare in giro a zonzo, alla sola ricerca di materiali di costruzione: sul nostro percorso troveremo tanti personaggi che ci aiuteranno o affideranno missioni da svolgere durante l’esplorazione. Se ci trovassimo a mal partito, e volessimo evitare di vanificare gli sforzi compiuti fin lì, possiamo sempre optare per una ritirata strategica: tornando nella camera da letto di Felix, infatti, il gioco salterà alla notte successiva, senza far resettare la casa.
Vi sembra abbastanza? Non è così; oltre a tutto quanto già elencato, Brand dovrà anche occuparsi di creare delle difese per la camera da letto: man mano che andremo avanti con le nottate, infatti, la situazione si farà sempre più pericolosa e l’oscurità inizierà ad attaccare la relativa sicurezza della camera in cui dorme Felix. Per questo, prima di affrontare una nuova notte, dovremo investire parte delle risorse raccolte in sistemi di difesa e protezione. Completa il quadro generale del gameplay anche la presenza di “stanze sfida”, anche queste randomiche. Di tanto in tanto, appena entrati in una nuova area, ci verrà chiesto di raggiungere un punto preciso a determinate condizioni: non subire danni, non toccare il pavimento, ecc. Il premio è uno schema di costruzione, molti materiali e altre gustose sorprese che aiuteranno nello svolgimento delle missioni.
Insomma: c’è davvero molto da fare, e tutto quel che c’è da fare richiede impegno e concentrazione. Il parlato e i testi interamenti in inglese possono forse essere da ostacolo nel superamento delle prove e nel seguire la storia, ma il gameplay solido si farà apprezzare anche da chi non mastica la lingua. Di sicuro siamo di fronte ad un titolo impegnativo, che richiede pazienza nella gestione dei movimenti e strategia in quelle di attacco. Preparare le armi giuste, potenziare il personaggio nel modo corretto, bilanciare bene le risorse, sono elementi fondamentali per godersi a pieno questo bel gioco confezionato da Hiker Games.
Toy Odyssey: The Lost and The Found è disponibile per Xbox One, PS4 e per PC tramite Steam.
Nerdando in breve
Toy Odyssey è un platform bello da guardare e impegnativo da giocare: uno splendido omaggio ai grandi classici del genere.
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