Il verbo “to rive” può essere tradotto con “spaccare” e, in effetti, questo titolo spacca.
Che cosa? Beh, tutto.
Sviluppato dalla Two Tribes, casa di produzione olandese, Rive si presenta con la classica struttura a metà tra lo sparatutto ed il platform in 2D.
Il giocatore è calato nei panni di un cercatore di rottami che, giunto in una nave spaziale abbandonata, è alla ricerca di pezzi preziosi da poter recuperare. Per farsi largo all’interno del relitto e andare alla conquista degli oggetti desiderati, il nostro eroe ha a disposizione un piccolo mezzo, con il quale ha la possibilità di difendersi dai numerosi elementi ostili che incontra lungo il suo cammino.
Se la trama non è di certo degna dell’Oscar, non c’è da stupirsi: in fondo si tratta unicamente di un pretesto per iniziare un’avventura a base di pallottole e missili, che subito fa entrare nel vivo dell’azione.
Appena dopo la breve introduzione, infatti, il giocatore deve apprendere tutti i rudimenti ed impratichirsi con i comandi.
La principale “novità” del titolo consiste proprio nel gameplay: la possibilità di sparare in ogni direzione grazie all’utilizzo della levetta analogica destra.
Questa particolare innovazione (a mio avviso non così innovativa) risulta abbastanza efficace e, nel complesso, una buona soluzione per un titolo che si dimostra immediatamente frenetico e complesso.
Come scrivevo all’inizio, il titolo spacca tutto: sia la tradizione del genere, con le proprie “innovazioni”, che la testa del giocatore.
Un livello di difficoltà non ben bilanciato e una manovrabilità non ottimale del proprio personaggio minano un po’ l’esperienza di gioco, rendendo il titolo a tratti frustrante nelle sezioni che meno dovrebbero esserlo, per poi abbassare la difficoltà in occasione dei boss di fine livello.
Nonostante questo piccolo difetto, una volta riusciti ad immedesimarsi nel sistema di comando e a superare l’iniziale frustrazione, Rive cattura con la propria velocità.
I livelli, pur non differenziandosi particolarmente l’uno dall’altro per quanto riguarda il design, riescono a tenere sempre viva l’attenzione proponendo nuove ed impegnative sfide.
Anche se il paragone potrebbe sembrare leggermente azzardato, Rive mi ha ricordato molto Metal Slug. Certo, il titolo della SNK Playmore è entrato nella storia grazie al suo stile scanzonato, ad un design azzeccato ed un’immediatezza difficili da imitare; Rive, tuttavia, pur risultando meno originale e, per certi versi, brillante, riesce comunque a farsi valere e ad intraprendere la giusta direzione.
In definitiva, il gioco vale decisamente la pena di essere giocato e, grazie alla rapidità con cui si possono apprendere i comandi, è adatto a delle sessioni di gioco brevi e veloci.
Rive è disponibile per PlayStation 4, Microsoft Windows, Linux, Mac OS, SteamOS.
Nerdando in breve
Rive permette di rivivere le atmosfere dei classici sparatutto in 2D, aggiungendo un pizzico di novità e lasciando intatte le atmosfere tipiche del genere.
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