Giochi da tavolo

Patchwork: sfida all’ultimo bottone!

Ho provato Patchwork insieme a Tencar proprio in questi giorni e non posso fare a meno di parlarvene, visto che l’ho apprezzato molto. Abitando in due, siamo spesso alla ricerca di giochi che propongano dei testa a testa e, dato il poco tempo libero a disposizione, siamo naturalmente indirizzati verso sfide veloci e rapide: proprio per queste ragioni, Patchwork ha saputo conquistarci.
Ma di cosa si tratta?

Patchwork è un titolo veloce e simpatico, edito da Uplay.it e pensato per due persone. Le regole sono piuttosto semplici, il che lo rende adatto a giocatori di qualunque età. La scatola contiene due plance giocatore e due pedine, un tabellone principale (che fungerà da “segnatempo”: le partite hanno una durata prestabilita, ovvero quella necessaria perché le pedine raggiungano il punto finale del tabellone), una pedina neutrale, svariati scampoli di stoffa e dei bottoni.
Obiettivo di ciascun partecipante sarà quello di completare il più possibile la propria trapunta (la plancia giocatore), utilizzando i pezzi di stoffa che incontrerà lungo il cammino. Al termine del gioco, ogni spazio rimasto vuoto comporterà la perdita di punti. I punti vengono identificati con i bottoni: il vincitore sarà colui che al termine della partita ne avrà collezionati di più. Per acquisirli, il giocatore potrà muovere la propria pedina (ottenendo un bottone per ogni passo fatto) o superare determinati punti del tabellone principale, che gli permetteranno di impadronirsi di tanti bottoni quanti ne sono presenti sulla coperta che sta realizzando. Nel proprio turno, ognuno potrà quindi muoversi o scegliere di acquistare un ritaglio da applicare alla propria coperta. Per ottenere punti e garantirsi la possibilità di impadronirsi di altri pezzi, sarà importante scegliere gli scampoli che contengano bottoni oltre che stoffa. I bottoncini, infatti, fungono anche da moneta: ogni pezzo di stoffa ha un determinato costo in bottoni e in passi, per cui la strategia sarà condizionata sia da quante scorte abbiamo da investire sia da dove si trova fisicamente la nostra pedina; infine, sarà possibile essere il giocatore di turno fin quando ci si trova dietro alla pedina del proprio avversario lungo il tabellone principale.

Le regole sono poche, semplici ed intuitive eppure vi assicuro che Patchwork non è affatto un gioco banale. Le forme irregolari e squadrate dei pezzi di stoffa a disposizione (che mi hanno ricordato da vicino il Tetris) rendono difficile riuscire a completare la propria coperta e fanno sì che ogni giocatore debba mettere in campo tutta la sua abilità logica e schematica per riuscire a portare a casa la vittoria. La durata fissa delle partite (circa venti minuti, a seconda di quanto velocemente si proceda) risulta essere un elemento di dinamismo ed una componente fondamentale della gestione della propria strategia.
Inoltre, ho apprezzato molto anche la veste grafica: colorata, vivace e simpatica, rende bene lo stile del gioco e, senza eccessivi fronzoli, risulta gradevole e pratica.
In conclusione, Patchwork è un gioco che vi consiglio, soprattutto se siete alla ricerca di partite veloci ma non eccessivamente semplicistiche e se amate i rompicapo e vi piace applicare la logica anche nel gioco da tavolo.
Vi rimando infine al nostro unboxing per farvi un’idea!


Nerdando in breve

Patchwork è un rompicapo per due persone, simpatico e veloce. Ideale per testa a testa impegnativi ma non seriosi.

Nerdandometro: [usr 4.4]

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