ATTENZIONE! Questo articolo è composto al 100% da spoiler, non leggetelo senza aver visto la sesta stagione de Il Trono di Spade.
Si è da poco conclusa la stagione de Il Trono di Spade con il più alto numero di vittime tra lord, regnanti, personaggi di spicco e protagonisti: i Sette Regni sono nel caos, la fragile pace costruita da Robert Baratheon sta per crollare sotto il peso del’odio verso Cersei Lannister e delle future invasioni a nord degli Estranei ed a sud dell’esercito di Daenerys Targaryen, accompagnata dai suoi draghi. Andiamo a vedere, regione per regione, la situazione politica di Westeros ed i suoi possibili sviluppi futuri.
La Barriera – La morte è il pretesto perfetto per svincolare Jon Snow dal giuramento dei Guardiani della notte. Ricongiuntosi con Sansa, porta via Melisandre, Davos ed il resto dei Popoli Liberi verso Grande Inverno lasciando alla Barriera solo un manipolo di disperati.
Grande Inverno – Lo stendardo degli Stark è tornato a sventolare solo grazie al decisivo intervento dei cavalieri della Valle, ottenuto da Sansa all’insaputa del fratello, troppo impegnato a cadere nelle trappole di Ramsay Bolton dopo l’uccisione del giovane Rickon: l’alleanza con Ditocorto può essere preziosa ma quale sarà il prezzo da pagare? Intanto, dopo essere stato sbeffeggiato da piccoli e grandi lord, Jon Snow viene acclamato Re del Nord grazie al decisivo intervento di Lyanna Mormont, nuovo idolo del pubblico della serie. Arya è tornata a Westeros dopo aver completato l’addestramento alla Casa del Bianco e del Nero e si dirige verso casa come suo fratello Bran, rischiando così di completare la più grande reunion di casa Stark dalla seconda puntata della prima stagione.
Le Isole di Ferro – L’usurpatore Euron Greyjoy, dopo l’uccisione di Balon, diviene re durante l’affascinante cerimonia dell’Acclamazione rivelando la volontà di allearsi e sposarsi con Daenerys offrendole in cambio la migliore flotta sul mercato. Peccato che Asha (Yara), furba come pochi, gli rubi navi ed idea e riesca ad arrivare per prima a Meereen, aggiudicandosi i favori dell’erede Targaryen.
Le Terre dei Fiumi – La regione più problematica di tutti i Sette Regni, dopo le Nozze Rosse e la caduta dei Tully. I Frey non si sono dimostrati in grado di poterle governare e le Terre dei Fiumi sono finite in gran parte sotto il controllo della Fratellanza di Beric Dondarrion. Il Pesce Nero è morto, Jaime Lannister è tornato a casa, la dinastia dei Frey sterminata in una notte da Arya, Edmure Tully imprigionato e non all’altezza della situazione e la Fratellanza, con la guest star Sandor Clegane, è in viaggio verso la Barriera: i Fiumi sono nel caos più totale e saranno presto terra di conquista.
Approdo del Re – L’alleanza della coppia reale con l’Alto Passero non viene presa benissimo da Cersei, la quale per la prima volta antepone il proprio orgoglio all’amore per il fratello ed i suoi figli con un gesto di inaudita violenza degno dei sogni bagnati del Re Folle. Stremato dal dolore e dai sensi di colpa, Tommen si suicida ponendo la parola fine alla dinastia reale Baratheon, l’unica persona in linea di discendenza rimasta viva è proprio Cersei che viene incoronata regina da Qyburn, suo Gran Maestro e Primo Cavaliere. Attorno ai Lannister c’è terra bruciata: perso l’oro e tutte le allenze, molto probabilmente la regina perderà anche l’appoggio e l’amore del fratello, il tutto mentre mezza Westeros si allea con Daenerys e si prepara a marciare verso la capitale.
Il Sud – A Dorne, le Vipere della Sabbia, guidate da Ellaria Sand, hanno destituito con la violenza Doran Martell, mentre ad Alto Giardino Lady Olenna rimane l’unica adatta a portare avanti quel poco che rimane della propria dinastia. Unite dalla sete di vendetta nei confronti dei Lannister, le due famiglie si alleano appoggiando la causa Targaryen.
Baia degli Schiavisti – Daenerys torna a Meereen giusto in tempo per sconfiggere definitivamente il resto delle città schiaviste, accompagnata dall’intero popolo Dothraki. Naviga verso Westeros con dei draghi maturi e pienamente sotto il suo controllo, i migliori eserciti dei due continenti, i più astuti politici viventi (fatta eccezione per Ditocorto) e l’appoggio di gran parte dei Sette Regni. Sembra tutto così facile, quasi fosse già scritto e scontato. Che quella gran carogna di George Martin abbia in serbo delle grosse sorprese?
Contenuti