Settembre, andiamo, è tempo di partire: l’inizio di questo mese è stato particolarmente imponente in quanto a fiere ed eventi. Dopo le nostre avventure in quel di Modena al Giochi Uniti National Event e alla fortezza di Sarzanello con la prima Festa Red Glove, questo weekend io e Morgana siamo stati ospiti del Prato Comics + Play 2015, svoltosi sabato 12 e domenica 13, quest’anno dedicato in particolare al mondo di Star Wars, complice l’uscita ormai prossima dell’attesissimo Episodio VII. Approfitto dell’occasione per ringraziare l’organizzazione per l’accredito stampa ottenuto in tempo record – promemoria: ricordarsi di chiedere gli accrediti almeno una settimana prima. Annotato.
L’evento si è svolto all’interno di un complesso, le “Officine Giovani”, che è stato spesso usato come collettivo e punto di ritrovo per la gioventù della ridente Prato, ed era così diviso:
- Zona Games, dove erano presenti sia i vari stand dei negozi che la zona dedicata ai tornei – domenica ho partecipato al torneo di X-Wing organizzato dallo Star Wars Club di Perugia – e, al di fuori di questa sezione al coperto, era stato allestito un grande tendone adibito a ludoteca, dove tre associazioni (“Chi non gioca dadi non tocca”, “Le foglie di Lorien” e “Save the Meeple”) hanno imbandito numerosi tavoli con tanti titoli e con la presenza di una nostra “vecchia” conoscenza, Francesco, autore di Misantropia, che ci ha fatto partecipare ad una demo del titolo con conseguenze esilaranti. Chiudevano la sezione Play le esibizioni dei Lego Star Wars ad opera di Toscana Brick, sempre bellissimi.
- Zona Stand, dove all’interno di un’altra zona coperta erano presenti diversi store per gli appassionati dell’oggettistica – spade, droni, gadget, magliette e così via – e, nella zona all’aperto, diverse associazioni LARP hanno potuto mostrare il frutto delle loro passioni, con tanti ragazzi e ragazze in costume ad hoc che hanno fatto girare più di una testa, dato il loro completo calarsi nel ruolo. Necessaria la citazione del gruppo Star Wars “Legione 501”, che ha intrattenuto i presenti con dei cosplay fantastici, davvero ottimamente realizzati, e con un Darth Vader che ha pattugliato più volte i padiglioni del Prato Comics + Play, seguito da una scorta di Stormtrooper che era decisamente guardinga e pronta a proteggere l’oscuro Sith.
- Zona Comics + PRO, dove oltre ai canonici stand delle fumetterie – dove lasciare buona parte dei proprio averi – era possibile incontrare autori, disponibili a scambiare due chiacchiere e a firmare albi ai presenti. Come non citare la presenza dei Paguri, duo creatore di Don Zauker (al secolo Emiliano Pagani e Daniele Caluri), oppure personalità del calibro di Francesco Barbieri (Disney, Looney Toones), Dany Orizio (autore delle grafiche del gioco DVGames, Dark Tales, e di numerose carte di Magic), Marco Santucci (Dampyr e non solo), Cristiano Sili (Le lepide avventure di Ser Gore, il primo ed unico fumetto moviola) e ancora altri artisti.
A chiudere il tutto c’è stata la gara cosplay – nonostante la battente pioggia della domenica – e una serie di conferenze sui più disparati temi, tenute da personalità del settore, alle quali però ammetto di non aver partecipato in quanto intento a consumare la mia busta paga nei vari stand! 🙂 Infine ci tengo a citare un concertino, svoltosi il sabato pomeriggio, che ha allietato non poco le mie orecchie, dato che la band ha suonato alcuni brani provenienti da diversi videogiochi – e, fra tutti, cito la loro overture, tratta dalle colonne sonore di Final Fantasy VII e VIII, ho ancora gli occhi (o meglio le orecchie) a cuoricino.
Per il resto, vi rimando all’album su Facebook!
C’era di tutto, a Prato, ma qual è il consiglio che mi sento di dare all’organizzazione? Sinceramente, in alcuni momenti, si sentiva un po’ di “vuoto”, perché, eventi ovviamente esclusi, non c’era molto altro da fare al di là di girare per gli stand, e dato che la struttura della fiera permetteva di compiere un giro completo nell’arco di una mezz’oretta, magari può essere il momento di fare un ulteriore salto di qualità e pensare ad espandere le attività e le proposte, magari invitando anche le case editrici ad esporre (grandi assenti, infatti, sia le case editrici come Shockdom che quelle di boardgames) oppure creare dei workshop che avrebbero potuto intrattenere anche chi non era molto interessato dall’area games, posto in cui era più facile passare del tempo ma che magari non è in cima alla lista delle priorità di tutti i visitatori. I nostri complimenti all’organizzazione, quindi, con un grande incoraggiamento a crescere e a trovare l’elemento di differenziazione all’interno del panorama fieristico italiano: si può fare!
Menzione d’onore: al torneo di X-Wing ho fatto abbastanza schifo, se vi interessa saperlo.