Videogames

Rocksmith 2014: the school of rock

Rocksmith: rock on!

Rocksmith: rock on!

Rocksmith è semplicemente una genialata. E Rocksmith 2014 è una genialata didattica! Abbiamo tutti quanti amato Rock Band/Guitar Hero, la possibilità di suonare con quelle chitarrine di plastica ha fatto sentire tutti un po’ musicisti, e la possibilità di aggiungere anche una batteria elettronica, tastiere e un microfono (o anche di più, come nel caso di Rock Band The Beatles, che permetteva di avere fino a tre vocalist, proprio come accadeva nel mitico gruppo) ha dato il via a serate di divertimento più o meno epiche, con buona pace dei vicini – e spesso delle orecchie degli altri giocatori. Tutto ok, direte, i videogiochi hanno nuovamente incontrato la musica tramite delle periferiche innovative – dico “nuovamente” perché ad esempio Nintendo già col suo GameCube aveva avuto la geniale idea delle Donkey Kongas, spettacolari! – e siamo tutti felici e contenti. No! E chi ha voglia di fare sul serio? Chi vuole imparare a suonare chitarra o basso per davvero e non vuole solo un giocattolino di plastica tra le mani? Che fare? Ma ovvio: ci pensa Ubisoft con il suo Rocksmith, che ha poi lasciato il testimone a Rocksmith 2014, ultimo titolo disponibile.

L’idea di Rocksmith 2014 è semplice: tramite l’allegato cavo Usb-jack da 6,3mm (quelli standard utilizzati per strumenti musicali e cuffie di un certo livello, per intenderci), collegherete una vera chitarra o un vero basso alla vostra console, e da quel punto in avanti si fa sul serio. Suonando le vere note di canzoni vere, canzoni che hanno fatto la storia, canzoni che hanno emozionato il mondo. Come fornire però una curva d’apprendimento accettabile nei confronti di chi è alle sue primissime avventure con la sei/quattro corde e magari, con un pezzo di Satriani, potrebbe necessitare di diverse pagine di santi da tirare giù? Hic stat genialata: il gioco si adatta dinamicamente alle tue capacità. Se un principiante? Bene, ti farò suonare una sola nota su 5, o su 10, ma ti farò comunque suonare la nota giusta, di modo da allenare il tuo orecchio e iniziare a farti capire come mettere le mani sulla tastiera e a farti acquisire il senso del ritmo. Man mano, più suoneremo con precisione, più il gioco aumenterà gradualmente il livello di difficoltà, inserendo più note e tecniche di esecuzione, fino ad arrivare alla riproduzione nota per nota della canzone selezionata. Esatto: alla fine imparerete a suonare delle vere canzoni, da cima a fondo, da poter poi riproporre, a console spenta, durante le serate fra amici, cercando di far colpo sui presenti. Per i più esperti, infine, c’è la modalità Master (attivabile o meno, a vostra discrezione), dove le note spariranno dalla schermata di gioco e dovrete eseguire il pezzo a memoria. Come nella vita reale, parola di musicista!

Sono presenti inoltre dei simpatici video didattici con annesse sessioni di esercizio, che seguono sempre il proprio livello di abilità e che aiutano a capire come funzionano un po’ di tecniche e non solo. La parte nerd del titolo è data dalla presenza di numerosi giochi in pieno stile arcade anni ’80 da giocare sempre tramite il proprio strumento, bellissimi ed impegnativi. Infine, per chi ha voglia di sperimentare, c’è la possibilità di costruire un proprio setup scegliendo tra tanti tipi di ampli, casse, effetti e non solo, e questi suoni potranno anche essere utilizzati in una interessante modalità “Jam Session” dove una band virtuale – costruita in base ai propri gusti – si adatta allo stile del giocatore per dare l’opportunità di suonare in libertà. Cool! Andando ad esaminare le canzoni, troviamo pezzi di vario genere e tipo: andiamo da un classic rock (Kinks, Aerosmith, Queen, The Who) allo stoner (Alice in Chains), dal grunge (Nirvana, Foo Fighters) all’alternative rock (Radiohead, Jack White, Muse), per finire con del metal in varie salse (Avenged Sevenfold, Pantera), e tanto altro ancora. Ovviamente – maledizione! – si possono spendere numerosi euro in DLC per ampliare la propria libreria musicale con ulteriori pezzi altrettanto mitici. Per tranquillizzare i bassisti: sì, ogni pezzo si può suonare anche col quattro corde! Per tranquillizzare i chitarristi che non hanno un basso ma che ci vogliono provare lo stesso: sì, c’è la modalità emulazione per voi!

Questo titolo davvero lo consiglierei a chiunque abbia voglia di cimentarsi con la musica “vera” – in quanto suonata, poi de gustibus rispetto ai brani. Da chitarrista/bassista con un po’ di esperienza alle spalle, mi sono divertito un sacco ad imparare canzoni nuove e anche nel cercare di alzare sempre più il livello di difficoltà, e posso assicurare che non è così scontato riuscire ad ottenere il 100% per ogni brano, anzi! A volte, quando suoni dal vivo, adatti leggermente il pezzo oppure trascuri qualche nota perché magari vuoi dare la tua impronta al brano, invece qui non si scappa, nein!! Il sistema Usb-jack è molto responsivo e preciso, e fornisce un’esperienza di gioco soddisfacente e mai frustrante, almeno dal punto di vista tecnico, il resto è tutto nelle vostre mani. L’assenza di una trama o del game over è un punto di forza, perché ti permette di restare concentrato sul tuo obiettivo, cioè suonare. Unico “piccolo” neo: è obbligatorio avere uno strumento vero in casa, quindi c’è da preparare il portafoglio, nell’eventualità. Anyway… It’s time to rock!

Menzione d’onore: tra gli impegni di lavoro e tutto il resto, ultimamente avevo quasi abbandonato i miei strumenti. Ringrazio ufficialmente Rocksmith 2014 – ma soprattutto la mia compagna che me l’ha regalato – per avermi fatto togliere la polvere da chitarre e basso!

To Top