Godz è un gioco serio, a dispetto dell’ambientazione e della grafica. Edito dalla Red Glove, e sviluppato in collaborazione da Diego Cerreti e Marco Valtriani, si tratta di un vero e proprio gioco di strategia dove è necessario pensare almeno 3 mosse in anticipo. Detta così, sembra una cosa che potrebbe scoraggiare i meno avvezzi, invece è esattamente il contrario: Godz ha spinto Morgana, che non è una grande amante dei giochi da tavolo puramente strategici, a gasarsi e a studiare le migliori combo per fare il culo a me e jedi.lord durante la nostra sessione di gioco. E ci è riuscita. Che bruciore.
Come il titolo ci anticipa, Godz è un gioco dove impersoneremo una divinità che lotta contro le altre per la conquista di un nuovo mondo, tutto da scoprire, creare e conquistare. In quanto divinità, avremo tutto ciò che è presente nello starter kit divino: dei fedeli (adoro il fatto che le pedine siano un omaggio a quelle di Carcassonne), un avatar la cui pedina richiamerà la caratteristica cardine del nostro dio, una regione di partenza per ognuno, un centro del mondo al quale linkare le nostre regioni per iniziare il gioco e tre pedine villaggio per divinità. Completano la dotazione di gioco delle tessere esagonali che potremmo usare per ampliare la mappa di gioco sfruttando uno dei nostri miracoli, e le tessere gloria/guerra/equilibrio che saranno utilizzate a fine gioco per i punti vittoria. Elemento fondamentale sarà la plancia di ogni divinità, che avremo davanti per tutta la durata della partita, che ci indicherà, tramite gli immancabili cilindretti neri, i nostri livelli di punti avatar, fede, costruzione e gloria, nonché la “strada del Potere” che ci indicherà, a seconda delle nostre scelte, cosa potremo fare in quel turno (e cosa ci aspetta nel caso in cui si decidano di compiere altre scelte) e infine sono riportate le descrizioni dell’abilità del nostro avatar e dei miracoli che potremo compiere spendendo i nostri punti fede. Un’altra scatola bella piena, insomma, come potrete vedere dall’unboxing che troverete più sotto.
Come funziona Godz? Inizieremo posizionando le nostre regioni di partenza attorno alla regione centrale (il gioco si sviluppa tutto ad esagoni, quindi è facile intuire le varie intersecazioni) e il nostro avatar, più alcuni fedeli, sul nostro tempio. Ogni turno abbiamo a disposizione di base 1 punto fede, 1 punto costruzione e 1 punto avatar, 1 punto spostamento e 1 punto gloria, ma tutti questi punti potranno essere aumentati e ne parleremo più avanti.
Possiamo compiere, necessariamente nell’ordine indicato, 3 azioni:
1. Usare i punti fede, costruzione, avatar per muovere fedeli, costruire città (che ci daranno bonus circa l’accumulo, e renderanno quasi invulnerabili i nostri fedeli, oltre che a dare punti extra a fine partita), muovere l’avatar, far attaccare i fedeli o l’avatar, e così via, OPPURE accumulare gloria conquistando le tessere gloria, che saranno necessarie per vincere la partita. Si potrà usare un solo tipo di punti fede/costruzione/avatar a turno, e compiere una o più azioni farà spostare la nostra pedina sulla “strada dell’azione”, che si sposterà sulla riga corrispondente al tipo di punto scelto, passando di colonna in colonna turno dopo turno. I disegni sulle caselle ci indicano dei bonus (o dei malus, nel caso dei punti gloria) che otterremo nello specifico turno in cui ci troviamo, e quindi è facile voler muovere nei primi turni, dove le caselle sono vuote, e magari costruire o attaccare nei turni più avanzati, dove abbiamo più bonus per quanto riguarda anche le mazzate che potremo dare ai fedeli avversari o anche alle città avversarie, che saranno più difficili da distruggere. Le colonne sono 5, cosa succede quindi al quinto turno? Si ritorna sulla casellina con la bandiera a scacchi, punto zero, e si riprende dal turno dopo. Godz quindi non è un gioco di accumulo infinito! Sarà importante pianificare tutto con qualche turno di anticipo, sia per quanto riguarda l’accumulo risorse per il turno seguente (vi rimando al punto tre per questo aspetto) che per quanto riguarda l’azione alternativa, cioè la raccolta di punti (e quindi tessere) gloria. Perché? Quando accumuliamo gloria la nostra pedina azione ovviamente non si muove, ma andremo ad esaminare il nostro valore di punti gloria al quale dovremo sottrarre il malus della colonna in cui ci troviamo. Eh sì, perché c’è un meccanismo bilanciato: più vai avanti nella strada dell’azione, più grande è il malus della gloria. Non ha molto senso quindi raccogliere gloria alla quinta colonna (malus -4) a meno che non si abbiano molti punti accumulati dal turno precedente. Sembra un po’ complicato ma vi assicuro che non lo è affatto, una volta giocati 2-3 turni e capita l’antifona.
2. Compiere miracoli, utilizzando punti fede. Questo è semplice: sulla plancia ci sono miracoli con costo da 1 a 5 punti fede, quindi potete spendere ciò che avete disponibile anche per più di un miracolo – ma solo un miracolo di ogni tipo per turno. Spendendo un punto darete uno spostamento extra ad un vostro seguace; col miracolo a costo 2 potrete pescare una casella esagonale per allargare il territorio, espandendo la mappa e le possibilità. Nice! Il miracolo da 5 punti, invece, vi permetterà di posizionare un nuovo seguace sulla plancia, ma sarà possibile utilizzarlo solo una volta durante la partita. Invece i miracoli da 3 e 4 punti sono unici e differiscono per ogni divinità. Sarà interessante sfruttarli appieno a seconda delle situazioni, agendo – ovviamente – secondo la migliore strategia disponibile.
3. Raccogliere le risorse. A seconda delle decisioni degli spostamenti di avatar e fedeli durante il turno appena terminato, posizioneremo i cilindretti sul corrispettivo valore delle risorse. Se, ad esempio, abbiamo un fedele su di un esagono con il simbolo cibo, posizioneremo il cilindro sulla colonna del cibo al secondo livello, dato che abbiamo 1 punto di base per turno, più il punto dato dal fedele di cui prima. Se ne avessimo due, avremmo tre punti cibo da usare il turno seguente, e così via per ogni nostro fedele e per l’avatar. I villaggi, invece, ci daranno una risorsa a scelta tra quelle disponibili dagli esagoni adiacenti, non facendo però fruttare la casella sul quale è posizionato. Ci sono poi altri bonus che dipendono anche dagli avatar e dal loro posizionamento, e così via.
Come si vince? Sia con l’accumulo dei punti gloria, sia con i punti guerra ed equilibrio, che otterremo quando ci impegneremo negli scontri diretti con gli altri giocatori. La partita termina quando un totale di 6 tessere, tra gloria e guerra, vengono conquistate da uno dei giocatori, e dopo si procede al conteggio dei punti, sul quale non mi dilungo data la chiara spiegazione sul manuale di gioco. Godz è quindi un gioco che vi farà tenere conto di numerosi aspetti per giungere alla vittoria, e dà – fortunatamente – diverse possibilità di approccio. Starà a voi decidere se cercare di spazzare via gli avversari dal tabellone, se lavorare più sulle risorse per poter costruire villaggi ed ottenere più bonus, se cercare di chiudere quanto prima la raccolta delle sei tessere gloria/guerra – ma cercando di conquistare quelle da più punti! – oppure essere creativi e adattare il gioco alle situazioni. Al di là dell’aspetto grafico, che potrebbe trarre in inganno i più superficiali – ma che in realtà nasconde un’ampia cura dei dettagli, nella filosofia di una continuity grafica e non solo che racchiude tutti i titoli Red Glove – Godz è un divertente ed impegnativo gioco strategico che, per un costo decisamente basso, offre tanto e può regalare soddisfazione anche agli hardcore gamers. Consigliato!
Menzione d’onore: Io, Morgana e jedi.lord ci siamo divertiti un sacco durante la nostra partita, e alla fine devo dire che la vittoria è andata a chi ha saputo giocare nel modo più intelligente. Del resto noi due, uomini semplici, abbiamo solo fatto gara a chi ce l’aveva più lungo. Male.
Si ringraziano Federico e la Red Glove per averci gentilmente fornito il materiale per questo articolo.