Il titolo della 2K dedicato al mondo del basket NBA è ormai da qualche anno, così come FIFA, parte integrante della mia lista della spesa videoludica. L’unica defezione è avvenuta lo scorso anno, dovuta principalmente alla trasizione da una generazione di console alla successiva. Essendo la mia prima volta con NBA 2K e una console di nuova generazione, le mie aspettative erano quindi parecchio alte.
La parte offline del gioco è stata realizzata con cura quasi maniacale in tutti gli ambiti del gioco, contribuendo a candidarlo, quasi senza rivali, al titolo di migliore simulazione sportiva dell’anno, premio a cui il titolo della 2k è ormai abbonato da anni.
Sin dalla palla a due della partitella dimostrativa si capisce che ciò che abbiamo per le mani non è un titolo qualunque, a partire dalla grafica pazzesca, curata in ogni parte del corpo per ogni giocatore, per non parlare poi degli ambienti e dei parquet relizzati in ogni palazzetto nei minimi dettagli.
Tutte le modalità off-line sono molto ben curate, come “La mia Franchigia” e “Il mio GM”, che rappresentano l’anima più gestionale del gioco, permettendo agli utenti di essere presidenti e GM per 80 stagioni al massimo.
La modalità “Il mio Giocatore” ha subito un restyling, diventando sempre più simile ad una vera e propria storia che vi potrà portare da brutto anatroccolo del basket a giocatore più forte della storia. Anche qui la cura dei dettagli è stratosferica: durante la partita, il vostro allenatore vi prenderà a pesci in faccia o vi loderà a seconda della vostra prestazione, allo stesso modo si svilupperanno i rapporti con gli altri giocatori, se la squadra va male in certi fondamentali, dovrete fare sessioni di allenamento extra oltre alle sedute video sulla tattica.
Un’altra modalità legata più al gioco che alla simulazione è “La mia squadra” dove, in modo molto simile all’Ultimate Team di FIFA, dovrete aprire pacchetti per creare la squadra dei vostri sogni e affrontare avversari online oppure superare le sfide e prove di abilità.
Ahimè, e qui arriviamo alle note dolenti, questa è l’unica modalità online ad avere una minima strutturazione: tutte le altre (che si possono trovare nella sezione “NBA Today”) pur essendo molte e variegate, sono prive di qualsiasi sviluppo e sembrano messe lì quasi per caso, come contentino ai giocatori.
Questo aspetto potrebbe anche essere generalmente poco negativo, non fosse che negli anni la 2K ci aveva abituato ad articolatissime proposte di gioco multiplayer che raggiungevano il proprio apice con l’Associazione online, che permetteva la creazione di veri e propri campionati di Fantabasket con gli amici.
Anche la cura per i menu è andata scemando: quello principale sembra quasi scarno, mingherlino e racchiude tantissime modalità in una sola macroarea, come nel caso di “NBA Today”, costringendo l’utente ad esplorarla per avere la possibilità di conoscere quali siano i suoi contenuti.
Veniamo infine alla colonna sonora, la vera parte che mi fa salire il crimine alle stelle, non tanto per le tracce, anche quest’anno prodotte da un artista d’eccezione come Pharrell Williams, quanto per il modo in cui i suoni, le musiche e il pubblico vengono veicolati. Il gioco viene fatto diventare rumoroso e caciarone al limite del fastidio e, personalmente, mi sono ritrovato costretto a spostare al minimo tutte le regolazioni del volume, per riuscire ad avere un’esperienza un minimo rilassante.
Nonostante abbia molte più pecche di quanto mi aspettassi, ma bisogna anche affermare che negli scorsi anni ero stato viziato da titoli dalla qualità altissima, NBA 2K15 rimane sicuramente al top delle simulazioni sportive come gameplay e immersione nella partita, cosa che, a ben pensarci, è proprio ciò che si richiede a una titolo di alta qualità, eppure, tutte le pecche sparse qua e là e la mancanza di una strutturazione del gioco online, mi hanno lasciato quel sapore amaro del capolavoro incompiuto, ma sono piuttosto fiducioso che tutti gli amanti del genere potranno fare come me e gustarsi ugualmente un prodotto eccellente che non ha eguali nella sua categoria.