John Romero, celebre creatore di Doom, ha affermato circa una settimana fa che i pc (complici vari fattori come, ad esempio, i giochi free-to-play) sono destinati a distruggere le console.
Se, fino a qualche anno fa, gli avrei dato tranquillamente ragione ed avrei passato giornate intere a flammare contro coloro che ritenevo dei bimbiminkia, adesso sono alquanto perplesso.
La vita da lavoratore – ed ora da marito, come già indicato nell’articolo di qualche giorno fa – mi ha fatto apprezzare le console ed ora, da fiero possessore di una PS3, una Xbox 360 ed una Xbox One, prendendo spunto dalle parole di Romero, sono giunto a capire anche il perché:
Immediatezza. Ho dieci minuti liberi, accendo la console, inserisco il disco e gioco: non devo aspettare che carichi il sistema operativo con i vari programmi all’avvio.
Gamepad. Apprezzo molto il pad che ha soppiantato, all’interno della mia personale classifica di gradimento, la combo mouse+tastiera.
Upgrade. Acquisto la console e non devo impazzire, stando dietro ad aggiornamenti di hardware, guardando – ad esempio – il mercato delle schede video per acquistarne una più performante che faccia girare al massimo il gioco che tanto mi fa eccitare.
Prezzo. Sempre pensando al punto appena descritto, una console costerà sempre meno di un pc dedicato al gaming.
Esclusive. Molti giochi sono esclusive delle console e non vedranno mai la luce su pc (scritto da una persona che ha acquistato una PS3 solo per giocare a The Last of Us).
Giocare in salotto. Giocare a Fifa su una tv 46 pollici, comodamente seduto sul divano, mentre sento i miei avversari insultarmi ad ogni rimpallo fortunato, mi fa spruzzare tantissimo.
Alla luce di queste conclusioni, dunque, viva le console (ma tanto continuerò comunque a sfondarmi di Starbound e 7 Days to die, eh).