Giochi da tavolo

Kutná Hora – La Città dell’Argento

Recensione

Cuore della Boemia, terra ricca di misticismo, fascino e argento. Ed è proprio alla scoperta di una ricchissima miniera di argento che sorge la città di Kutná Hora a cui è ispirato questo gioco edito in Italia da Cranio Creations.

Meccaniche

Kutná Hora ha una fortissima componente di gestione risorse strettamente connessa alle fluttuazioni dei prezzi delle risorse prime. Dal punto di vista della azioni, abbiamo numerose possibilità: da un lato abbiamo lo scavo e l’esplorazione della miniera d’argento, che viene gestita con un flusso di minatori e di materie estratte. Dall’altro abbiamo la costruzione degli edifici cittadini che si divino in pubblici e legati alle gilde.
Per poter costruire un edificio occorre prima acquisirne i diritti, comprare un lotto di terreno e poi costruire l’edificio stesso. Gli edifici pubblici forniscono punti e vantaggi ma non denaro, mentre quelli delle gilde assicurano aumento di produzione di materie prime e, soprattutto, rendita in soldi.

Com’è facile immaginare, quindi, i passi sono abbastanza obbligati, ma se pensate che sia un gioco che avanza da solo vi sbagliate. Ci sono in realtà molte scelte da fare, solo che sono altrove: scegliere quale edificio e in quale lotto è solo la prima. Perché in Kutná Hora tutto è incentrato sui mercati delle risorse. Ogni volta che la popolazione aumenta o che aumenta la quantità di produzione, il mercato reagisce di conseguenza facendo modificare il costo delle materie prime.

In base al numero di giocatori al tavolo, da 2 a 4, avremo gilde diverse in campo, ognuna legata ad un prodotto, e potremo costruire solo edifici di quella specifica gilda. Non solo, ma il costo della costruzione cambia anche sulla base dei permessi da acquistare che cambiano nel corso della partita più volte.
Oltre a questo dovremo buttare un occhio alla Chiesa di Santa Barbara, la cui evoluzione può modificare sia l’ammontare delle tasse da pagare a fine turno, che dare vantaggi ai giocatori che investiranno nel clero.

Senza entrare nei dettagli delle singole regole, che non ha molto senso in questa fase, Kutná Hora si distingue per due caratteristiche: il mercato e i suoi prezzi sono il fulcro e non sempre è facile immaginare in che modo le nostre azioni incideranno sui costi delle materie prime. Inoltre, anche se non c’è interazione diretta tra giocatori, è evidente come le nostre azioni impatteranno enormemente su quelle degli avversari: potremmo scoprire improvvisamente che l’azione che volevamo intraprendere ha visto esplodere il costo per essere eseguita, rendendola eccessivamente onerosa o addirittura impossibile.

Le decisioni, quindi, si basano interamente su logiche di investimento: ci sono molti modi di raccogliere punti a fine partita, tutto sta a decidere come si desidera investire non solo il denaro, di fatto l’unica risorsa del gioco, ma anche se buttarsi sull’aumentare i livelli di produzione o di reputazione per ottimizzare i costi o, ancora, spendere soldi per promuovere i patrizi, figure politiche che restituiranno vantaggi a fine partita.

Materiali

  • Tabellone Kutná Hora (a due facce)
  • Plancia municipio tracciato dei round
  • 4 plance dei giocatori (a due facce)
  • 2 basi per carte
  • 11 tessere Santa Barbara
  • 18 segnalini pellicano
  • 12 segnalini patrizio
  • 36 tessere edificio
  • 27 tessere miniera
  • 4 tessere tecnologia di scavo
  • 53 monete
  • 95 carte
  • 130 componenti in legno RE-WOOD
  • Regolamento
  • 4 schede riassuntive

A colpire è sicuramente la componente grafica, a tinte nere ed argento che rappresenta un elemento di sicura presa e originalità. Le plance sono multilivello, cosa che ho sempre gradito molto, ma devono essere assemblate e assicurate con scotch biadesivo incluso nella scatola.

Gli organizzatori di carte devono essere montati e qui mi sento di dire che forse si poteva fare di più. Vero che il montaggio avviene una sola volta, e che il cartone è spesso a sufficienza, ma il rischio di piegare, sbavare o rompere qualcosa nell’uso è concreto. Bella comunque la resa finale, ma le linguette dell’avanzamento prezzi sono un po’ rigide e temo per la durata nel lungo periodo.

Degne di grandissima nota, invece, le componenti in legno che sfruttano una nuova tecnologia tedesca, chiamata RE-WOOD, che sfrutta colla e scarti di legno. I token hanno una maneggevolezza e un dettaglio notevoli, sono leggeri e piacevoli al tatto. Nobilissima l’idea di usare materiale di recupero, per cui mi sento di applaudire l’adozione di questi nuovi materiali. Li potete vedere nella foto qui sotto.

Conclusioni

Kutná Hora ha il pregio di essere dotato di una fortissima ambientazione: in ogni istante si ha l’impressione di essere proprio lì, tra le montagne boeme, a rivaleggiare con le altre famiglie nobiliari per accaparrarsi la fetta di mercato più grande.
A mio avviso rende il meglio con 3-4 giocatori perché in due è molto meno vivace. Il gioco ha per questa ragione implementato un meccanismo di eventi (facoltativo per più giocatori) in cui si rimescolano un po’ le dinamiche e rendono più vivace l’andamento della partita.

Ho apprezzato molto il sistema di gestione dei prezzi, strettamente connessi agli eventi di gioco, e che faranno la felicità degli appassionati di economia. Avrei gradito la possibilità di avere una sorta di “outlook” sui prezzi attesi, così da poter calibrare meglio le azioni, mentre davvero gradevole è il meccanismo di gestione delle carte che trovano posto nelle comode basi.
Nel complesso mi sento di consigliarlo a chiunque voglia un titolo un po’ diverso e non eccessivamente complesso: lo classifico come peso medio, con tante cose da fare ma non eccessivamente cervellotico.

Disponibile per l’acquisto su sito di Cranio Creations al prezzo di 59,99 Euro.

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Nerdando in breve

Kutná Hora ci proietta nel medioevo boemo.

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