Introduzione
Chi mi conosce sa molto bene che amo i topolini e tutto ciò che li riguarda, dai film ai videogiochi, e persino le carte di Magic nell’espansione Bloom Burrow. Per questo motivo sono stata attirata dalla demo di Winter Burrow durante lo Steam Next Fest ma, ora che ho avuto modo di giocare la versione completa grazie a Pine Creek Games, posso affermare che la bellezza di questo gioco non è dovuta solo all’adorabile topino protagonista.
Recensione
Winter Burrow è un videogioco di sopravvivenza nel bosco molto “cozy” in cui un topolino si impegna a riportare al suo vecchio splendore il rifugio della sua infanzia. Ho atteso un po’ a scrivere questa recensione perché volevo testare se e dopo quanto tempo mi sarei annoiata a cercare risorse, ma ancora non è successo, anzi, se non fosse stato per gli impegni della vita privata e il lavoro avrei giocato senza sosta. Ma come ha fatto questo gioco a crearmi tale dipendenza? Analizzando diversi aspetti, cercherò di spiegartelo.
Trama
La storia in questo gioco è portata avanti da poche immagini fisse, ma decisamente evocative. L’inizio del gioco ci porta prima a un ricordo del passato del protagonista, quando la sua famiglia ha lasciato la tana nel bosco per trasferirsi in città e vivere una vita migliore. La città si rivela però un’illusione e viverci è un incubo. Per questo motivo, quando i genitori del protagonista muoiono senza poter soddisfare il desiderio di tornare a vivere nel bosco, lui decide di recuperare le proprie origini e abbandonare la città.
Nel bosco troverà una tana abbandonata e decadente con molte cose da riparare. Ma non disperare, in suo soccorso arriverà l’anziana zia Betullina, che con la sua saggezza lo aiuterà, così come altri abitanti del bosco, tra cui uno scoiattolo smemorato e un rospo fabbro.
La trama non è particolarmente elaborata, ma le vicende del bosco e le storie dei suoi abitanti spingono il giocatore a cercare risorse per aiutare tutti rendendo il “farming” per nulla noioso.
Gameplay
Winter Burrow può essere suddiviso in due fasi: una di esplorazione e l’altra di crafting. Fin dall’inizio, il gioco ti richiederà di trovare risorse per riparare parti della casa e costruire utensili necessari per ottenere le materie prime. Questo processo sarà graduale: dai ramoscelli e sassi vicino alla tana, dovrai poi addentrarti nel bosco per ricavare materiali più rari, come il granito o la seta, affrontando il rigido inverno e pericolosi insetti.
Durante l’esplorazione scoprirai nuovi luoghi e materiali, ma soprattutto farai la conoscenza degli altri abitanti del bosco che ti aiuteranno a migliorare il tuo inventario con nuove ricette per strumenti e missioni che rendono l’esplorazione sempre interessante e mai noiosa.
Una volta che abbiamo raccolto materiali sufficienti e il nostro zaino sarà troppo pieno, sarà meglio fare rientro a casa prima che si faccia troppo buio; quando scende la sera, infatti, il freddo è più pungente e, se non ti scaldi in tempo, potresti perdere i sensi e tutte le risorse ottenute.
Solo quando sarai nuovamente all’interno delle mura domestiche riscaldate da un bel fuoco, potrai fabbricare oggetti utilizzando il tavolo da lavoro. Il crafting in questo gioco include però anche la cucina e il lavoro a maglia: infatti, il topolino potrà cucinare utilizzando gli ingredienti trovati in giro (bacche, noci, funghi, ecc.) deliziosi piatti o snack da portare con sé durante le sue escursioni e realizzare indumenti più caldi per affrontare il freddo.
L’inventario inizialmente sarà ridotto, tuttavia, andando avanti con il gioco, sarà possibile realizzare zaini più capienti e decidere così di affrontare spedizioni più lunghe usando fuochi da campo e scorte di cibo che aiutano a migliorare le statistiche.
Ogni volta che esci dalla tana dovrai tenere sotto controllo queste statistiche: la salute, la fame, il calore e l’energia. Gli indicatori dei livelli di queste statistiche si trovano in basso a sinistra e potrai tenerli sotto controllo con facilità, se però sei troppo impegnato a “farmare” risorse e non ti accorgi che il tuo topino rischia di morire per la fame o per iportemia, una vibrazione ti farà notare che il livello è vicino al limite.
Cosa succede se queste statistiche raggiungono lo zero? Nel caso dell’energia il topolino avrà bisogno di riposarsi un po’ per recuperare fiato, correre e usare l’ascia o il piccone consumano energia, quindi meglio non affaticarsi troppo. Nel caso della fame e del calore, se questi saranno pari a zero, faranno diminuire anche il livello di salute. Tuttavia, se dovessi perdere tutta la salute, non temere, non sarà game over. Ti ritroverai, infatti, nella tua tana ma senza risorse. Nonostante ciò, sarà possibile recuperare dalla cassetta delle lettere una piccola parte del contenuto del tuo zaino e tentare così una nuova spedizione.
Per orientarti nel bosco non avrai l’ausilio di alcuna mappa, ma dovrai fare affidamento sulla tua memoria e ricordare dettagli del bosco per percorrere il sentiero giusto, e se ti dovessi perdere potrai tornare indietro sui tuoi passi, letteralmente, visto che le impronte delle zampine rimangono a lungo sulla neve e potrai seguirle per ritrovare la strada di casa.
Come accennato sopra, durante le esplorazioni potresti incontrare sia nuovi amici sia diversi nemici, per lo più insetti con pattern d’attacco ben precisi e quindi facili da prevedere. Ucciderli ti permetterà di ottenere carne (da mangiare sia cruda che cotta) e materiali. Tra i nemici più difficili da abbattere si trovano i ragni e devo dire che, da aracnofobica, ho apprezzato tantissimo la possibilità di toglierli e vederli sostituiti da altri insetti simili a formiche.
Uno degli aspetti che ho apprezzato di più in questo gioco è che, sebbene presenti caratteristiche classiche dei giochi survival, diversamente da questi, la sopravvivenza diventa qualcosa di rilassante e non angosciante. Inoltre, la violenza è qualcosa di non strettamente necessario, in quanto potremmo decidere di usare l’ascia o il piccone per attaccare gli insetti e difenderci, ma anche evitare gli scontri nascondendoci nell’erba alta o correndo lontano da loro.
Il gioco è localizzato in diverse lingue tra cui anche l’italiano e le traduzioni sono fatte piuttosto bene, quindi non troverai alcuna difficoltà nel comprendere le missioni da portare avanti.
Grafica e Sonoro
L’estetica di questo gioco ha un che di fiabesco, un videogioco che sembra muoversi tra le pagine di un libro per l’infanzia. Nello specifico, gli animali un po’ antropomorfi, ma non troppo, mi hanno ricordato I Racconti del Bosco di Tony Wolf, un libro che adoravo da bambina.
I paesaggi innevati sono piacevoli da attraversare, non risultano mai vuoti e invitano il giocatore a esplorarli completamente. Saranno diverse le zone in cui muoverci, ma in qualche modo tutte collegate tra loro, e avranno flora e fauna diverse per accrescere l’inventario.
In Winter Burrow è impossibile non apprezzare la cura dei dettagli. Partendo dai singoli oggetti dell’inventario, che sono numerosi e tutti diversi tra loro o i mobili e i vestiti, che sembrano quasi delle miniature realizzate per bambole o pupazzetti della Sylvanian Families.
Ad essere particolarmente gradevole non è solo l’ambiente di gioco, ma anche l’aspetto e le grafiche dei vari menu e dell’UI che riprende lo stile di un’opera cartacea e non solo audiovisiva.
La musica gioca un ruolo importante nel trasmettere tranquillità e rendere questo titolo un “survival cozy” (così è stato definito dai suoi sviluppatori). Sarai confortato da una piacevole musica quando ti troverai nei pressi di un caldo fuoco o vicino a un abitante del bosco che si mostra amichevole; tuttavia, quando gli abitanti non saranno amichevoli e vorranno attaccarti, la musica cambierà per allertarti del pericolo e dovrai scegliere se combattere o scappare.
La musica è un’ottima compagna di viaggio durante le esplorazioni e dà un senso di calma così piacevole che sto valutando di tenerla in sottofondo anche mentre lavoro. Un’altra cosa che ho adorato un sacco sono i versi del topino, tipo quando mangia o è affaticato dopo aver tagliato tanta legna, sono semplicemente adorabili.
In Conclusione
Winter Burrow è un gioco che dà assefuazione e non stanca mai grazie all’ambientazione fiabesca e ai suoi tempi lenti che ti permettono di fare tutto con calma e senza agitazioni. Ottimo per chi cerca giochi cozy con personaggi carini o vuole un survival più rilassato.
Io ho giocato la demo sul PC, ma il gioco completo su Switch (anche Switch 2) e devo dire che è un titolo perfetto per le console portatili perché ti permette di goderti l’avventura rilassandoti tranquillamente sul divano con una bella coperta per proteggerti pure tu dal vero e unico nemico del gioco: il freddo.
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Nerdando in breve
Winter Burrow è un survival cozy che non stanca mai, grazie alla sua ambientazione un po’ fiabesca e alle missioni da portare avanti senza alcuna fretta. Un titolo perfetto per chi adora i giochi rilassanti con personaggi adorabili, ma anche i giochi di sopravvivenza.
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