
La copertina invoglia a giocare, dai
Se Dogghy di Gamers HQ Italia mi consiglia un titolo, tendo a fidarmi. Visto il suo hype smisurato verso ARC Raiders, ho chiesto una copia a Embark Studios, che me l’ha fornita in maniera gentile e, così, eccomi qui a scrivere le mie impressioni sulle prime ore di test.
Recensione
ARC Raiders è uscito giovedì 30 ottobre 2025, sviluppato ed edito da Embark Studios. È disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC tramite Steam ed Epic Games Store con una Standard Edition venduta a 39,99 € e la Deluxe Edition a 59,99 €; quest’ultima fornisce, rispetto alla versione più economica, il Pacchetto cosmetico Viandante, composto dalle personalizzazioni Completo “Valente”, Zaino “Esploratore” e Accessorio per zaino “Coperta arrotolata”, inoltre la Personalizzazione personaggio Cicatrice sul labbro, l’emote Fuoco rapido con mani-pistola, il Completo Scartino e 2400 Gettoni Raider (da utilizzare per ottenere mazzi Raider, pacchetti o altre personalizzazioni).

L’ambientazione è bellissima
Gameplay e comparto tecnico
Il mondo è dominato dalle macchine ARC, che spadroneggiano in lungo e largo. Le sopravvissute e i sopravvissuti si sono rifugiati sotto terra, a Speranza, e ogni tanto alcuni di loro, chiamati raider, tornano sulla superficie, affrontando le macchine e i loro simili, non sempre così amichevoli, mentre vanno in cerca di materiali, armi e speranza (con la s minuscola).
Le risorse scarseggiano e occorrerà organizzare delle spedizioni per cercare di trovare il necessario per restare vivi un altro giorno ancora. Si sceglierà il luogo da visitare (per ora, ce ne sono quattro), il momento della giornata (i raid in notturna sono più difficili e pieni di nemici), un tragitto da effettuare e si cercherà di tornare nel sottosuolo sani e salvi da uno dei vari punti di estrazione – alcuni utilizzabili liberamente mentre altri necessitano di una chiave – che si chiudono a un determinato orario. Un conto alla rovescia ricorda che ogni run andrà conclusa entro e non oltre la sua fine per non morire.
In tuo supporto, ci sarà una mappa dettagliata, che evidenzia i punti con più loot, ma anche più rischiosi, un’interfaccia semplice e pulita e delle armi da fuoco rudimentali che migliorerai con il passare del tempo. Ogni passo è potenzialmente fatale perché, da una parte, ci sono gli ARC, estremamente caratterizzati, che variano di forma, grandezza e pericolosità: piccoli droni che sparano lentamente, “roomba” rapidi ed esplosivi fino ad arrivare a giganteschi ragni in grado di polverizzare, in poco tempo, tutto ciò che gli arriva a tiro; dall’altra, i/le raider, altri sopravvissuti che potranno aiutarti o farti passare un brutto momento e spararti contro di tutto.
Le mappe non sono enormi ma pullulano di luoghi da saccheggiare, facendo attenzione a non fare troppo rumore per non attirare le macchine (che, una volta sconfitte, vengono sostituite, nel tempo, da altre) o altri raider che, come scrivevo poco fa, non sempre sono amichevoli, anzi, spesso approfittano di un momento di distrazione per trasformare la tua schiena in un tiro a segno, anche se la chat di prossimità e, soprattutto, la spammatissima emote “don’t shoot“ potrebbero essere sufficienti per evitare una colazione ricca di piombo. A questo proposito, le armi da fuoco a tua disposizione, che troverai o costruirai, sono molto rudimentali: ognuna di queste ha un tipo di cadenza e delle munizioni che la identificano e, nella loro “imperfezione”, sono coerentissime con l’atmosfera apocalittica che si respira.
In ARC Raiders, il tempo è scandito da due momenti diversi: oltre a quello appena descritto, in cui potrai partecipare in solitaria o in un gruppo composto da un massimo di tre persone, c’è quello più rilassante e sicuro passato all’interno di Speranza, nel quale gestire il nostro inventario, costruire nuovi oggetti e migliorare la nostra dotazione che, ahimè, in caso di morte in superficie sarà persa per sempre. Fortunatamente, hai a disposizione due scelte: portare roba tua o salire con un equipaggiamento casuale, senza rischiare di perdere nulla.
Il tuo personaggio sarà potenziato grazie ai punti abilità guadagnati tramite il livellamento, da distribuire su uno dei tre skill tree (condizionamento, mobilità e sopravvivenza), per creare la build che meglio ti aggrada e che magari, se hai altre persone con cui dividere l’esperienza, possa essere sinergica con le altre del tuo gruppo.
Il comparto tecnico è di altissimo livello, se quello grafico è buono (ho effettuato il test su PC e Steam Deck e sono riuscito a giocare decentemente), quello sonoro è eccellente, con un audio spaziale incredibile che, nei momenti concitati, è riuscito a coinvolgere e spaventare anche un player “scafato” (lo metto tra virgolette) come me, e una chat di prossimità che si rivela utile per collaborare (o essere traditi) dalle altre persone che stanno bazzicando nei tuoi dintorni. Il gioco ha i sottotitoli localizzati nel nostro idioma.
Mouse e tastiera sono comodissimi da usare, ma l’interfaccia consente di utilizzare ottimamente anche il pad senza risultare macchinosa e questo è un altro punto a favore del titolo.

Lo sai che se fai andare avanti i tuoi compagni, hai una probabilità minore di morire a causa di un’imboscata?
Impressioni
In questi anni, ho provato parecchi extraction shooter e ARC Raiders è quello che mi ha colpito di più per ambientazione e realizzazione. Adoro le storie distopiche e la lore, che si scopre piano piano, portando a termine le run e sbloccando nuove mappe, è intrigante.
Il senso di pericolo che si respira a ogni passo, anche quando sembra tutto relativamente tranquillo, è indescrivibile e mi ha messo davanti a una straordinaria dicotomia: da un lato, volevo perdermi nel panorama e guardare tutto ciò che accadeva a distanza di sicurezza, dall’altro, avevo il timore di essere individuato da un ARC o da qualche avversario/a in cerca di loot facile. Forse, la visuale in terza persona non garantisce un’immersione totale come capiterebbe con una bella soggettiva, ma mi sono accontentato facilmente, anche se non sopporto molto questo genere di approccio.
Giocare in modalità solitaria è soddisfacente ed è anche meno pericoloso perché, a forza di mostrare l’emote “Don’t shoot“, si trova quasi sempre gente disposta ad aiutare mentre, in gruppo, ci si diverte tanto (c’è il crossplay), perché condividere l’esperienza è spassoso (mi troverai sul nostro canale Twitch o sul server Discord di Nerdando quindi, se cerchi compagnia, ti aspetto in questi lidi) ma più difficile poiché gli altri player sono più aggressivi e tendono a sparare a vista.

Con l’ausilio della mappa, pianificherai ogni incursione alla perfezione… o quasi
Anche se si tratta di titoli diversi, ho apprezzato la sicumera di Embark Studios che ha scelto una data di uscita molto coraggiosa, a cavallo tra l’approdo nei negozi di Battlefield 6 e Call of Duty: Black Ops 7. Che persone impavide!
Se hai sbirciato la medaglia alla fine dell’articolo, ti chiederai come mai non ho assegnato il “Nerdando’s Choice”. Beh, ho solo un grande dubbio: ARC Raiders sarà supportato nel tempo? Se la risposta sarà sì, ti troverai davanti al miglior extraction shooter di tutti i tempi (finora, perlomeno). Allo stato attuale, mi sento di dare uno scaramantico oro nella speranza di vedere un prodotto che continuerà a essere costantemente aggiornato.
Nonostante il prezzo sia altino ma, ehi, probabilmente avrai visto che l’edizione di Escape From Tarkov sta a più di 50 €, se vuoi provare un gioco adrenalinico, accessibile, immersivo e con un’ottima atmosfera, ARC Raiders ti aspetta.
Vuoi chiacchierare e giocare con noi? Vienici a trovare sul nostro Server Discord e sul nostro Gruppo Telegram.
Nerdando in breve
ARC Raiders è un ottimo, accessibile e divertente extraction shooter, adatto a qualsiasi tipo di player.

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