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The Wandering Village – Costruire una città sul dorso di un animale gigante

The Wandering Village Cover

City-builder che passione! Qui in Nerdando ne sappiamo qualcosa dato che spesso, anche nelle nostre chat redazionali, spendiamo ore a parlare di questo genere di videogame. Ed è per questo che, con grande gioia, ho accolto la possibilità di testare The Wandering Village, che finalmente, dopo quasi 2 anni di early-access vede la luce nella sua full release. Dopo una lunga prova sono felice di dirvi che The Wandering Village mi ha convinto. Ha soddisfatto, pienamente, la mia voglia di costruire una città sul dorso di un animale gigante.

The Wandering Village

Recensione

Ho potuto testare lungamente il city-builder sviluppato da Stray Fawn Studio grazie a un codice Steam inviatomi dal publisher, che ringrazio. Gli screenshot che vedete in questa pagina sono tutti presi dal mio PC Desktop (di fascia medio-bassa), dove The Wandering Village si comporta egregiamente. Sappiate però che mi sono avvalso della mia fidata Steam Deck per macinare ore e ore su questo videogame, soprattutto in modalità docked. The Wandering Village vanta infatti il bollino Steam Deck Verified e posso garantirvi che sulla piccola console portatile Valve, si comporta magnificamente.

The Wandering Village

Setting

The Wandering Village cala il giocatore in un futuro dove la sopravvivenza è resa incerta e difficile da un forte inquinamento dell’ecosistema. Quasi tutto è avvolto da una coltre velenosa che non ha permesso alla società come la conosciamo oggi di continuare a esistere. La nostra piccola comunità sorge sul dorso di un animale titanico, di nome Onbu, che girovaga lentamente per il mondo, schermandoci in parte dall’inquinamento.

L’ambientazione, avrete capito, è proprio il punto forte di The Wandering Village. Questo city-builder, per quanto naturalmente condivida moltissime meccaniche con altri giochi del genere, trova la sua unicità proprio nel setting. Aspettatevi quindi cambi di scenario, meteo e temperatura, oltre che variazioni nell’inquinamento, nel corso del lungo viaggio intrapreso da Onbu.

The Wandering Village

Gameplay

Come avrete già capito, la decisione di ambientare un city-builder sulla schiena del titanico Onbu non è un mero vezzo estetico. The Wandering Village è reso interessante proprio da questa scelta di design che rende il gameplay personale e diverso dagli altri esponenti del genere.

Onbu è un essere vivente e, seppur all’apparenza instancabile e imperturbabile, può subire danni, risentire del sonno e ammalarsi dopo essere stato esposto troppo tempo a sostanze velenose. Bisogna inoltre considerare che migliore sarà la sua fiducia nei nostri confronti, più facile sarà governare alcune sue scelte, come ad esempio la direzione da prendere nel suo incedere.

In ultimo sappiate che Onbu può essere visto anche come una fonte di risorse. L’esempio migliore che posso farvi è quello della raccolta del suo letame per creare compost. Questo può essere poi riutilizzato per migliorare la resa delle fattorie. Un piccolo dettaglio che non vi toglierà il piacere di scoprire da voi gli altri modi di interagire con la creatura ma che, al contempo, vi fa capire quanto influente è la sua presenza.

Vorrei precisare che ho volutamente giocato The Wandering Village col controller. Questo lungo test ha schiarito ogni dubbio che avevo in merito alla sua adattabilità a questo tipo di periferica. Malgrado un gioco di questo genere nasca per essere giocato col mouse, l’adattamento fatto è, per me, impeccabile e mi fa ben sperare per chiunque decida di comprare il videogame su console.

The Wandering Village

Comparto artistico

Il team di Stray Fawn Studio ha svolto un ottimo lavoro sul piano artistico. Innanzitutto The Wandering Village è sorprendentemente dotato anche di una trama, piuttosto interessante, che aiuta anche nel mascherare il tutorial che caratterizza le prime ore di gioco.
Graficamente, seppur senza mai mettere a disagio la mia Steam Deck o il mio PC, The Wandering Village è decisamente un bel vedere. E il merito va senz’altro alla scelta estetica effettuata, che predilige uno stile che sovrappone elementi 2D a un fondale in 3D. Il risultato è molto personale e per niente cheap. La colonna sonora, sulla scia di quanto visto graficamente, è di buona fattura e compie egregiamente il suo lavoro. Accompagna le fasi di gioco creando un’atmosfera serena, l’ideale per un city-builder a mio parere.

The Wandering Village

Prezzo e piattaforme

The Wandering Village è proposto al prezzo di 29.99 €, a mio parere più che corretto vista la considerevole offerta ludica. Si può acquistare per Xbox, Play Station, Nintendo Switch e PC tramite piattaforma Steam.

Conclusione

The Wandering Village mi ha convinto. Seppur la parte strettamente city-builder non reinventi la ruota, il rapporto simbiotico instaurato con Onbu rende il gioco personale e unico. Inoltre, prendersi cura di questo gigante animale è stato divertente e, molto spesso, anche sfidante e per nulla banale. Consiglio decisamente l’opera di Stray Fawn Studio a tutti gli appassionati del genere visto che è anche proposta ad un prezzo molto invitante.

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Nerdando in breve

The Wandering Village è un personale e inusuale city-builder dove si costruisce una piccola società sul dorso di un animale titanico.

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