Recensione
In genere io arrivo ad una recensione avendo un minimo di dimestichezza col prodotto grazie a demo, anteprime ecc. Invece a ‘sto giro ho visto questo gioco di carte minimale, mi sembrava carino ed eccoci qua. Ringrazio Ghenos Games per la copia di Jungo per questa recensione.
Cos’è Jungo
Jungo è un gioco di sole carte (72 in totale) in cui lo scopo è rimanere senza. Un titolo volutamente essenziale e senza fronzoli. Jungo è da tre a cinque giocatori e dura una quindicina di minuti.
Il gioco
Come prima cosa va detto che non si può mai cambiare l’ordine delle carte nella propria mano. L’obiettivo è rimanere senza carte.
Nel proprio turno o si gioca una o più carte o si pesca una carta dal mazzo comune.
Giocare una o più carte
Dalla mano si gioca una combinazione di carte scoperte al centro del tavolo. Queste devono avere lo stesso valore, essere adiacenti (nella propria mano) e formare una combinazione più forte di quella sul tavolo.
Ecco un esempio che mostra l’immediatezza di Jungo: Se sul tavolo c’è un 3, io potrò giocare dal 4 in su, una coppia o un tris di un numero qualsiasi. Inoltre, se vorrete, potrete prendere la combinazione che avete appena battuto e posizionarla in mano dove vorrete. Cosa da non sottovalutare, visto che in Jungo non si può mai cambiare l’ordine delle carte nella propria mano.
Pescare una carta
Aggiungere la carta pescata alla mano o scartarla o dichiarare “JUNGO” e usarla per creare una combinazione con le carte in mano.
A chi si rivolge
Un titolo compatto, che costa poco, con pochissime regole, è senza dubbio rivolto al grande pubblico.
Ovviamente, per i giocatori più esperti e accaniti, può trattarsi solo di un cosiddetto filler e nulla di più, visto che Jungo non è pensato per loro se non appunto come un riempitivo.
Accessibilità
Belli i colori e le scimmiette disegnate sulle carte, ma alla fine conta una sola cosa: il numero.
Concludendo
Per me va preso per quello che è: un gioco di carte minimale leggero che non vuole inventarsi nulla (mi permetto di immaginare le intenzioni dell’autore, Toshiki Arao). Nella recensione di Civilization VII, Ayr ha manifestato l’incertezza relativa al voto, che ha avuto fino all’ultimo. A me è successa la stessa cosa, visto che da un lato capisco cosa Jungo vuol fare ma, allo stesso tempo, nello stesso settore di mercato ci sono titoli che mi hanno intrattenuto di più, come ad esempio Scout, anch’esso da un autore giapponese.
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Nerdando in breve
Jungo è un gioco di carte pensato per neofiti che non reinventa la ruota, visto che non lo voleva fare.
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