Ammetto che mi piace dare continuità alle mie recensioni e ai miei articoli, ed è per questo che ho voluto testare per voi il nuovo standalone di Cthulhu: Death May Die, intitolato Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto! Edito da Asmodee e CMON e realizzato dalla premiata ditta composta da Eric M. Lang, Marco Portugal e Rob Daviau, il nuovo, mastodontico collaborativo che ci vedrà alle prese con la sanità mentale dei malcapitati investigatori promette di portare novità ad un sistema di gioco già rodato. Andiamo subito a scoprirle, ringraziando Asmodee per averci dato una copia del gioco per questa recensione.
Recensione
Proprio come succedeva col primo gioco base, anche in Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto avremo delle campagne da giocare e da completare in maniera indipendente. Come al solito, vestiremo anche questa volta i panni di tutta una serie di persone che si troveranno a dover combattere contro i mostri collegati all’universo narrativo di H.P. Lovecraft, con ogni campagna che avrà un Antico principale che sarà da sconfiggere prima che sia troppo tardi.
E spesso sarà troppo tardi, fidatevi!
Meccaniche
Le meccaniche di Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto sono progettate per favorire un’interazione alta tra i giocatori, rendendo ogni turno carico di tensione e strategia. Il gioco è strutturato come un dungeon crawler cooperativo per 1-5 giocatori, dove ogni partecipante assume il ruolo di un investigatore con abilità uniche.
La chiave del successo risiede nella gestione della pazzia, che non solo funge da malus, ma può anche essere sfruttata per ottenere vantaggi strategici contro i nemici. Il sistema di gioco prevede turni rapidi e fluidi, con una progressione che mantiene alta l’attenzione.
I giocatori devono esplorare una mappa sempre diversa in base all’episodio che si sceglierà, affrontando mostri e completando obiettivi per prepararsi all’inevitabile confronto con il Grande Antico. Le dinamiche di Riposo e Tensione sono fondamentali: mentre i giocatori accumulano pazzia, possono anche guadagnare poteri temporanei che li aiutano a combattere le forze oscure.
Tuttavia, la ripetitività può emergere durante le fasi finali del gioco, quando il focus si sposta principalmente sull’attacco al Grande Antico piuttosto che sugli obiettivi narrativi o esplorativi. Nonostante ciò, la varietà degli scenari e la diversità degli investigatori garantiscono una buona rigiocabilità, poiché ogni partita può presentare sfide uniche a seconda delle combinazioni scelte.
Novità
- Nuove Azioni e Obiettivi: Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto introduce nuove azioni e obiettivi specifici per le missioni, ampliando le possibilità strategiche. Le missioni possono avere obiettivi unici che richiedono approcci diversi rispetto a quelli del gioco base, dove gli obiettivi erano più generali e meno variabili.
- La Follia: Mentre nel gioco base la follia era una meccanica presente ma meno enfatizzata, e soprattutto legata solo a dei malus, in Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto essa gioca un ruolo centrale. I giocatori possono guadagnare poteri speciali quando avanzano nella barra della follia, rendendo la gestione della pazzia una parte cruciale della strategia di gioco.
- Introduzione di Nuovi Personaggi: Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto presenta nuovi investigatori, ognuno con abilità uniche che offrono diverse opzioni strategiche. Questo arricchisce il roster di personaggi disponibili rispetto al gioco base, aumentando la varietà nelle scelte iniziali.
- Maggiore Interazione con il Grande Antico: Le meccaniche relative all’interazione con il Grande Antico sono state ampliate. In Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto, i giocatori devono affrontare il Grande Antico in modo più dinamico e strategico, con effetti che possono cambiare durante il corso della partita.
Materiali
Dal punto di vista dei materiali, Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto si distingue per la qualità delle sue componenti. La scatola include miniature dettagliate degli investigatori e dei mostri, che aggiungono un forte impatto visivo al tavolo. Le illustrazioni sono curate e contribuiscono a creare l’atmosfera inquietante tipica dell’universo lovecraftiano.
La mappa di gioco è composta da tessere modulari che permettono di costruire scenari diversi ad ogni partita, mantenendo l’esperienza fresca e coinvolgente. Anche se alcune caselle possono risultare piccole rispetto alle miniature, la disposizione generale è funzionale e ben progettata.
Un consiglio per chi si sente particolarmente “pro”? Costruite la vostra avventura utilizzando mappe, mostri e situazioni assecondando la vostra fantasia: potrebbe uscirci qualcosa di spettacolare!
Prezzo
Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto è disponibile al prezzo consigliato di 109,99€.
Concludendo
Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto è sicuramente un ottimo modo per un fare un “soft reboot” all’esperienza di gioco originale. Effettivamente la scelta di pubblicare uno standalone che è sostanzialmente una grande espansione – al netto delle novità sopracitate – è una scelta coraggiosa, complice un prezzo non bassissimo ma che è altamente giustificato dalle miniature e dai materiali presenti.
Consiglierei sicuramente questa nuova incarnazione del gioco a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo e ha voglia di giocare l’ultima, aggiornata, versione per tante ore di divertimento attorno al tavolo. Di certo anche i fan della saga troveranno pane per i loro denti, e magari questa volta ce la faranno davvero a sconfiggere l’Antico. O no?
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Nerdando in Breve
Con Cthulhu: Death May Die – Paura dell’Ignoto torniamo ancora una volta a cercare di arginare l’arrivo degli Antichi sul nostro mondo, ma al costo della nostra sanità mentale.
Contenuti
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