La Seconda Guerra Mondiale nei film
Nel Settembre di ottant’anni fa la Germania nazista invadeva i confini della Polonia. Un atto che dava di fatto il via a quello che si sarebbe rivelato il più grande conflitto armato della storia, che avrebbe mietuto milioni di vittime e che avrebbe lasciato devastazione e distruzione in tutta Europa ancora a lungo.
La Seconda Guerra Mondiale ha rappresentato un momento oscuro della nostra storia, in cui gli esseri umani sono stati capaci di un odio disumano e di azioni indicibili verso i propri simili. Moltissimi sono stati gli individui che hanno perso la vita e quelli che sono sopravvissuti sono rimasti profondamente segnati da avvenimenti che solo qualche anno prima non sarebbero stati nemmeno in grado di immaginare.
Siamo abituati a studiare certi argomenti sui libri di storia e a considerarli parte di un passato lontanissimo, invece solo ottant’anni fa si consumava una delle tragedie più immani della nostra storia.
Primo Levi scriveva “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. Ricordare certi crudeli avvenimenti è fondamentale per fare in modo che non possano ripetersi e il mondo del cinema si è fatto negli anni pienamente promotore di divulgare e far rivivere la Seconda Guerra Mondiale in tutte le sue forme, rendendola protagonista di pellicole capaci di imprimersi a fuoco nella mente degli spettatori.
Vediamo alcuni dei film che si sono occupati nella maniera più efficace della Seconda Guerra Mondiale.
Dunkirk
Il primo film di cui vi parlo è in realtà anche il più recente: Dunkirk è stato diretto nel 2017 da Christopher Nolan e racconta in chiave corale la drammatica evacuazione di Danquerque, avvenuta in Francia nel 1940, quando le truppe alleate sono state costrette a mettere in atto una disperata ritirata.
Interpretato da un ricco cast, in cui spiccano Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Tom Hardy, il film è una delle più emozionanti e coinvolgenti rappresentazioni cinematografiche della Seconda Guerra Mondiale.
Se vi è piaciuto:
Variazioni sul tema altrettanto valide sono Salvate il soldato Ryan (Steven Spielberg – 1998), Lettere da Iwo Jima e Flags of our Fathers (entrambi diretti da Clint Eastwood nel 2006), La sottile linea rossa (Terence Malick – 1998), Fury (David Ayer – 2014).
Bastardi senza gloria
Che cosa sarebbe successo se le truppe americane avessero paracadutato in Francia un drappello di soldati con l’obiettivo di collezionare scalpi nazisti? È quello che si è chiesto nel 2009 Quentin Tarantino e la risposta è Bastardi senza gloria, uno dei migliori film girati dal geniale regista americano.
Le stupende interpretazioni di Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Micheal Fassbender, Mélanie Laurent e Diane Kruger danno vita ad una rilettura fantasiosa e sanguinaria della storia così come la conosciamo.
Se vi è piaciuto:
Se parliamo di fantastoria non possiamo che citare Il grande dittatore (Charlie Chaplin – 1940); parlando invece di operazioni impossibili bisogna ricordare Quella sporca dozzina (Robert Aldrich – 1967, da cui Tarantino ha preso dichiaratamente ispirazione per il suo capolavoro), I cannoni di Navarone (J.Lee Thompson – 1961), Operazione Valchiria (Bryan Singer – 2008).
La vita è bella
Nel 1997 Roberto Benigni dirigeva e interpretava La vita è bella, uno dei più belli e toccanti film mai realizzati sull’Olocausto.
Vincitore di tre premi Oscar, il film racconta la storia di Guido, internato in un lager insieme al figlioletto Giosuè che, per risparmiare al bambino l’orrore della realtà, inventa un gioco a premi, fatto di prove durissime, che mette in palio un carro armato.
Se vi è piaciuto:
Oltre a La vita è bella l’orrore dell’Olocausto è stato rappresentato in maniera indelebile anche da Schindler’s List (Steven Spielberg – 1993, con il suo ormai celeberrimo cappottino rosso), Il pianista (Roman Polanski – 2002), Il bambino con il pigiama a righe (Mark Herman – 2008), La scelta di Sophie (Alan J. Pakula – 1982).
Roma città aperta
Film sulla Seconda Guerra Mondiale girati durante la Seconda Guerra Mondiale: nel 1944 Roberto Rossellini gira Roma città aperta senza studi di posa, in location reali, utilizzando la luce naturale e scegliendo, accanto a grandi attori (Anna Magnani, Aldo Fabrizi), persone comuni per i suoi personaggi. È nato il Neorealismo.
Roma città aperta si ambienta nella società civile italiana dopo l’armistizio di Cassibile: gli Allenati procedono verso nord alla liberazione della penisola, i tedeschi sono in rotta ma ancora presenti, la Resistenza è attiva in un tutto lo stivale. Uno spaccato ancora più drammatico perché vero al 100%.
Se vi è piaciuto:
Per restare nell’ambito del Neorealismo, non si può che ricordare Paisà (Roberto Rossellini – 1946); parlando invece di film che esplorano la società civile alle prese con la guerra ricordiamo L’ora più buia (Joe Wright – 2017), Espiazione (Joe Wright – 2007, ma qui c’è anche il miglior piano sequenza mai girato sull’evacuazione di Danquerque), Una tomba per le lucciole (Isao Takahata – 1988), Una giornata particolare (Ettore Scola – 1977).
La Caduta – Gli ultimi giorni di Hitler
La fine della Seconda Guerra Mondiale è esplorata in una prospettiva inedita: dall’interno del bunker in cui Hitler si era rintanato nell’aprile del 1945, durante la battaglia di Berlino.
Bruno Ganz dà vita al dittatore in uno dei momenti cruciali della sua storia.
Se vi è piaciuto:
Prospettive diverse, che raccontano la Guerra in momenti e luoghi meno esplorati, si trovano in Pearl Harbor (Micheal Bay – 2001), Mediterraneo (Gabriele Salvatores – 1991), Casablanca (Micheal Curtiz – 1942), Hiroshima mon amour (Alain Resnais – 1959).
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