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Le Storie di Guerra di Garth Ennis – Iniziano le ostilità

Recensione

Ho già parlato della mia passione per il genere bellico, peraltro proprio per un fumetto di Garth Ennis. Per cui non ho potuto che gioire quando la sempre gentile SaldaPress ci ha dato in anteprima il primo volume della ristampa cronologica e integrale de Le Storie di Guerra di Garth Ennis.

Le Storie di Guerra escono dal lontanissimo 2001 e sono state pubblicate da Vertigo prima e Avatar Press poi. Nelle varie serie (sei in tutto) Ennis si sbizzarisce a raccontare eventi singoli delle varie battaglie e dei vari fronti della Seconda Guerra Mondiale, senza soluzione di continuità, con personaggi e disegnatori diversi.  Per questa ristampa SaldaPress decide di ristampare le storie seguendo l’ordine cronologico dei fatti. Per cui in questo primo volume sono raccolte due storie ambientate tra 1939 e 1940, Condor e Lo Squadrone dei Vampiri.

Condor

Condor in realtà non è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ma alla fine della Guerra Civile Spagnola. Ennis ci ricorda nelle note a fine volume che è una guerra un po’ uscita fuori dall’immaginario collettivo (soprattutto nel mondo anglosassone) ma che contiene in nuce tutto quello che successe nella Seconda Guerra Mondiale, dai bombardamenti sui civili alle tattiche.

Il fumetto racconta la storia di una notte passata dentro il cratere di una bomba da parte di quattro soldati di diversa nazionalità e diversa appartenenza. In attesa del giorno e di un modo per fuggire senza venir ammazzati, i quattro raccontano le loro storie e le loro vicende.

La storia è quindi uno spaccato di umanità in cui i soldati si confidano ed emergono le loro differenze e le loro ingenuità, il loro idealismo e le loro motivazioni. In maniera non scontata, Ennis ci racconta di un pilota tedesco non fanatico che si arruola solo per poter volare, di un comunista inglese troppo idealista, di un irlandese fascista e indipendentista e di uno spagnolo disilluso.

Quattro personaggi che rappresentano quattro spaccati di un mosaico complesso come quello della Guerra Civile Spagnola. La forza della storia dunque è nei personaggi e nei loro dialoghi. Magari può sembrare prolisso in alcuni punti, ma Ennis tocca sempre le corde giuste, alternando momenti sopra le righe ad altri di spiazzante umanità.

A rappresentare al meglio questo microcosmo ci pensa Carlos Ezquerra, disegnatore spagnolo e monumento del fumetto britannico, morto a ottobre 2018 dopo una carriera leggendaria in cui ha, tra le altre cose, creato graficamente il Giudice Dredd. Ennis disse di aver scelto Ezquerra (con cui fece un altro fumetto di guerra, Le Avventure della Brigata Fucilieri) perché non poteva accettare che lo spagnolo non avesse mai disegnato un fumetto sulla Guerra Civile Spagnola. Scelta estremamente azzeccata.

Ezquerra ha un tratto sporco e stilizzato perfetto per rappresentare la violenza, come sa chiunque abbia letto Dredd. Ma nella sua versione matura è un autore nel pieno controllo della pagina e ogni tavola riesce alla perfezione a immergersi nel racconto. Le tavole non sono affatto statiche, cruciale in una storia ambientata tutta in una buca.

Lo Squadrone dei Vampiri

Questa storia è quella più consistente del volume ed è anche più recente, visto che fa parte del quinto ciclo di Storie di Guerra (Condor fa parte del secondo ciclo). La storia racconta di un raffazzonato squadrone della Royal Air Force che compie raid notturni durante le fasi finali della Battaglia d’Inghilterra. Lo squadrone è composto da persone di diverse nazionalità ed estrazione sociale, tra polacchi, irlandesi, scozzesi, cechi, olandesi, ebrei ed inglesi.

La storia alterna battaglie aeree e momenti intimi a terra di piloti e ufficiali. A volte tende un po’ troppo verso il racconto intimo più che per le battaglie aeree. Ne esce una storia meno interessante della sua premessa e meno d’azione di quanto si potesse pensare all’inizio. E se Condor sopperisce alla staticità della storia con i personaggi e le loro iterazioni, Lo Squadrone dei Vampiri non ha la stessa forza emotiva. A volte la storia sembra andare avanti un po’ piatta e senza troppi scossoni.

Inoltre manca un vero e proprio atto conclusivo. Certo, la guerra non finì con la Battaglia d’Inghilterra, ma manca un evento traumatico o epico che possa chiudere la storia in crescendo. In certi frangenti mi ha ricordato un paio di film di guerra vecchio stile come Cielo di fuoco o I guastatori delle dighe, però in quei film i personaggi trascinavano il film e comunque c’era sempre un finale scoppiettante (I guastatori fu usato come modello da George Lucas per Guerre Stellari).

Non aiutano i disegni di Tomas Aira, che sono abbastanza approssimativi nei volti e nelle espressioni. Più volte mi sono trovato confuso perché non riuscivo a distinguere bene i vari personaggi. Inoltre i colori freddi e computerizzati tolgono qualsiasi profondità alle tavole e il risultato finale ne risente. Aira se la cava molto meglio nelle scene in cui ci sono gli aerei e le battaglie.

Conclusioni

Tra Condor e Lo Squadrone dei Vampiri passa tutta la differenza che c’è tra il Garth Ennis di quindici anni fa e quello attuale e tra un maestro della matita e un disegnatore normale. La prima storia vale da sola il prezzo del volume, la seconda non tanto. La somma tra le due storie è comunque positiva, considerando anche che questo è solo il primo di una serie di volumi di altissimo livello.

Nerdando in Breve

Primo volume di una serie imperdibile per chiunque ami il genere bellico.

Nerdandometro: [usr 3.0]

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