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My Time at Portia – Il lavoro nobilita l’uomo

My Time At Portia

Dopo un lungo periodo in early access su PC, My Time at Portia approda su Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4 per farci entrare in un mondo colorato dove ci toccherà lavorare duramente per diventare i migliori falegnami di Portia. No, risparmiatevi battute maliziose.

Recensione

My Time at Portia, sviluppato da Pathea, trae ispirazione – per stessa ammissione dei propri creatori – dai lavori di Studio Ghibli e da titoli come Animal Crossing, Harvest Moon e Dark Cloud 2.

Il risultato di questa commistione di elementi è un prodotto solido e divertente da giocare; a dar man forte alla mia opinione, come bollino di qualità, c’è Team17 che ha dato una mano nella distribuzione del gioco.

Gameplay

L’incipit di My Time at Portia è dei più semplici, forse addirittura banale: il padre del protagonista è morto improvvisamente e ha deciso di lasciare in eredità al figlio la propria bottega d’artigianato; lo scopo del nostro personaggio sarà dunque quello di far diventare quell’emporio il migliore del paese. Facile a dirsi, meno a farsi, ma la strada sarà colorata e ricca di farming.

Dopo un breve video introduttivo, inizia il gioco vero e proprio: solitamente, in questo genere di titoli – potrei inserirlo nel macromondo dei sandbox con elementi action RPG -, mi sento spaesato ma, questa volta, mi sono sentito guidato per mano dalle ottime missioni tutorial che mi hanno accompagnato in questo mondo fiabesco realizzato da Pathea. Le ispirazioni alle opere di Hayao Miyazaki sono palesi e sono piaciute anche a me che non adoro particolarmente l’artista giapponese.

Le missioni, le subquest e i mini giochi sono talmente tanti che vi troverete impegnati, qualora voleste perdervi in tutte le attività che My Time at Portia mette a disposizione, per svariate decine (se non centinaia) di ore. Ovviamente, passeremo molto tempo a raccogliere diversi tipi di materiali per costruire oggetti più o meno complicati e strutturati nella nostra officina.

My time at Portia

Non mancano i pericoli e i combattimenti da affrontare: a schermo vedremo sempre la barra dei Punti Ferita e quella della Resistenza, che stabilirà quanti movimenti e roll alla Dark Souls potremo fare prima di doverci inevitabilmente riposare. Ogni nemico rilascerà oggetti particolari e sono presenti dei boss che potranno droppare (sì, scusate, il vecchio giocatore di ruolo online che è in me, ogni tanto, deve utilizzare termini tecnici) item unici.

Con il passare del tempo e lo scorrere della stagioni, avranno luogo eventi speciali che ci assisteranno nella crescita del personaggio. Ogni azione fa conseguire dei punti esperienza e, ad ogni passaggio di livello, potremo spendere un punto abilità in uno dei tre skill tree dedicati al crafting, alle attività sociali e al combattimento per personalizzare quanto più possibile il nostro avatar.

Comparto Tecnico

My Time at Portia è uno spettacolo da vedere, con i suoi dolci colori pastello che invadono lo schermo e le sue atmosfere fiabesche che ricordano, come accennato precedentemente, i capolavori di Miyazaki.

I paesaggi, i numerosi personaggi, i nemici, i molti elementi che compongono la flora e la fauna sono realizzati in maniera credibile rispetto al contesto, ho apprezzato particolarmente il gioco di luci e ombre che si creano con il passare del tempo e l’arrivo del giorno e della notte che rendono gli ambienti suggestivi e spingono all’esplorazione.

Il comparto audio è buono, con musiche incantevoli e suoni coerenti al contesto da favola nel quale mi sono trovato girando per la deliziosa città di Portia e i suoi dintorni.

In conclusione

Lo confesso, dopo essermi abbuffato di Minecraft ai tempi dell’università, ho sempre avuto un po’ di nausea a pensare ai sandbox ma, grazie a My Time at Portia, questi malesseri sono passati.

Il titolo sviluppato da Pathea è una gemma che emerge tra le produzioni degli ultimi tempi grazie alle atmosfere fiabesche, alle molteplici attività a nostra disposizione e a un sistema di controllo ben realizzato che, così come su PC, è performante anche su console.

My time at Portia

La trama progredisce in maniera lenta, dando tutto il tempo per esplorare ogni luogo, parlare con i numerosissimi NPC che popolano la città ma, soprattutto, per venire a contatto con la variegata flora e fauna: è un piacere muoversi a caso per vedere una nuova pianta o una diversa creatura.

Ciò che ho amato di My Time at Portia è l’adattamento del titolo a ogni stile di gioco, da quello più lento, esplorativo e ragionato a quello più rapido (o da rushatore, come adoro chiamarlo), impulsivo e irruente. Qualsiasi sia la nostra condotta, il titolo si adeguerà al nostro comportamento, accompagnandoci per moltissime ore di gioco: l’incredibile quantità di attività da svolgere aumenta la longevità a dismisura.

Il mio giudizio è dunque positivissimo: date un’occasione a questo prodotto e, se lo desiderate, potrete vedere il mio hands on sul canale Twitch di Nerdando.

My Time at Portia è disponibile per PC (tramite Steam), Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch.

Nerdando in breve

My Time at Portia ci porta all’interno di una fiaba dove avremo tante attività da fare per emergere e diventare il proprietario della bottega numero 1 della città.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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Trailer

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