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Devil May Cry 5 – Meglio tardi che mai, accidenti a me!

Devil May Cry 5

Ho sempre visto da lontano la serie Devil May Cry perché mi fu consigliato da un collega dell’università che non sopportavo e l’ho sempre associata a lui.

Quanto mi sbagliavo! Vorrei tornare indietro nel tempo e prendere a schiaffi il giovane me.

Recensione

Cercherò, come sempre, di darvi un accenno della trama evitando i noiosi spoiler: Devil May Cry 5 si svolge qualche anno dopo il quarto capitolo e vede inizialmente Nero, coadiuvato dalla geniale Nico, impegnarsi nella ricerca di Dante e nell’evitare che Qliphoth – un albero gigante apparso su Red Grave City che si nutre del sangue degli umani – faccia registrare più perdite del dovuto. Il noto cacciatore di demoni era stato ingaggiato qualche tempo prima da V proprio per impedire alla terribile pianta di diventare un problema insormontabile.

Con queste premesse e, soprattutto, dopo aver letto alcune linee di dialogo dei protagonisti, mi sono immediatamente innamorato di questo titolo, imprecando contro la mia stupidità ed il mio aver perso tutto questo tempo per prendere contatto con la saga.

Gameplay

Devil May Cry 5 è un stylish action diverso da quelli che ho incontrato fino ad ora, poiché si avvicina parecchio a un picchiaduro: mentre prendevo possesso dei tre protagonisti (Nero, V e Dante), mi sono da subito accorto che non dovevo semplicemente pigiare il tasto per colpire e scappare dagli avversari.

Il sistema di combattimento è realizzato ottimamente ed è basato su una serie di combo – che vanno da D a SSS, in base al numero di colpi concatenati – da realizzare per massimizzare il danno e differisce in base al personaggio che si interpreta: Dante utilizza varie armi a distanza e altrettante corpo a corpo, cambiabili premendo semplicemente i grilletti posteriori del pad, Nero è in possesso dei Devil Breaker, delle braccia meccaniche con poteri differenti mentre il più interessante e V che, rimanendo a distanza dall’azione, può evocare Griffon, Shadow e Nightmare, una sorta di “famigli” che, con i loro tre diversi stili di combattimento, possono essere utilizzati in base alle necessità.
L’unica nota stonata che ho trovato, ma si tratta di un problema personale, è dovuta alla schivata che va effettuata tenendo contemporaneamente premuto il tasto per tenere agganciato il nemico (R1 per PlayStation 4 e RB su Xbox One) e quello per saltare che mi ha causato un po’ di fastidio al palmo della mano.

All’inizio dell’avventura di Devil May Cry 5 è possibile scegliere due difficoltà e ne vengono aggiunte altre al termine di ogni run completata con successo. Le venti missioni, epiche ma piuttosto lineari a livello di storytelling, scorrono via rapidamente e, per terminare il gioco a livello normale, occorrono circa una dozzina di ore che volano letteralmente.

Devil May Cry 5

Il personaggio progredisce acquisendo nuove skill e oggetti da acquistare con delle Gemme Rosse che vengono raccolte dopo aver ucciso dei nemici e in base alla valutazione finali delle missioni; e, a proposito di missioni, oltre alle venti base, ce ne sono alcune nascoste da completare per riuscire a finire il gioco al 100%.

Per concludere, è presente un multiplayer piuttosto atipico: nel corso delle avventure, si vedranno in lontananza un altro giocatore destreggiarsi con un personaggio diverso dal nostro e potremo assegnargli, se la performance è di nostro gradimento, il grado di stiloso e conferirgli del bonus.

Comparto Tecnico

In un gioco come Devil May Cry 5, quello che voglio principalmente è un gameplay fluido, che abbia un frame rate stabile e che rendesse bello da vedere ciò che c’è a schermo: il RE Engine ha svolto, in questo senso, un lavoro eccellente.

I personaggi e i nemici sono ottimamente realizzati e gli ambienti ispirati, in alcuni casi le realizzazioni sono davvero angoscianti e spaventosi e hanno favorito fortemente l’immedesimazione.

L’unico appunto che ho da muovere e che, ogni tanto, la presenza di troppi elementi a schermo rende le battaglie piuttosto confusionarie, ma basta allontanarsi un attimo dal punto caldo dello scontro per riprendere immediatamente il controllo; non ho registrato perdita di frame neanche in questi momenti, segno della solidità del motore grafico.

La colonna sonora è da applausi ed è meraviglioso il modo in cui “pompa” nelle fasi concitate in cui molti colpi vengono messi a segno.

Devil May Cry 5

In conclusione

Devil May Cry 5 è un titolo divertente e ottimamente realizzato, adatto anche a chi non ha mai giocato la serie. Capcom è tornata ad altissimi livelli e con Resident Evil 2, Monster Hunter: World e l’ultimo capitolo di DMC ha dimostrato che è possibile sfornare prodotti encomiabili uno dopo l’altro.

Anche se la storia non è nulla di estremamente originale, si inserisce coerentemente nel filone della serie, con epicita e un paio di plot twist niente male e dei personaggi caratterizzati splendidamente. Ovviamente, il piatto forte di Devil May Cry 5 e da trovarsi nella modalità di gioco che sembra sempre più vicina a quello di un picchiaduro e al motore grafico solido che, anche sotto sforzo, fa il suo dovere risultando sempre fluido.

Ultimamente ho avuto la fortuna di provare molti videogames eccellenti e DMC 5 è sicuramente tra questi.

Il gioco è disponibile per PC, Playstation 4 e Xbox One e per la recensione abbiamo utilizzato la versione deluxe per la console di casa Microsoft. Ringrazio Halifax per la copia.

Potrete trovare il gameplay completo della prima run sul nostro canale Twitch a questo link.

Nerdando in breve

Devil May Cry 5 è uno stylish action che apporta importanti miglioramenti al genere e che è talmente caciarone da risultare appassionante e divertente.

Nerdandometro: [usr 4.5]

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