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Lucca Comic & Games 2018: Games e Science

L’incontro

All’ora di pranzo si è tenuto un Press Café alla Camera di Commercio lucchese, durante il quale Ennio Bilancini e Andrea Ligabue hanno presentato alla stampa (locale e settoriale), il frutto della collaborazione fra Lucca Crea Srl e la Scuola IMT Alti Studi Lucca: il Game Science Center.

Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea Srl, ha sottolineato quanto il nuovo progetto non sia altro che l’ennesimo, elevato gradino, della scala culturale edificata da Lucca Comics e Games. Non solo una fiera che unisce elementi culturali appartenenti a mondi diversi, accomunati da un pubblico appassionato che si riunisce all’interno delle mura, ma è essa stessa un evento culturale a tutto tondo. Ora, ecco che si cerca di raggiungere un nuovo traguardo, istituendo un ente di ricerca nazionale che si occupi di studiare approfonditamente gli effetti del gioco da tavolo.

Anche il vicesindaco di Lucca, Giovanni Lemucchi, ha preso parte alla conferenza, mostrando quanto la città toscana sia fiera di essere culla di questa nuova opportunità e di ospitare il primo centro di ricerca ludico, sperando sia solo l’inizio di una lunga serie di collaborazione con le diverse università italiane.

Ennio ha spiegato quale sia il reale obiettivo del Game Science Center: trovare i criteri che dividano i giochi da tavolo in categorie di apprendimento, permettendo poi ai diversi fruitori, (che siano educatori, manager aziendali o enti istituzionali), di individuare fin da subito i mezzi ludici con i quali raggiungere i loro scopi.

Spesso ci si trova di fronte a giochi che permettano differenti tipi di interazioni fra gli utenti, ma come capire quali titoli siano più indicati, per esempio, per sviluppare la working memory, e quali la motricità fine?  Ecco, proprio di questo si occuperà il Games Science Center: comprendere quali competenze sviluppi una certa attività, che cosa un gioco possa insegnare realmente, quale fra i giochi esistenti impatti sulle abilità delle persone e come certificare scientificamente tutto ciò.

Così come l’etichetta dell’acqua riporta tutte le specifiche per le quali il liquido viene considerato più adatto agli infanti o a chi segua una dieta povera di sodio, analogamente dovrebbe essere per i giochi.

Play – Festival del Gioco, rappresentato da Andrea, si dichiara forte sostenitore del progetto e per tanto, ogni 6 mesi, verranno effettuati aggiornamenti sull’andamento del progetto al fine di rendere tutti partecipi dello sviluppo che sta avendo. La Tavola esagonale di Modena e la Sala Giovanni Ingellis di Lucca si alterneranno nel raccontare agli interessati come stia evolvendo il progetto.

Il numero di ricercatori che il Game Science Center potrà ospitare dipenderà ovviamente dai finanziamenti, che si sperano abbondanti vista la quantità di persone che potrebbe trovare impiego: sociologi, antropologi, designer e ingegneri sono solo alcune delle differenti professionalità che potrebbero collaborare alla buona riuscita del progetto.

Senza contare poi quanto il gioco sia esso stesso il primo strumento per combattere l’azzardopatia: il gioco non è il problema, ma la soluzione. Basta saperlo sfruttare al meglio per trarne i vantaggi migliori, e proprio per questo servirà l’aiuto di esperti, formati attraverso il Game Science Center.0

Conclusione

Forse l’era nella quale il gioco diventerà parte fondamentale della cultura italiana, non solo sotto il profilo ludico, ma anche sotto quello educativo e didattico è finalmente arrivato. Speriamo davvero possa un domani fornire a ciascuno nuovi mezzi e strumenti per migliorare la qualità della vita.

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