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Five Nights at Freddy’s – Are you ready for Freddy?

Five Nights at Freddy's

Five Nights at Freddy’s, generalmente abbreviato in FNaF, è una delle saghe indie horror più famose degli ultimi tempi. Creata nel 2014 da Scott Cawthon, attualmente la serie è arrivata al suo sesto episodio e vanta un grande successo di pubblico e svariati giochi fan made ad essa ispirati.

Se l’horror non vi spaventa, se anche vi spaventa ma va bene così, se siete interessati ai pupazzi animatronici, o se siete semplicemente curiosi…

ARE YOU READY FOR FREDDY?

Trama

Complimenti, sei stato assunto come guardiano notturno della pizzeria Freddy Fazbear’s Pizza! Un bellissimo luogo dove pupazzi animatronici suonano e cantano, facendo divertire i bambini. Pizza e robot, insomma. Cosa potrebbe andare storto?

Certo, gli animatronici, bloccati al loro posto durante il giorno, di notte devono essere lasciati liberi di gironzolare, altrimenti il loro servomotore rischia di danneggiarsi. Ma insomma, su, dov’è il problema? Ci sarebbe il trascurabile fatto che non sono in grado di riconoscere un essere umano come tale e lo scambiano per un endoscheletro senza costume, in effetti. Ma guarda il lato positivo! Sono animatronici ligi alle regole, che sanno che non si può andare in giro senza costume, quindi l’unica cosa che vogliono è far sì che anche tu abbia un costume! Che premurosi.

Ora, c’è da dire che il costume non è progettato per gli esseri umani: sai com’è, fili, spunzoni e prese varie, soprattutto nella zona della testa… quindi, forse, è meglio evitare di finirci dentro. Ma niente paura! Il tuo ufficio è situato lontano dal palco degli animatronici e ha delle comode porte per impedire l’accesso ai nostri erroneamente benintenzionati amici. Basta solo chiudere le porte et voila, nessuno può entrare! Ricorda solo di tenere d’occhio il livello di energia rimasto, perché sai, non è illimitato. Come? Se finisse l’energia? In quel caso, sfortunatamente, si spegnerebbe tutto, compresi i magneti che bloccano le porte, quindi, ecco… diciamo che è meglio che non finisca l’energia. Ma sono sicuro che tu ce la possa fare! Cosa vuoi che siano cinque notti?

Five Nights at Freddy's

Ed è così che inizia una saga di ben 6 giochi, pieni di easter egg, minigiochi, personaggi più o meno chiari, morsi, salari da fame e molti, molti incubi. Non posso rivelare molti altri dettagli sulla trama senza incorrere in spoiler, ma posso dire che tutto ciò che si vede è importante. Tutto. Sinceramente non ho ancora capito se il gioco più recente, Freddy Fazbear’s Pizzeria Simulator, sia o meno l’ultimo della serie, ma sembra tirare abbastanza le fila della vicenda. Vedremo se Scott Cawthon deciderà di raccontarci ancora qualcosa!

Meccaniche

La meccanica di base è quella di un punta e clicca, con pochissima, se non direttamente assente, libertà di movimento. Da un gioco all’altro ci sono dei cambiamenti più o meno grandi negli obiettivi e nella modalità di gioco, ma il succo rimane lo stesso: sopravvivere alla notte ed evitare i (difficilmente evitabili) jumpscare. Ah, per citare il gioco stesso: “this game contains flashing lights, loud noises, and lots of jumpscares”. Siete avvisati!

Per quanto riguarda il primo gioco, Five Nights at Freddy’s, la faccenda è semplice: non volete far entrare gli animatronici. Proprio no. Il gioco è un punta e clicca puro: il protagonista è seduto sulla sua sedia, chiuso (più o meno) nel suo ufficio e non può muoversi da lì, né tantomeno combattere. Può guardare le telecamere per controllare dove sono i nostri amici pupazzoni, può chiudere le due porte a destra e a sinistra della scrivania e può accendere le luci delle porte, ovviamente stando attento al consumo di energia. Semplice, ma efficace. E soprattutto molto ansiogeno, anche perché il gioco non offre tutorial. Va’ e sopravvivi, guardiano notturno!

Five Nights at Freddy’s 2 e Five Nights at Freddy’s 3 ci offrono un’esperienza simile, ma con un numero variabile di animatronici in giro. E senza porte da chiudere. Nessun timore, però: ci sono sempre i condotti di ventilazione a dare soddisfazioni! Dopo aver conosciuto il secondo e il terzo capitolo, non sono ancora riuscita a decidere se sia meglio avere in giro una decina di animatronici vaganti, o uno solo ben determinato.

Five Nights at Freddy's

I suddetti condotti di ventilazione

Five Nights at Freddy’s 4 introduce parecchie novità nella serie. Innanzitutto, anche se limitata, la libertà di movimento! Inoltre, diventa sempre più importante ascoltare con attenzione… Il quarto capitolo è forse quello che mi ha dato più spaventi (e sicuramente più brutti sogni. Brrr).

Con il quinto e il sesto capitolo, rispettivamente Five Nights at Freddy’s: Sister Location e Freddy Fazbear’s Pizzeria Simulator, le carte in tavola vengono rimescolate abbastanza pesantemente. Entrambi i giochi, diversi sia tra di loro che rispetto agli altri giochi della serie, hanno diverse peculiarità mai introdotte prima (tra cui il doppiaggio! Un buon doppiaggio, fra l’altro) che danno nuova freschezza.

E tutti questi giochi, signori, sono strettamente collegati tra loro.

Recensione

In questo articolo, non parlerò estensivamente della trama sottostante la serie di Five Nights at Freddy’s per due motivi. In primo luogo, sarebbe molto spoiler. Secondariamente, è talmente complessa che dovrei andare a rivedermi qualche gioco per assicurarmi di non scrivere inesattezze.

Posso dire però che, se vi piace scoprire la trama a mano a mano e fare un sacco di teorie, questa serie regala soddisfazioni. Come ho già detto, i dettagli sono fondamentali, e ce ne sono davvero tanti. Quello che è iniziato come un semplice punta e clicca a tema horror, con l’avanzare dei capitoli aggiunge personaggi ed eventi e diventa sempre più inquietante.

Ma parliamo di cose concrete!

Per quanto riguarda la grafica, non è spettacolare. C’è da dire che FNaF nasce come gioco indie, sviluppato da una singola persona nel giro di qualche mese, per cui è comprensibile che la parte grafica non sia prioritaria. In pratica, principalmente vengono utilizzati quadri fissi su cui appaiono le animazioni. È sensato, considerando che non c’è libertà di movimento, ma il risultato è ovviamente un po’ monotono. Il suo effetto lo raggiunge, questo sì: la mancanza di possibilità di muoversi genera panico e dalle inquadrature fisse non si scappa!

Five Nights at Freddy's

Il comodo e confortevole ufficio

Parlando di rigiocabilità dei singoli giochi, dipende dallo stile di gioco che ognuno ha. Tendenzialmente, arrivati alla quinta notte (o a quelle bonus immediatamente successive, se presenti), il gioco può dirsi finito. Si sbloccano però i vari livelli di difficoltà personalizzabili, che aumentano di parecchio l’impegno da mettere nel superare le notti. Se vi piacciono le sfide e volete platinare il gioco, potete andare avanti per un po’, insomma. Inoltre, ci sono i vari easter egg da scoprire e, a seconda di quale episodio state giocando, anche i minigiochi.

La varietà all’interno della serie, invece, è un po’ un tasto dolente. Diciamo che le variazioni nel gameplay sono sempre ben accette, anche perché soprattutto i primi tre giochi sono davvero assai simili tra loro. In effetti, però, il sistema di gioco funziona: è semplicissimo e imparabile (dopo qualche spavento) anche da chi non mastica molto l’inglese, ma, allo stesso tempo, riesce a mantenere ansia e tensione, da bravo horror. Quindi, saranno anche giochi simili, ma sono giochi che funzionano. Quello che manca in termini di novità di meccaniche, inoltre, viene compensato dalla trama e dal suo sviluppo.

A proposito: il gioco è in inglese e basta. Le trascrizioni di quanto viene detto nei vari giochi sono facilmente reperibili, comunque.

Personaggi

Ecco il motivo principale per cui mi piace questa serie: i suoi protagonisti de facto, ossia gli animatronici. Freddy, Bonnie, Chica e gli altri hanno il fascino misto a repulsione di ciò che si adagia comodamente nella uncanny valley. Sono animali robot, ma hanno movenze simili a quelle umane, per cui già sono inquietanti. Il fatto che li si veda muovere soltanto durante il jumpscare, ossia quando uccidono, fa percepire questo movimento come ancora più “sbagliato”. Non che quando sono fermi siano più rassicuranti, eh. Quando sono fermi sono in attesa, e raramente il giocatore può fare qualcosa. E chissà che non decidano di muoversi…

Poi, sono vestiti come grossi animali carucci, ma questo è solo il costume esterno: sotto hanno un endoscheletro animatronico uscito direttamente dai migliori incubi cyberpunk. La cosa peggiore è che alcuni elementi dell’endoscheletro si vedono anche dal costume, come ad esempio gli occhi. O i denti. Diamine, con quelli del costume e quelli dell’endoscheletro, gli animatronici hanno DUE set di denti, inclusa Chica la gallina!

Five Nights at Freddy's

Jumpscared!

Oltre ai nostri pupazzoni, ci sono ovviamente altri personaggi: primo su tutti, il protagonista giocante, ossia, generalmente, il disgraziato guardiano notturno. Dato che vediamo la vicenda attraverso i suoi occhi, sappiamo molto poco di questo personaggio, se non che probabilmente vorrebbe essere da tutt’altra parte. Ah, e che viene pagato una miseria. Oltre al danno, la beffa.

Come non menzionare, poi, l’aiutante meno utile della storia? Il guardiano notturno, al suo primo giorno di lavoro, si ritrova da solo nel suo ufficio, senza alcuna guida se non quella di una telefonata registrata. Nella registrazione, il cosiddetto Phone Guy ci informa di alcune cose da sapere con un tono nient’affatto nervoso e del tutto rassicurante. Insomma, l’ideale per iniziare! In realtà, Phone Guy fornisce davvero importanti dettagli sia riguardo a come sopravvivere che riguardo alla trama in sé, quindi vale la pena ascoltarlo. Piccola curiosità: il suo doppiatore è niente meno che Scott Cawthon, il creatore del gioco!

Ispirazioni

Una volta mi sono posta una domanda: come mai Scott Cawthon ha deciso di darsi ai pupazzoni assassini? Sono contenta che l’abbia fatto, ma da dove gli è venuta l’idea? Dopo qualche ricerca, ho scoperto che, prima di Five Nights at Freddy’s, Cawthon aveva sviluppato un gioco per bambini con protagonista un castoro, Chipper & Sons Lumber Co. Il gioco, però, aveva ricevuto varie critiche per l’aspetto del castoro: secondo molti, sembrava un animatronico inquietante.

A quanto pare, Cawthon ha deciso di prendere la palla al balzo, accettare la sfida e creare degli animatronici più inquietanti. Fun fact: in America ci sono davvero catene di ristoranti che utilizzano pupazzi animatronici che cantano e ballano, come Chuck E. Cheese’s. Non ci sono conferme ufficiali che Cawthon ne abbia tratto ispirazione, ma, volendo utilizzare animatronici inquietanti, quale ambientazione migliore di un ristorante esistente con una svolta horror?

Five Nights at Freddy's

Giochi ispirati a FNaF

L’onda di popolarità del gioco, specialmente tra il 2014 e il 2016, ha dato vita a svariatissimi fan game ispirati alla serie di Five Nights at Freddy’s. Molti ne prendono in prestito solo le meccaniche, immediate ed efficaci, mentre altri utilizzano la stessa ambientazione. Alcuni, per altro, sono davvero pregevoli. Cito One Night at Flumpty’s di Jonochrome per l’utilizzo delle stesse meccaniche di gioco. È cartoonoso, demenziale e assai difficile da vincere (e ci ricorda che l’uomo che ha mangiato la lava è sopravvissuto – più o meno).

Non posso poi non citare il fantastico The Joy of Creation, di Nikson. È un gioco geniale, il cui protagonista è niente meno che… Scott Cawthon. Nei panni suoi e della sua famiglia, bisogna resistere all’assalto degli animatronici – gli stessi animatronici creati da Scott per Five Nights at Freddy’s. Probabilmente è il gioco fan made migliore che conosca: è vario, approfondito, ben sviluppato e assolutamente terrificante. Consigliatissimo, specialmente dopo aver conosciuto l’universo di FNaF.

Conclusioni

Beh, che dire? Personalmente, non posso che consigliare la serie. Probabilmente non piacerà a tutti: le inquadrature quasi fisse, la quasi assente libertà di movimento e l’impossibilità di combattere non possono certo rientrare nei gusti di tutti, come anche la trama convoluta. Se però vi piacciono i giochi dove c’è un buon livello di tensione e amate le trame complicate, Five Nights at Freddy’s è la serie adatta. Se poi, come me, avete un debole per tutto ciò che rientra nell’uncanny valley… cosa aspettate ancora?

Ci potrebbero essere alcuni effetti collaterali, come, ad esempio, l’avversione immotivata e sistematica per tutti i pupazzi e pupazzetti a forma di coniglio. E no, non c’entra niente il fatto che Bonnie mi dia gli incubi.

Tutti i giochi di FNaF sono reperibili su Steam. I primi cinque sono disponibili ad un prezzo variabile tra €4,99 e €7,99. L’ultimo episodio, Freddy Fazbear’s Pizzeria Simulator, è invece gratuito.

Nerdando in breve

Five Nights at Freddy’s è una saga horror punta e clicca che si basa sulla limitata libertà di movimento per creare tensione e sui jumpscare per far prendere un colpo al giocatore. Le trame dei singoli giochi vanno ad intersecarsi tra di loro per creare una maxi-trama tutta da scoprire: chi ha messo lì quei terribili pupazzi animatronici e perché loro sono così intenzionati a fare la pelle al giocatore? Consigliato agli amanti delle trame complesse e dell’uncanny valley.

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