Videogames

The Binding of Isaac Afterbirth + – Un gioco pulp

The Binding of Isaac

Sono dell’idea che, ormai, in redazione mi diano da recensire questo tipo di videogiochi solo per poter ridere dei miei scleri sulla chat di Whatsapp. Oggi vi scriverò quindi di The Binding of Isaac Afterbirth +.

Recensione

La storia di The Binding of Isaac ha origini lontane (videoludicamente parlando); la prima versione uscì nel lontano 28 settembre 2011 e poi, successivamente, è stato pubblicato nel 2014 Rebirth, remake con nuova espansione inclusa e, infine, Afterbirth nel 2015 e Afterbirth + nel corso dello scorso anno.

Avendo vari amici che lo giocano con passione, ho deciso di prendere coraggio e di contattare Headup Games che mi ha gentilmente concesso una copia retail del titolo per Playstation 4.

Gameplay

La trama del gioco è piuttosto semplice e si capisce fin da subito come i ragazzi di Nicalis abbiano preso ispirazione dalla vicenda del sacrificio di Isacco: Isaac vive con sua madre che, tutto a un tratto, sente una voce divina che le suggerisce – tra le varie cose – di uccidere il figlio; il bimbo si barrica nella sua cameretta e, per sfuggire alla furia della sua genitrice, si infila in una botola finendo in un seminterrato spaventoso dal quale dovrà fuggire se vorrà avere una speranza di salvezza.

Ho accennato al pulp nel titolo della recensione perché, dopo appena 5 minuti di The Binding of Isaac Afterbirth +, mi è venuto in mente un vecchio personaggio di Mai Dire Gol, Thomas Prostata, che descriveva questo genere come due parole “sangue” ed “escrementi” (per non usare il termine che inizia con la m).

Lo scopo iniziale di The Binding of Isaac Afterbirth +, roguelike con elementi tipici degli shooter, è arrivare al termine di ogni livello, affrontare il boss e correre verso il livello successivo fino allo scontro finale con la mamma che, dopo essere stata battuta per la prima volta, sbloccherà ulteriori livelli in cui tuffarsi.

Ogni livello è diviso in stanze nelle quali dovremo uccidere tutto ciò che si muove per andare verso la stanza successiva; non potremo però sempre accedere liberamente: alcune porte richiederanno una chiave, altre un tributo in cuori (i punti ferita di cui disporremo).

I comandi sono molto semplici: con l’analogico di sinistra si muove Isaac, con quello di destra si spara in una delle quattro direzioni consentite ovvero sopra, sotto, a destra o a sinistra. Quali sono i proiettili del nostro protagonista? Ma è ovvio! Le sue lacrime. Che bello! Un gioco dove vince chi piange di più!

The Binding of Isaac

Alla fine di ogni scontro, quasi sempre, riceveremo un premio che andrà ad arricchire l’equipaggiamento.
In The Binding of Isaac Afterbirth + l’economia è molto importante dato che, almeno all’inizio, avremo pochissime risorse: il protagonista ha un numero di cuori che si ridurrà dopo ogni colpo ricevuto, chiavi per aprire le porte chiuse, bombe per far esplodere elementi bloccanti o infliggere danni ai nemici, monete per effettuare acquisti, oggetti da utilizzare più volte previo ricarica e dei consumabili come pillole e carte; decidere quando e come utilizzare i potenziamenti è fondamentale per non subire un’inevitabile sconfitta.

Nel corso dell’avventura, potremo inoltre avvalerci dell’aiuto di strani alleati che combatteranno al nostro fianco.

Ve lo confesso: nonostante non mi ritenga così “noob”, mi sono trovato a completare la prima run dopo tre ore di gioco e una quindicina di tentativi. The Binding of Isaac Afterbirth + è fortemente punitivo, basta una qualunque valutazione errata per ritrovarsi morti e dover iniziare da capo. Dovrete, molto probabilmente, superare un periodo di frustrazione iniziale perché per padroneggiare Isaac occorre tempo e pratica: l’appagamento che proverete una volta finita una run ripagherà della fatica, fidatevi, e non vi fermerete lì perché ne vorrete sempre di più.

Comparto tecnico

Il comparto grafico di The Binding of Isaac Afterbirth + è particolare, leggero ed efficace.
Le fattezze dei vari nemici, realizzati in maniera semplice ma con tratti estremamente caratterizzanti, sono disturbanti soprattutto per chi – come il sottoscritto – prova fastidio nel vedere ragni e insettini con tante zampe. I salti irregolari e le movenze dei villain mi hanno inquietato parecchio e chi si è occupato del design dei boss e degli avversari ha svolto un ottimo lavoro.

La visuale dall’alto e la possibilità di aggiungere o togliere elementi dall’hub di gioco (come oggetti posseduti o le statistiche del personaggio) rende l’interfaccia molto pulita e personalizzabile; nella fase di test non ho mai visto cali di frame rate e questa costanza è necessaria dato che il tempismo è di vitale importanza.

L’atmosfera è spettrale, surreale, spaventosa con i colori scuri e, soprattutto, il rosso e il marrone a farla da padroni (ricordate il discorso sul pulp?); l’ottimo sonoro favorisce l’immedesimazione: se la tracklist è suggestiva, i rumori prodotti dagli avversari sono terrorizzanti.

In conclusione

Disponibile sia per PC che per Xbox One, Playstation 4 e Switch, The Binding of Isaac Afterbirth + è un titolo sfidante che dovrebbe essere posseduto dagli amanti dei roguelike e dei giochi complicati.

A causa dell’alta difficoltà – che, certe volte, sfocia nella quasi impossibilità a terminare una run se non si è in possesso di armi sufficientemente efficaci – e di una curva di apprendimento non per tutti, ritengo il videogioco piuttosto elitario. So per certo che in molti potrebbero abbandonarlo alle prime difficoltà, perdendo così l’occasione di giocare con un prodotto solido che mi vedrà impegnato nei prossimi mesi.

Con 21 finali, tantissimi boss, oggetti e avversari a disposizione, The Binding of Isaac Afterbirth + risulta essere vario nonostante si basi su meccaniche ripetitive come ogni roguelike che si rispetti. Date un’occhiata alla wikia dedicata, c’è da spenderci ore e ore di studio per riuscire a conoscere ogni dettaglio.

Le tre modalità di difficoltà e la possibilità di affrontare una run giornaliera per entrare all’interno della classifica mondiale e bullarsi con i propri amici sono delle piacevoli aggiunte che fanno schizzare la longevità del gioco alle stelle ma – ve lo ripeto – armatevi di tanta, tantissima pazienza perché The Binding of Isaac Afterbirth + è parecchio punitivo e, una volta sopraggiunta la morte, non potrete tornare indietro: dovrete calcolare ogni elemento, essere vigili e attenti e non sprecare alcun oggetto dell’inventario per arrivare in fondo.

Nerdando in breve

The Binding of Isaac Afterbirth è un ottimo roguelike che mette a dura prova i riflessi e, nel corso del quale, bisognerà far attenzione a ogni particolare per portare a termine una run.

Nerdandometro: [usr 4.2]

[amazon_link asins=’B071HSR74W,B076DMC137′ template=’ProductCarousel’ store=’nerdandocom-21′ marketplace=’IT’ link_id=’d2145f95-1c72-11e8-a6e8-8dd3235071b1′]

Trailer

Contenuti

To Top