Inutile parlare della saga di Final Fantasy: se state leggendo, sono sicuro che conosciate più che bene il (forse) più famoso franchise al mondo di JRPG.
Ma oggi parliamo di Dissidia Final Fantasy NT, terzo capitolo della saga nata nel 2008 su PSP e che giunge dopo un lungo e travagliato parto sulle nostre PlayStation 4. Sviluppato dalla Koei Tecmo (o meglio, dal Team Ninja) e supervisionato dalla sempre attenta Square Enix, questo picchiaduro 3D (ma non è la definizione più corretta) ci catapulta subito nell’azione: catapultiamoci nella nostra recensione!
Trama
Il gioco riprende là dove Dissidia 012 (il secondo capitolo, uscito nel 2011 sempre su PSP) ci aveva lasciato, essendo un seguito non solo per uscita cronologica ma proprio in quanto a tematiche.
I guerrieri di Cosmos si ritrovano alle prese con Materia e la sua nemesi Spiritus, cercando per l’ennesima volta di salvare il mondo. Ma gli amici sono davvero amici, e i nemici sono davvero nemici? Oppure gli amici diventano nemici, e i nemici diventano amici?
A parte la citazione di Stewie Griffin, questo è solo un espediente letterario per invogliarvi a giocare la Campagna, che si intreccia anche con la modalità Multigiocatore. Sarà infatti possibile sbloccare sezioni di storia grazie a degli oggetti (le Memoriae) che otterrete man mano che combatterete e salirete di livello.
Non mi dilungo sulla trama, non mi dilungo sulle sorprese: giocate e lo scoprirete!
Gameplay
Qui c’è la più grande novità di questo Dissidia NT: gli scontri sono 3 vs 3, punto. Non c’è altro modo di affrontare i combattimenti tra i giocatori! Di certo, questo porta a dover resettare quanto visto durante i precedenti capitoli e affrontare diversamente lo scorrere del gioco.
Affermavo prima che non si tratta di un “picchiaduro”: è un gioco in realtà più brawler – simile quindi a Super Smash Bros o al più recente Brawlout. Il fatto che le mazzate siano elargite dai personaggi dei 15 (più extra) capitoli della saga di Final Fantasy, rende il tutto moooolto interessante e, soprattutto, particolarmente emozionante. Andiamo comunque ad esaminare i punti principali del gameplay.
Come ci si picchia? Pestando il tasto Cerchio effettueremo degli attacchi che andranno ad intaccare il “Vigore“, che potremmo identificare come la forza d’animo del personaggio. Una volta terminato il vigore degli avversari, con la pressione del tasto Quadrato potremo effettuare attacchi PV, ossia Punti Vita, andando effettivamente a ridurre l’energia vitale dell’avversario per poi cercare di mandarlo definitivamente KO. Il tutto, come vi dicevo, funziona in maniera simile ai Brawler, pertanto non è necessario solo assestare un colpo giusto per mandare a tappeto il nemico, ma dovremo comunque lavorarlo per bene prima dell’ultimo colpo.
Tutto ciò si traduce in una serie di scontri molto serrati dove spesso e volentieri il tempismo tra parate, combo e schivate è fondamentale per la vittoria. A volte l’azione si fa un po’ confusa, ma per aiutarci nel distinguere amici da nemici avremo delle linee curve che ci indicano se siamo stati “lockati” da un nemico, così da poter provare a schivare un attacco imminente vigliaccamente portato alle nostre spalle. Per il nostro locking system, con i tasti laterali potremo passare in rassegna i nemici o, con la pressione simultanea, bloccarci sull’avversario più vicino.
Infine abbiamo un paio di magie, personalizzabili tramite una lista che si allarga man mano che saliremo di livello, e le summon, che richiederanno molto tempo per essere caricate ma vi regaleranno sequenze spettacolari e attacchi devastanti, diventando a tutti gli effetti il settimo personaggio in campo.
Corri, scappa, c’è il Bahamut!
Tattiche e personaggi
Il gameplay è semplice, quindi aspettatevi tante tante mazzate nelle arene 3D che richiamano alcuni scenari che abbiamo apprezzato e amato nel corso dei vari gdr. Le arene sono piene di dislivelli, punti dove provare a nascondersi ed elementi dinamici; sono anche discretamente ampie (si può combattere facilmente anche a mezz’aria!) e, se verremo gettati verso il bordo, un effetto “cupola di vetro” ci farà capire che siamo con le spalle al muro.
Come vinciamo? Ogni scontro si concluderà quando uno dei due gruppi avrà mandato 3 volte KO i membri dell’altra squadra. Ma questo è indipendente dal personaggio che andrà KO: potrete anche essere voi a morire per tre volte di fila, condannando alla sconfitta il vostro team! Questo ha un peso specie nel comparto online, dove magari giocatori più esperti si concentreranno sul più debole per cercare tre KO veloci. Occhio!
Sui personaggi, che dire? Per ogni Final Fantasy, Dissidia ci propone il protagonista principale (in maniera costante) e l’antagonista principale (tranne che per i capitoli minori e i FF canonici dal 12 in poi) come personaggi impersonabili. Per fare esempi canonici, avremo Terra e Kefka da FFVI (LC questa è tutta per te, ndr), Cloud e Sephiroht da FFVII, Squall e Artemisia da FFVIII e così via. Di certo questa scelta farà storcere il naso a qualche purista, ma credo che la maggior parte degli appassionati sarà ben felice di poter combattere nei panni dei propri beniamini. Inoltre, ma è una mia supposizione, mi aspetto dei futuri DLC per ampliare il roster.
Multiplayer
Il vero “nocciolo” di Dissidia è sicuramente la modalità online, che regalerà ore di mazzate a chiunque sia dotato di connessione internet. Il gioco si presta molto come meccaniche, e un 3vs3 che porta 6 persone in un’arena è sempre cosa buona e giusta.
Potrete sia combattere in solitaria che in squadra, e qui sta a voi decidere come affrontare le modalità anche in base al vostro gruppo di gioco. Se ve lo foste chiesti, c’è un sistema di numerazione personaggi che rende immediato il poter coordinare gli attacchi su un personaggio specifico anche in caso di “omonimia” o di vostra temporale amnesia: come si chiamava quel cavaliere?
Se devo trovare un difetto, sono stato sorpreso da un matchmaking moooolto lungo, cosa strana per un gioco appena lanciato. Questo ha portato a volte all’inserire un bot CPU nella squadra e non sempre si è rivelata una strategia vincente – ma occhio alle vostre skills!
Last but not least, la modalità multiplayer locale offre sicuramente momenti divertenti nel caso di sessioni live di gruppo, con diversi insulti che voleranno con amore da una parte all’altra della stanza.
Grafica e Audio
Dissidia è un bello spettacolo per gli occhi, non c’è nulla da dire. Lo abbiamo provato su PS4 PRO e il suo mestiere lo fa, e anche bene. Molto interessanti i giochi di luce ma soprattutto gli effetti – gli attacchi speciali, riprendendo magie e summon del gioco, sono sempre molto esplosivi e “grossi”. I modelli dei personaggi sono molto ben realizzati ed è bello sentirli parlare!
Passando quindi al comparto audio, è qui che secondo me c’è tutta la magia del gioco. Le musiche che abbiamo amato in tutti questi anni saranno la colonna sonora degli epici scontri; evitando un forse inutile effetto retrò, ogni pezzo è stato riarrangiato in chiave decisamente più ritmata e moderna. Per chi avesse ascoltato i Black Mages, siamo su quel genere; se non avete idea di cosa stia dicendo, andate a farvi una cultura!
Concludendo
Dissidia Final Fantasy NT è un bel gioco che diverte e che è pensato per far emozionare chi è cresciuto con i vari Final Fantasy e non può fare a meno di un nuovo spin-off della saga. Al netto di alcuni momenti confusionari, approcciandosi al gioco con dedizione sarà possibile divertirsi e vincere le battaglie. Molto importante il versante online, che rappresenta il polo maggiore del gioco, e che vi spingerà a voler fare sempre un’altra battaglia, complice anche la durata breve delle stesse – brevissime se siete me.
Nerdando in breve
Dissidia Final Fantasy NT: basta coi turni, iniziamo a far menare le mani ai beniamini della saga di Jrpg più amata di sempre.
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Ringraziamo Koch Media per averci inviato una copia del gioco per questa recensione.
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