Se credevate che le sparatorie dei bacarozzi di Worms, con il loro asino di cemento, o i cannoncini del leggendario Bang! Bang! presente nelle versioni più antiche di Windows, fossero il massimo della guerra fatta a lanci curvi di proiettili esplosivi, potete salire al livello successivo e provare la versione rivista e corretta di Interplanetary, nella sua Enhanced Edition!
Recensione
Creato da Team Jolly Roger e distribuito da Team 17, già padri dei vari e sopracitati vermi, Interplanetary: Enhanced Edition è un gioco che mescola vari ingredienti, partendo proprio da un po’ di DNA della famosa serie di Worms e che aggiunge al cocktail anche un po’ di elementi da gestionale, dalle parti di Civilization diciamo, insaporendo il tutto con qualcosa che ricorda Kerbal Space Program.
Se pensiate che stia vaneggiando, in effetti è un dubbio legittimo. Come diamine fanno questi tre concetti a essere stati infilati in un solo gioco? Partiamo dal principio: in Interplanetary impersoniamo la civiltà di un pianeta che orbita all’interno di un sistema solare decisamente popoloso (può essere abitato da un massimo di 8 giocatori, per la precisione). Lo scopo è annientare tutti gli abitanti degli altri corpi celesti “vicini di casa”.
Come? Con giganteschi cannoni, lanciamissili e altre armi di vario tipo, capaci di far arriviare i propri colpi sui pianeti avversari, sfruttando le orbite e le varie perturbazioni gravitazionali.
Gameplay
Per vincere a Interplanetary: Enhanced Edition, però, non basta sparare ripetutamente contro un pianeta, ma dovremo riuscire a distruggere tutte le città presenti su di esso. La superficie dei mondi può essere sfruttata per costruire edifici di vario tipo: miniere e centrali elettriche, che sfrutteranno le risorse di materiali grezzi presenti in quantità limitata sul pianeta, sistemi di spionaggio e controspionaggio, armi varie e apparati di difesa.
Le risorse principali, ovvero minerali ed energia, servono rispettivamente a costruire e ad effettuare azioni. L’elettricità viene ripristinata ad ogni turno e rappresenta la quantità di azioni che possiamo compiere. Dallo sparare al costruire e dal riparare al migliorare richiede energia, che va quindi bilanciata in base alle nostre intenzioni e priorità.
Ognuno di questi elementi, insieme alle città, possono essere potenziati con vari miglioramenti, ottenibili con la ricerca, in modo del tutto simile a quello di Civilization V. Per chi non lo conoscesse, questo sistema permette di selezionare una specifica ricerca, che verrà realizzata in uno o più turni, in base alla quantità di punti scienza di cui disponiamo. Ogni nuova tecnologia permette di costruire nuovi edifici, assegnare nuove migliorie e sbloccare i successivi progressi scientifici.
Città ed edifici però, possono rendersi bersagli per tutte quelle armi che permettono di selezionare con precisione la zona da colpire sul pianeta. Missili e simili, una volta arrivati abbastanza vicini al bersaglio, andranno automaticamente a schiantarsi sul punto scelto. Stessa cosa per le armi laser, che però hanno un sistema punto-punto, che non necessita di studiare la traiettoria, ma solo di assicurarsi che non vi siano altri pianeti, o il sole, fra noi e il bersaglio.
Altra variabile da tenere in considerazione è la disposizione dei sistemi d’arma sul pianeta. A seconda di dove verranno costruiti, l’angolazione con cui potremo sparare colpi sarà orientata in modo diverso e quindi ogni lancio può essere diverso a seconda del turno, dal momento che dovremo considerare sia il moto di rivoluzione che quello di rotazione di tutti i pianeti, sia il nostro che quello avversario.
Il turno si svolge prima in una fase di pianificazione dove costruiremo, gestiremo ricerca e migliorie, controlleremo le informazioni sui nemici, decideremo gli attacchi da effettuare e una volta concluso, si avvierà una breve fase in tempo reale dove tutti i pianeti spareranno contemporaneamente e in cui vedremo il comportamento dei vari proiettili.
Sembra complicato, ma non dovrete essere astrofisici per giocare a Interplanetary, nonostante il titolo dell’articolo. Le traiettorie sono evidenziate da linee rosse che tengono conto delle perturbazioni date dai vari pianeti.
In questo frangente però si nasconde anche una pecca davvero fastidiosa. La previsione della traiettoria calcola sì la percentuale che il percorso scelto sia fedele alla simulazione, ma non tiene assolutamente conto dello spostamento effettivo dei pianeti durante la fase di lancio. Questo non sarebbe un grosso problema in fondo, se non fosse che l’IA è capace di tenere conto di ciò, riuscendo ad effettuare dei lanci con traiettorie quasi impossibili da prevedere a occhio per un giocatore umano. Non solo: incredibilmente, i bot sono capaci di colpire il punto desiderato anche con armi che impediscono la scelta precisa del punto da colpire, che solitamente sono le prime armi di cui disporremo. Inutile aggiungere che questo conferisce un enorme vantaggio alla CPU nelle fasi iniziali del gioco.
Questo pesante sbilanciamento si fa sentire ovviamente solo contro l’intelligenza artificiale, ma resta comunque molto fastidioso dal momento che in multiplayer è comunque possibile scontrarsi contemporaneamente con umani e non.
Grafica
Dal momento che a livello visivo non c’è molto da vedere, anche se pianeti e stelle sono resi ottimamente. il gioco è molto leggero e adatto a tutti i sistemi.
Le illustrazioni di edifici e della guida sono molto ben fatte, ma sarebbe stato bello avere per questo Interplanetary: Enhanced Edition un albero delle tecnologie più leggibile e meno confusionario, che invece torna in forma quasi identica rispetto alla versione originale del gioco. Molte icone di migliorie e armi non sono chiare a prima vista e si mescolano con il resto, lasciando disorientati anche dopo diverse partite.
In conclusione
Potremmo chiamarlo il Worms degli astrofisici. Interplanetary: Enhanced Edition è un gioco interessante, che nonostante permetta di giocare in multiplayer online e locale, a causa della sua natura gestionale rischia di diventare molto lento, forse troppo. Se proprio volete provare un’esperienza diversa dal giocatore singolo vi consiglio di provare un multiplayer locale in 2-3 amici.
Ogni giocatore aggiuntivo rallenta di molto l’andamento e considerata la ripida curva di apprendimento, soprattutto per quanto riguarda l’enorme quantità di migliorie e tecnologie, rischiate di annoiarvi aspettando il vostro turno.
Al di là di questo aspetto, si tratta di un gioco davvero particolare e interessante ad un prezzo onesto, in cui i vermetti caciaroni si sono evoluti e hanno iniziato a spararsi fra pianeti, ma hanno anche dovuto imparare a gestire le proprie risorse.
Nerdando in breve
Interplanetary: Enhanced Edition è un’ottima via di mezzo spaziale fra i grandiosi Civilization e gli irriverenti Worms. Un titolo strano ma divertente e appassionante.
Prezzo
Interplanetary: Enhanced Edition è disponibile su Steam per PC, Mac OS X e Linux al prezzo di 14,99€
Nerdandometro: [usr 4.3]
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