Quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire “Sì!”.
Recensione
Mentre discutevo con Mauro Faccenda di Any Given Sunday riguardo un progetto super segreto che ci vedrà lavorare a breve insieme, stavamo vagliando interessanti titoli indie e, fra questi, è spuntato fuori Thea: The Awakening.
Mi sono informato, scoprendo che è stato sviluppato dai ragazzi di MuHa Games che hanno lavorato in precedenza in CD Projekt Red (sì, sono quelli di The Witcher per intenderci), quindi le mie aspettative erano alte.
Ho provato il titolo per Xbox One; la versione per console è uscita qualche mese fa, mentre la controparte pubblicata su Steam è più datata, si parla di novembre 2015.
Thea: The Awakening ha solleticato le mie manie di grandezza: nel corso della partita interpreto un dio – a scelta tra otto, ognuno con una propria abilità – della mitologia slava, in una terra oscura (chiamata Thea) alla deriva piena di mostri ed altre amenità e senza eroi. Ho a mia disposizione uno sparuto gruppetto di fedeli per ripristinare l’ordine ma, com’è giusto che sia, non sarà così facile.
Il gioco è uno strategico a turni su mappa esagonale (e chi mi conosce, sa che adoro questa forma geometrica), con un mondo generato proceduralmente in base alle molte opzioni iniziali che ci verranno fatte scegliere e che spaziano dalla grandezza del terreno da esplorare all’aggressività degli avversari: davvero, c’è modo di personalizzare tanto e decidere di prepararsi per una run più veloce o più lunga in base al tempo che vorremo dedicargli.
Gameplay
L’impatto con Thea: The Awakening è di quelli che lasciano spaesati; il titolo è completamente in inglese – quindi se avete dei problemi con la lingua, sarà dura giocarci – e le variabili da considerare sono davvero molte: una vera manna per gli amanti degli strategici, un po’ meno per me che d’estate non riesco a stare davanti alla tv per più di 15 minuti senza trovarmi madido di sudore e privo di ogni forza vitale.
Partendo dalla città iniziale, l’unica di cui disporremo perché non se ne potranno fondare altre, occorre gestire il cibo e successivamente gli uomini a disposizione per poter creare delle spedizioni da mandare in giro sulla mappa per raccogliere risorse per sfamare i membri del party ed i concittadini e costruire nuovi oggetti. Ovviamente, dapprima di tanto in tanto e poi sempre più spesso, capiterà di imbattersi in altre creature con le quali potremo risolvere l’incontro con la diplomazia, con le minacce o con le mazzate.
Questo punto è piuttosto interessante, in quanto il sistema di combattimento è innovativo per un titolo del genere: si duellerà a colpi di carte su di un tavolo! Non aspettatevi nulla di simile alla briscola però: avremo a disposizione i nostri personaggi da schierare in fase offensiva come avanguardia per tirare fendenti o in fase tattica per dare dei bonus ai guerrieri impegnati nella pugna. Nulla di troppo complicato, soprattutto considerato che c’è l’opzione per risolvere il tutto automaticamente, altamente sconsigliata nelle fase avanzate poiché potreste soccombere senza sapere il perché. Le ferite dopo le battaglie non saranno curate quindi ricordatevi di medicare i vostri combattenti.
Ad aiutarvi nel corso delle prime sessioni c’è un tutorial completo ed una guida in game, sempre consultabile, davvero utilissima prima di effettuare qualsivoglia operazione perché in Thea: The Awakening occorre pianificare per bene ogni azione per non trovarsi di fronte ad un’inevitabile sconfitta; inoltre, sia le quest principali e che quelle secondarie sono generate in maniera procedurale come la mappa e la longevità ne beneficia notevolmente.
Spostarsi nel mondo è semplice: nel corso del turno ci si potrà muovere per un determinato numero di passi, permettendoci pian piano di effettuare scoperte come dei siti dove raccogliere risorse, nemici da sconfiggere o nuovi membri da aggiungere al nostro party; insomma, avremo un bel po’ di cose da fare e da vedere in Thea: The Awakening ed è per questo che mi è piaciuto davvero tanto.
Un ultimo appunto per quello che riguarda il comparto tecnico: il motore grafico compie il suo lavoro, risultando ben sopra la media per un titolo del genere mentre il sonoro e nello specifico le musiche sono splendide ed immersive, talmente belle che Clack mi ha chiesto di non abbassare il volume della TV durante le mie fasi di test, nonostante stesse studiando.
In conclusione
Mi aspettavo di trovarmi di fronte a Heroes of Might & Magic, invece mi sono ritrovato una vera perla del panorama indie anche se ho avuto un po’ di difficoltà ad abituarmi all’interfaccia che risulta ottimale da sfruttare con mouse e tastiera, un po’ di meno con il pad, ma probabilmente è colpa mia che non affronto mai degli strategici su questo genere di piattaforma.
Il senso di smarrimento di fronte ad un mondo così vasto e complesso svanisce una volta affrontato il tutorial: vi consiglio di provare un paio di run brevi per prendere dimestichezza con il sistema di gioco che ha saputo convincermi.
Attendo il secondo capitolo con ansia e mi congratulo con MuHa Games sia per la realizzazione che per la coraggiosa scelta di far approdare il titolo su console.
Nerdando in breve
Thea: The Awakening è un tesoro di gioco che è in grado di soddisfare gli amanti degli strategici più puri e anche quelli più casual grazie alle molteplici opzioni e possibilità che propone.
Nerdandometro: [usr 3.5]
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