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Killzone Shadow Fall – Demo o potenziale inespresso?

Sei nel mirino!

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Killzone Shadow Fall è l’ultimo capitolo di una delle esclusive Sony più amate dai giocatori. First Person Shooter sviluppato da Guerrilla Games, fa parte di una saga che si basa sulla guerra tra gli abitanti del pianeta Vekta (i “buoni”) e gli Helgast (i “cattivi”), e vanta tre capitoli spalmati tra Ps2 e Ps3, oltre a qualche spinoff per console portatili Sony, ed il quarto capitolo – Shadow Fall, per l’appunto – è il primo gioco ad essere stato annunciato per la console next-gen, la Ps4. Come potevo esimermi dal comprarlo a malapena dopo due settimane dall’acquisto al day one (!) della nuova console Sony, considerando che la nuova arrivata stava assumendo le sembianze di un costoso soprammobile, data la carenza di giochi particolarmente interessanti al lancio? Ps Store, ti odio per la facilità con cui si può acquistare dalle tue parti.

La trama, elemento ben rappresentato nella saga, è ambientata ben 30 anni dopo il terzo capitolo (chiamato con notevole fantasia Killzone 3), e vede gli Helgast costretti a rifugiarsi sul pianeta Vekta – quello dei “buoni”, per intenderci – poiché in fuga dal loro pianeta Helgan, sull’orlo del collasso in seguito alla guerra avvenuta durante il terzo capitolo. Inspiegabilmente, questo comporta la deportazione dei legittimi abitanti di Vekta, che devono letteralmente sloggiare dalle case per far spazio agli Helgast. Ora, una domanda: ma se la diaspora degli Helgast è stata accettata dai capi di Vekta, che hanno dato il permesso al trasferimento, mi spiegate perché gli abitanti, precedentemente insediati nella zona ora dedicata ai nuovi “inquilini”, devono scappare per non essere ridotti ad un colabrodo dai poco simpatici Helgast? Avranno anche i loro motivi per essere incazzati, per carità, ma qualcosa mi sfugge. Comunque, il giovane Lucas Kellan, indovinate un po’, deve fuggire da casa sua perché è in uno dei quartieri destinati agli Helgast, e scappa assieme al padre, che, come in ogni buon cliché che si rispetti, perirà durante la fuga e lascerà in affidamento il giovane Lucas allo Shadow Marshall di nome Sinclair. Ovviamente (altro cliché), il militare non farà altro che trasformare il ragazzo in uno Shadow Marshall a sua volta, dando quindi modo a Lucas di diventare il protagonista dell’ennesima guerra tra gli abitanti di Vekta e i sempre poco carini Helgast, anche se (cliché n.3) non sempre il confine tra buoni e cattivi è chiaro. Durante lo svolgimento di Killzone Shadow Fall ci saranno dei colpi di scena, alcuni scontati, altri decisamente meno, con l’arrivo di un’aiutante inaspettata e un tripudio di miccette, botti e tricchettracche che ci accompagneranno fino al gran finale con annesso colpo di scena e potenziale cliffangher. Nulla di impressionante nel caso in cui abbiate seguito la serie Lost, ovviamente.

Non sono un fanatico degli FPS, ma non li disdegno neanche, ed ero quindi contento di poter provare la prima grande esclusiva Sony. Devo dire che Killzone Shadow Fall non è del tutto deludente, anche se si vede che la storia è stata un po’ trascurata per far largo a ciò che realmente era nelle corde della casa nipponica: far vedere a tutti i muscoli della Ps4, lasciare a bocca aperta i giocatori e marcare il territorio nei confronti della meno potente (su carta) Xbox One. Ed è ciò che effettivamente succede! Ambientazioni da urlo, profondità di campo davvero sconfinata specie in alcuni livelli ambientati all’aperto o comunque con scorci mozzafiato, effetti di luce e particellari davvero belli, esplosioni e scontri a fuoco realistici: insomma, grafica di altissimo livello a tutto spiano. Questo è però accompagnato da una leggera “superficialità” del gameplay, che non convince fino in fondo, da una trama che è molto altalenante e da una sostanziale ripetitività di base che, in alcuni livelli, può annoiare. Bello invece il multiplayer, peccato che c’è gente che perde la propria vita a giocare ad FPS online e quindi non è carino essere ripetutamente killato senza molte possibilità di replica – ok, magari sono io quello scarso, ma che ci vogliamo fare se ho anche altri hobby?

Insomma, ritornando al titolo dell’articolo: Killzone Shadow Fall è sostanzialmente una grandiosa demo tecnica, che delizia davvero tanto gli occhi, ma che purtroppo non ha alle spalle un gioco eccezionale a supportarla. C’è da dire che ce lo aspettavamo tutti, che non si poteva desiderare molto da un gioco di lancio, che i giochi veramente completi sarebbero arrivati in seguito – e per fortuna sta accadendo… Però occasione sprecata, perché forse bastava poco per trasformarlo da gioco godibile a gran gioco. Helgast permettendo.

Menzione d’onore: il robottino/drone, controllabile (in maniera interessante, in verità) tramite il touchpad presente sul pad Ps4, che vi accompagnerà lungo l’avventura. A volte vi salverà da morte certa, altre volte avrà l’utilità di una bomboniera di una prima comunione. E che vi scorderete più e più volte di avere a disposizione per cavarvi d’impaccio. 

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