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Un matrimonio nerd: il sogno di Dark e Daka

I protagonisti del matrimonio nerd

I protagonisti del matrimonio nerd

Si conoscono grazie alla loro passione per gli RPG, diventano amici, si innamorano, decidono di sposarsi. Una storia nella quale potrebbero identificarsi molti tra i nostri lettori ma questa, nello specifico, è la storia di Dark (Marco, 30 anni) e Daka (Claudia, 26 anni). Loro si definisco due nerd in tutto e per tutto e per il giorno del loro sì hanno scelto di rispettare completamente il loro modo di essere, realizzando un matrimonio nerd in piena regola. E lo hanno fatto a partire dalla proposta, che non poteva essere più originale: Dark ha programmato un breve videogioco, rigorosamente RPG, il loro genere preferito, da far provare alla sua Daka che, al termine dell’avventura, si è vista porre la fatidica domanda. Da lì è partito il lungo viaggio, fatto di preparativi e organizzazione, che li porterà, il 5 Settembre 2015, ad unirsi in matrimonio in una cerimonia che rispecchierà loro stessi e le loro passioni (l’hashtag che hanno creato per l’evento, #matrimonionerd, non dovrebbe lasciarvi dubbi).

Ma si sa (lo sappiamo bene anche io e Tencar, anche noi sposi novelli), organizzare un matrimonio e mettere su famiglia richiede un impegno economico non da poco. Dark e Daka, che oltre alle spese del matrimonio stanno anche affrontando quelle per la ristrutturazione della casa, hanno quindi pensato ad una soluzione originale: il matrimonio con lo sponsor. In cambio di pubblicità, chiunque lo voglia potrà contribuire alle spese del giorno speciale di Dark e Daka, aiutandoli a realizzare il proprio sogno.

Per capire meglio come si realizza un progetto del genere e come si svolgerà il loro “matrimonio nerd”, ho scambiato due chiacchiere con la futura sposina, Daka.

Claudia: Daka, come hai raccontanto nel blog, la proposta di matrimonio è stata originale e decisamente nerd: puoi raccontarci le sensazioni che hai provato nel ricevere una proposta così “fuori dagli schermi”?
Daka: Senza dubbio è stata un’inaspettata sorpresa, anche perché è avvenuta nel cuore della notte ed ero ancora intontita dal sonno! Quando Dark mi ha svegliata per chiedermi di provare un videogioco ed io ho guardato che ore erano, per un attimo ho pensato fosse impazzito! Ma mentre giocavo al GDR che aveva programmato lui stesso, pian piano mi sono resa conto di quello che stava succedendo e, alla fatidica domanda del suo alter ego virtuale, mi sono sentita la ragazza più felice e fortunata del mondo. Dark non poteva scegliere modo migliore per chiedermi di sposarlo! Il racconto integrale potete leggerlo qui.

C: Dopo aver deciso di sposarvi, per voi è stato naturale scegliere di dare una veste nerd anche al giorno del sì? Come vi è venuta l’idea?
D: Non ci siamo neanche posti il problema: se Dark ed io ci siamo conosciuti è stato solo grazie alle nostre passioni nerd, che ci hanno spinti a creare le circostanze così improbabili del nostro primo incontro virtuale e a provare così tanta simpatia l’uno per l’altra. Condividiamo quotidianamente l’amore per giochi di ruolo, videogiochi, giochi in scatola, letteratura fantasy e fantascientifica, fumetti, serie TV e cinema sin da quando eravamo soltanto amici: per quale ragione avremmo dovuto rinunciare a questa parte così caratteristica della nostra identità, prima individuale e poi di coppia, proprio nel giorno più importante della nostra vita?

C: Nonostante sia una realtà ormai consolidata all’estero, in Italia il matrimonio sponsorizzato resta ancora poco conosciuto e praticato. Come vi è venuta l’idea di percorrere questa strada? E come funziona il progetto?
D: Tutto parte dal fatto, semplice e banale, che Dark ed io siamo – come la maggior parte delle giovani coppie italiane in questo momento – piuttosto squattrinati. Il desiderio di mettere su casa e famiglia, però, era così forte che abbiamo deciso di provarci lo stesso. L’idea originaria era quella di organizzare un matrimonio low cost, risparmiando il più possibile: ho quindi cominciato a cercare su internet spunti su come tagliare i costi, tipicamente così impegativi, di una cerimonia nuziale e mi sono imbattuta nel racconto di una coppia, proprio del Trevigiano, che si era sposata “con lo sponsor” qualche anno prima. Non avevo mai sentito parlare di “matrimonio sponsorizzato” prima, ma mi è sembrata subito un’idea geniale. Quando l’ho proposta a Dark, gli è sembrata una via insolita e sicuramente difficile per arrivare al nostro obiettivo ma interessante. In breve, funziona così: una coppia dalle limitate risorse economiche che desidera sposarsi chiede a ditte e professionisti del settore matrimoniale (ma non solo, come nel nostro caso) i prodotti e servizi necessari all’organizzazione del grande giorno non in cambio di denaro, bensì di pubblicità, che i due futuri sposi potranno fare con le modalità più disparate: sui social networks, principalmente, oppure avvalendosi di siti web e blog, mettendo in mostra loghi e contatti degli sponsor su inviti, volantini, striscioni da appendere nel luogo del ricevimento e persino autoveicoli. In questo modo, c’è convenienza per tutti, sposi e sponsor. Il trucco affinché le cose vadano nel migliore dei modi è rendere il progetto originale rispetto a tutti i precedenti “matrimoni con sponsor”, in modo che l’immagine degli sponsor non passi inosservata e il passaparola sia efficace, rendendo l’opportunità intrigante per nuovi contributori. Visto che Dark ed io avevamo in mente un matrimonio nerd, ci siamo detti: “perché no?”, ed oggi eccoci qui.

C: Che tipo di risposta avete ricevuto finora? Avete trovato una comunità aperta all’iniziativa e disponibile?
D: All’inizio non sapevamo quali aspettative avere, se non che avremmo ricevuto le perplessità e critiche dei più tradizionalisti – anche all’interno delle nostre famiglie – e così è stato. Ma è stata una vera sorpresa renderci conto, nel corso di questi mesi, che tra chi condivide passioni “di nicchia” come le nostre si crea con molta facilità un’empatia che, nel nostro caso, è sfociata in un caloroso sostegno da parte della comunità nerd internauta, nella quale abbiamo trovato la maggior parte dei nostri sponsor: la ditta americana produttrice di dadi da gioco di ruolo Chessex, per esempio, o la pagina Facebook Mondo di Nerd, o anche Emiliano Sciarra, creatore del gioco di carte “BANG!”. Tantissimi, poi, sono stati i privati che hanno parlato di noi e del nostro #matrimonionerd con entusiasmo sui social e sui propri siti e blog e noi non finiremo mai di ringraziare sia gli uni che gli altri.

C: Immagino che cerimonia e ricevimento presenteranno molti elementi nerd: potete darci qualche anticipazione al riguado?
D: Ebbene sì: come si intuisce dall’hashtag che abbiamo creato appositamente, il nostro sarà un matrimonio nerd. Abbiamo moltissime idee, ma non sappiamo ancora quante di esse saranno realizzabili. Possiamo anticiparvi, però, che grazie ai nostri sponsor avremo bomboniere che i giocatori di “Dungeons & Dragons” apprezzerebbero molto, realizzate dalla coppia di creative Irene e Flavia de La Mandragola a partire dai dadi a venti facce regalatici dalla Chessex. Oppure che a decorare la location del grande giorno avremo degli stendardi in stile fantasy medievale con gli stemmi delle nostre casate che la nostra amica Floriana di Simply Nerdilicious sta creando per noi, strizzando l’occhio ai fan di “Game of Thrones”. Ma naturalmente stiamo pensando in nerd anche per quanto riguarda inviti, segnaposto, torta…

C: Parliamo del vestito della sposa: avrà anch’esso elementi nerd? Puoi dirci qualcosa, senza rovinare la sorpresa a Dark? E il look dello sposo? In chiave nerd anche lui?
D: Dark ed io ci sposeremo con rito civile, perciò non indosserò il magnifico abito bianco tradizionalmente associato all’idea di matrimonio. Saremo entrambi piuttosto sobri ma eleganti, con un tailleur io e con un completo lui. Sotto alle giacche, però, indosseremo le t-shirt con stampe nerd che ci ha donato Mondo di Nerd. Sul blog abbiamo già rivelato quella che indosserà Dark ma la mia rimarrà segreta fino al grande giorno.

C: Siete senz’altro tra i primi in Italia ad optare per una soluzione del genere, sia per quanto riguarda la sponsorizzazione, sia per la veste nerd dell’intero matrimonio. Pensate che la vostra esperienza potrà essere utile ad altre coppie con le vostre stesse passioni?
D: In realtà non siamo affatto i primi sposi con lo sponsor italiani, anzi! Basta fare una veloce ricerca su internet per rendersi conto di quante coppie abbiano già battuto questo sentiero prima di noi; e non siamo neanche i primi sposi nerd, naturalmente. Ma sì: ad unire le due cose, almeno in Italia, siamo i primi e saremo felici di dare suggerimenti ed indicazioni a chi vorrà farlo dopo di noi, il nostro blog serve anche a questo. Raccontiamo, con una certa costanza, gli sviluppi del nostro progetto e speriamo che, oltre ad essere un’interessante lettura per chi non ha alcun interesse per l’aspetto matrimoniale, possa rivelarsi utile per chi cerca un’esperienza diversa per il proprio giorno speciale.

C: Che consigli dareste a qualcuno che, come voi, sogna un “sì” anticonvenzionale?
D: Dark ed io siamo profondamente ostili alle convenzioni, ma non troviamo un senso neanche nell’essere anticonvenzionali ad ogni costo. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare a chiunque, futuri sposi ma non solo, è di essere sempre onesti con sé stessi, fino a capire chi si è davvero e, a quel punto, non avere timore di esprimere la propria personalità in ogni occasione. La vita è troppo breve per viverla nei panni di qualcun altro!

C: Chiudiamo con il viaggio di nozze: sarà a tema nerd anche quello?
D: Tocchi un tasto dolente, purtroppo. Come abbiamo detto all’inizio, le nostre risorse economiche sono limitate. Inoltre, non faremo alcuna lista nozze e ai nostri invitati, come unico regalo per il nostro matrimonio, chiederemo di essere lì con noi: questa sarebbe la cosa che ci renderebbe davvero felici, avere i nostri parenti ed i nostri amici intorno a noi nel momento in cui diventeremo ufficialmente una famiglia. Per questo, abbiamo deciso di rinunciare al viaggio di nozze che, con il mutuo da pagare, le spese di ristrutturazione dell’appartamento in cui stiamo per trasferirci e le spese di organizzazione del matrimonio che non riusciremo a coprire con l’aiuto degli sponsor, sarebbe una spesa che per il momento non possiamo affrontare. Ma, fra i tanti sogni nel nostro cassetto, c’è un viaggio negli States, in tutti quei luoghi di cui abbiamo letto o che abbiamo visto su grande e piccolo schermo. Chissà, magari un giorno lo faremo davvero.

Per il momento, facciamo loro i migliori auguri per un matrimonio riuscitissimo ed una vita felice! Se siete curiosi di saperne di più o siete interessati a contribuire in qualche modo al #matrimonionerd di Dark e Daka, potete curiosare sul loro blog, DiPerDi, sulla loro pagina Facebook, sul profilo Twitter o Instagram o anche sul loro canale Youtube.

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