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Total War: Warhammer – Venti di guerra e di magia


Total War
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Una serie che, come un vento di guerra totale, nell’agosto del 2000 sconvolse il mondo degli strategici su PC inventandosi una nuova formula: alla diatriba tra giochi in tempo reale e giochi a turni, gli inglesi di Creative Assembly risposero con una fusione di generi che in sedici anni ci ha portato a combattere e dominare lungo epoche e secoli disparati, dall’Antica Roma all’Età Napoleonica, passando per il Medioevo, l’Età Coloniale ed il Giappone Feudale, facendo innamorare milioni di videogiocatori e creando una vastissima community intorno a quelli che sono tra gli strategici più amati degli ultimi dieci anni e più. La formula è semplice, ma geniale: la fase di gestione dell’impero, su una classica mappa che rappresenta il mondo o una sua porzione, si svolge secondo un classico schema a turni; nel momento in cui uno dei nostri eserciti dovesse incontrarne uno nemico, avremo la possibilità di combattere tale battaglia in 3D ed in tempo reale (pausabile). In pratica una unione irresistibile di strategia e tattica che ben si sposa con una qualsivoglia ambientazione storica. E che quindi fa sciogliere il sottoscritto, che in Rome: Total War e in Medieval II: Total War ha ancora due dei suoi titoli preferiti di sempre.

Così come sedici anni fa, gli sviluppatori albionici decidono nuovamente di cambiare marcia, questa volta però non tanto per quanto riguarda le meccaniche di gioco, ma in quanto ad ambientazione: per la prima volta, un Total War non avrà più come sfondo un peculiare periodo storico, ma il celeberrimo universo di Warhammer: Fantasy.

Ecco, qui io debbo confessarvi una cosa, per onestà di questo articolo: Warhammer non lo conosco praticamente per nulla, sia nella versione fantasy che in quella fantascientifica (denominata 40k). E questo è un bel problema, perché le sensazioni e il gasamento non saranno sicuramente le stesse di tante persone che attendevano questo titolo come il messia, appunto per l’amore provato per l’universo creato da Games Workshop negli anni ’80.

Quindi, da completo verginello assolutamente disincantato e senza alcun hype, mi approccio al decimo titolo della saga di Creative Assembly, grazie alla Koch Media che ci ha gentilmente offerto un codice per il titolo e per il primo DLC, già disponibile al momento del lancio.

Già dal filmato iniziale entro nell’ambientazione del titolo e incontro per la prima volta le fazioni in gioco. Ecco qui, giusto loro. Creative Assembly ha spinto questa volta al massimo sulla differenza tra le fazioni, che è un qualcosa che evidentemente in un titolo fantasy puoi permetterti alla grande: i nostri amici britannici perciò decidono, sostanzialmente, di fornirci un’esperienza di gioco differente per ciascuna di esse. Sì, sì, differente, ma sul serio: non parlo di unità differenti, di particolari tratti che garantiscono, che so, più morale alle truppe o cose simili; no, ogni fazione va giocata proprio in modo diverso!

Prendiamo ad esempio l’Impero, una versione fantasy del Sacro Romano Impero, con un’estetica parecchio ispirata al ‘400/’500 teutonico e composto da umani. Ebbene, all’inizio l’Impero ha un nuovo Imperatore (il fighissimo e tamarro Karl Franz) e il territorio frammentato in una moltitudine di piccoli regni, alcuni ribelli, altri no; il compito del giocatore sarà innanzitutto riunire i propri territori utilizzando in egual misura diplomazia e guerra, tanto che una feature molto interessante dell’Impero è proprio quella del poter aggregare vari regni in una federazione tramite via diplomatica. Diciamo anche che forse è la fazione un po’ più convenzionale e che ricorda di più i canonici Total War a sfondo storico. Se solo le innovazioni si fermassero qui. Ma ne parleremo tra un momento.

Fatemi anche dire che la seconda fazione che ho provato, i Conti Vampiro, hanno un potere spettacolare: evocare i morti dai campi dove si sono tenute battaglie precedenti per poter rimpinguare il proprio esercito con una moltitudine di soldati zombie. Sono scarsi, eh, ma sono una maledetta moltitudine!

I Pelleverde, ovvero gli Orchi, invece, tenendo fede alla migliore delle tradizioni, hanno quasi (anzi no, togliete il quasi) l’obbligo di attaccare e portare battaglia e distruzione, pena ribellioni interne e defezioni. Meraviglioso.

Perché vi dicevo che le novità non finiscono lì? Perché, ve lo ribadisco ancora una volta, Creative Assembly non si è limitata al suo compitino, ma è voluta andarci pesante con la differenziazione, che si riflette, oltre che nelle meccaniche di cui sopra, anche ad esempio sull’albero delle tecnologie da ricercare e sbloccare, che funziona in modo differente (e ovviamente, anche le tecnologie ricercate sono svariate ed adattate al caso) appunto secondo meccaniche diverse per ogni fazione; per l’Impero ad esempio, per poter ricercare alcune tecnologie sarà necessario aver costruito un particolare edificio.

La magia entra a gamba tesa nel franchise con una bella meccanica che si riflette sia sui campi di battaglia che sulla mappa generale: i venti di magia, che soffiano impetuosi ma imprevedibili su tutta la mappa e determinano quanto impatterà l’utilizzo degli incantesimi sul nostro prossimo scontro. E proprio gli incantesimi, come le unità volanti, sono una variante tattica a cui il giocatore di Total War esperto dovrà far l’abitudine perché effettivamente alcuni incantesimi che ho visto in giro, se combinati con la giusta manovra, possono cambiare le sorti di uno scontro!

Veniamo poi agli eroi! Gli Eroi con la E maiuscola! I nostri capofazione saranno un ulteriore livello di profondità di gioco, perché la loro gestione ricorda quella di un GdR (o se vogliamo fare un altro ardito paragone, Heroes of Might & Magic, quelli belli). Si, avete indovinato, si possono equipaggiare, potenziare e non possono morire in battaglia (se sconfitti, tornano automaticamente alla capitale). E proprio in battaglia sono uno spettacolo da guardare perché menano come dei fabbri in un mondo di formiche. Gente che vola, proprio. E oltre a questa gente che decolla sotto le mazzate sane dei leader, magari vedrete non morti, draghi, mostri enormi che piombano dal cielo, bagliori di incantesimi lanciati con foga dai maghi, morti risorti e tutte quelle belle cose che ci fanno capire che, alla fine, Creative Assembly con le legioni romane e i cavalieri in armatura se la cava, ma pure con il fantasy non è che faccia proprio scena muta, anzi!

Se ve lo state chiedendo, la grafica è bella, più ottimizzata rispetto a Total War: Attila (che in pratica ne è il papà, dato che la base di gioco è quella) e la mappa mi piace da matti con tutti gli scorci da scoprire, anziché la solita cara, vecchia Europa. Aiuta tanto il mondo pout-pourri di Warhammer Fantasy che mescola senza timore migliaia di suggestioni di leggende, storia e miti in un affresco piacevole anche per me che ero totalmente a digiuno del franchise. Quando ho trovato la fazione che si ispira al ciclo arturiano avevo il ghignetto soddisfatto, sicuro. Cioè, non gioco guardandomi allo specchio eh, ma ce l’avevo sicuro.

Ci sono anche gli eventi con scelta multipla, che fanno tanto Europa Universalis. Ci sono le missioni speciali, ovvero battaglie (che hanno un nome preciso che non ricordo, perdonatemi, ma sto scrivendo di getto, che è più spontaneo) speciali che alla fine, se vinte, ci ricompensano con tesori importanti come pezzi d’equipaggiamento, oro e seguaci. E mica poco.

Insomma, non voglio fare il prolisso come sempre, perché spiegarvi per filo e per segno questo Total War esula dal mio articolo; a voi deve interessare che un profano di Warhammer ci si è divertito perché è un gran bel Total War. Bravi Creative Assembly, che adesso sicuro ci subisserete di DLC ed espansioni come sempre, anche se la prima l’avete regalata perché poi i fan vi facevano assaporare le meccaniche dei Pelleverde di persona. No, dai, qui si scherza, però effettivamente il Caos potevate metterlo già direttamente nel gioco, eh, dato che costa leggermente di più di un titolo PC standard.

Visto che sulla nostra pagina Facebook mi siete sembrati belli fomentati circa questo titolo e Warhammer in generale, vi lascio al giudizio sintetico per concludere in bellezza e lasciarvi gustare questo bel gioco!


Nerdando in breve

Siete fan di Warhammer? Questo titolo dovrebbe essere già vostro. Vi piace la saga di Total War? Questo è un gran bel Total War. Vi piacciono entrambi? La risposta la sapete!

 

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