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#NerdandoACasa – 5 giochi per Xbox su Game Pass per trascorrere la quarantena

Bloccati a casa come tutti ma in possesso dello splendido servizio Xbox Game Pass?
Ecco un’ottima occasione per scoprire alcuni gioielli presenti sul catalogo di Microsoft che forse sono passati inosservati, magari nascosti da produzioni altisonanti o più celebri.
Certo, da alcuni giorni è disponibile il capolavoro Ori and the Will of the Wisps così come alcuni mostri sacri come The Witcher 3: Wild Hunt, Gears 5 e Fallout 4, ma se volete un’esperienza di gioco unica e originale ecco i miei personali consigli.

A Plague Tale: Innocence

Ve ne ho già parlato qui, ma non mi stanco mai di ripeterlo, A Plague Tale: Innocence è una perla narrativa che ci immerge nei terribili anni dell’inquisizione e della peste che attraversa la Francia medioevale. Un racconto toccante che mi ha davvero emozionato; consigliatissimo giocarlo nella sua lingua originale, il francese.

Remnant: From the Ashes

Anche di questo ho già parlato in passato, ma recentemente l’ho riscoperto giocando con due amici (e giocato in tre è davvero tosto): uno shooter soulslike che mischia suggestioni fantasy a un gameplay solido e impegnativo.
Da notare il fatto che le avventure e la campagna sono generati in modo procedurale: non esistono due partite identiche tra loro e per vedere e scoprire tutto, occorrono oltre 50 ore di gioco.
Io stesso, pur avendolo completato e raggiunto i celebri 1000G, ancora adesso scopro missioni, oggetti, armi e mod che ancora non avevo visto.

The Outer Worlds

Tutto quello che avrebbe dovuto essere il nuovo Fallout e che non è stato. The Outer Worlds è un vero gioiello, impegnativo, tosto, ricco di scelte morali profonde e capace di incollarvi allo schermo davvero per molte ore.
E quando lo avrete terminato, scoprirete che avrete sbloccato la metà degli obiettivi e dovrete ricominciarlo, andando all’esplorazione di archi narrativi diversi.

Kingdom Come: Deliverance

Avete 200 ore e non sapete come investirle? Che ne dite di un tuffo in un vero medioevo, senza magie o mostri, ma con una grossa fetta di storia da rivivere sulla nostra pelle?
Lo ha portato su Twitch la nostra Solidea e se non l’avete seguita, vi siete persi qualcosa. Ma nulla è perduto: potete scaricare il titolo e dimenticarvi dell’avere una vita al di fuori della Xbox.
Certo ci sono stati bug e problemi da risolvere (ma ricordiamoci che è fondamentalmente una produzione indie), ma ora l’esperienza di gioco è sufficientemente solida.

Hellblade: Senua’s Sacrifice

Uno dei miei titoli preferiti dello scorso anno. Uno di quelli che mi ha fatto commuovere fino alle lacrime, e a cui ho dedicato un lungo articolo di disanima in cui ho tentato di dare un volto e un nome alla follia di Senua, così come alla sua terribile psicosi.
Se non lo avete ancora giocato, correte a farlo.
Se vi annoia il gameplay, mi duole dirlo, ma non ne avete compreso lo spirito e la filosofia.

Menzioni d’onore

Alcuni titoli in ordine sparso forse meno impegnativi ma davvero meritevoli.
Lonely Mountains: Downhill: ho detto “meno impegnativo”? Scherzavo. Questo downhill è dannatamente difficile, e si tratta “solo” di scendere da una montagna con la bicicletta.
What Remains of Edith Finch: preparate i fazzoletti per questo walking simulator in cui scoprirete il destino della protagonista del titolo e della sua famiglia.
Old’s man journey: un puzzle game in cui il viaggio dell’uomo è anche una metafora della vita, delle nostre scelte e di ciò che esse comportano. Va via veloce, ma lascia il segno.
Ashen: altro titolo piuttosto tosto che si può giocare in coop con un amico (anche se la gestione del multiplayer è abbastanza pittoresca), grafica ridotta all’osso per un viaggio nella mitologia nordica.

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