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The Witcher – La forza del destino

The Witcher

Diciamocelo, quando entriamo in contatto con un prodotto che abbiamo già conosciuto in altre sue forme, è molto difficile non partire prevenuti e con determinate aspettative. Razionalmente lo sappiamo che è un ragionamento sbagliato, ma quando un personaggio o una particolare storia ci hanno fatto provare certe emozioni, la paura di vederli diversi da quelli che abbiamo adorato è forte.

Io, innamorata della serie videoludica, ero più che pronta a conoscere i miei personaggi preferiti rappresentati in modo molto diverso rispetto a come ero abituata, essendo ben consapevole che la serie sarebbe stata giustamente estrapolata dai libri di Sapkowski.

Recensione

Devo dire che mi sono innamorata subito: ho riconosciuto le stesse atmosfere, aiutata molto dal fatto che abbiano usato melodie simili a quelle dei videogiochi (che secondo me sono semplicemente perfette per quel tipo di ambientazione), e bene o male lo stesso temperamento nei personaggi che tanto amo. Mi sono, insomma, sentita a casa, e non catapultata in un universo che conoscevo solo a metà, in bilico tra elementi a me cari e conosciuti ed altri che non avevo mai visto.

Trama

Pur essendo il nostro Geralt protagonista indiscusso della saga, la serie non si concentra solo su di lui, ma anche su Yennefer e Ciri: la prima, per chi non lo sapesse, una potentissima maga e la seconda una giovanissima principessa anch’essa in possesso di un grande potere.

I destini di questi tre personaggi si intrecceranno indissolubilmente, ma prima che ciò accada conosceremo le loro origini piuttosto infelici e le grandi difficoltà che si sono trovati ad affrontare: la giovane Ciri si ritroverà a dover fuggire dal suo regno dopo che lo stesso viene attaccato e devastato dall’impero di Nilfgaard, che oltretutto comincia a darsi da fare per catturarla. Yennefer, dopo aver imparato a gestire l’enorme e caotico potere che racchiude, comincia a non darsi pace per riavere ciò che le è stato tolto: la possibilità di avere figli. Per quello che riguarda Geralt invece, potremo accompagnarlo mentre si dà da fare per guadagnarsi il pane uccidendo mostri di ogni genere, per poi vedere come il suo cammino si intreccerà a quello delle altre due protagoniste.

Queste storie si svolgono su linee temporali diverse per arrivare a ricongiungersi verso la fine, escamotage che ho apprezzato molto. Mi trovo profondamente in disaccordo con chi dice che ciò ha reso tutto molto confusionario, a parer mio è più che chiaro: certo, avrebbero potuto mettere delle scritte che specificassero il passaggio di determinati anni tra una scena e l’altra, ma avrebbero tolto il senso di sorpresa e comunque si sono preoccupati di lasciare parecchi indizi per aiutare a intuire la situazione prima che venga rivelata in modo chiaro.

Cast

Ammetto di essere stata tra quelle persone che hanno storto un poco il naso quando hanno annunciato che Henry Cavill avrebbe interpretato il truce Geralt, mentre ora non potrei essere più felice di questa scelta. Probabilmente sarà per la passione che l’attore ha per la saga, ma è impossibile non notare quanto abbia lavorato per avvicinarsi il più possibile al nostro amato strigo. Per non parlare della voce, che mi ha lasciato a dir poco estasiata, motivo per cui mi sento di consigliare di guardarla in lingua originale.

Anya Chalotra, nei panni di Yennefer, è stata una scoperta: il suo non era di certo un ruolo facile, il suo personaggio è quello che evolve di più nel corso della storia, sotto a tutti i punti di vista. Eppure, Anya riesce a rendere perfettamente la vulnerabilità del suo personaggio all’inizio della serie, così come il senso di rabbia e frustrazione che la pervade fino alla fine.

La giovane Ciri è interpretata da Freya Allan, che ha un volto dalle fattezze angeliche e da cui non riuscivo a distogliere lo sguardo tutte le volte che compariva in una scena. Non vedo l’ora di vedere come crescerà nelle prossime stagioni!

Toss a coin to your Witcher!

Sarebbe stato a dir poco disonorevole per me non accennare alla colonna sonora, che ti penetra nel cervello e non ti molla più per giorni. Mi è piaciuto molto come è stata integrata all’interno della serie, e Jaskier – companion di Geralt che canta la canzone – ha sicuramente fatto breccia nel mio cuore più di ogni personaggio. Di certo non me l’aspettavo, considerando che il corrispettivo Dandelion videoludico non è che mi avesse affascinata granché. È letteralmente impossibile non amarlo!

In conclusione

In questa prima stagione ho trovato tutto quello che volevo: un’ambientazione molto suggestiva, personaggi interessanti la cui evoluzione viene esplorata minuziosamente, combattimenti per nulla noiosi e con delle belle coreografie, colonna sonora sopraffine.

Molti hanno però criticato i costumi, e devo dire che su questo mi devo trovare d’accordo. Si vede che c’è qualcosa che non va, soprattutto nei capelli di Geralt. Tuttavia, sono fiduciosa sul fatto che visto il grande successo che la serie ha riscosso, per la seconda stagione avranno a disposizione un budget più elevato e potranno colmare anche questa lacuna.

Una cosa che mi ha fatto estremamente piacere è il fatto che il successo della serie TV ha portato le persone ad acquistare sia i videogiochi che i libri, ed è sempre bello quando un buon prodotto riceve la considerazione che merita.

Nerdando in breve

The Witcher è una serie TV prodotta da Netflix che tratta le avventure del famosissimo witcher Geralt di Rivia e di altre due protagoniste: la principessa Ciri e la potente maga Yennefer. I destini di questi personaggi verranno intrecciati indissolubilmente.

Per ora possiamo godere solo della prima stagione formata da 8 puntate, ma la seconda è già stata confermata, e se tutto va secondo i piani ce ne saranno molte altre.

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Trailer

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