Videogames

Nerdando Awards 2019 – Videogames

Nerdando Awards

Concludiamo i Nerdando Awards con la categoria Videogiochi.

Vi ricordo che, come avvenuto nelle precedenti edizioni, ogni redattore ha scelto un titolo non necessariamente uscito nel corso di quest’anno, ma con il quale è entrato in contatto quest’anno. Il vincitore assoluto è il titolo che ha ricevuto più Awards o, in caso di pareggio, quello scelto – dopo una nuova discussione – dalla redazione.

A questo link potrete trovare tutte le informazioni sulle edizioni passate.

Clack – Simulacra

Di videogiochi non ne ho provati molti quest’anno, per colpa di una cronica mancanza di tempo ma sono rimasta affascinata da Simulacra, distribuito proprio quest’anno su console da Wales Interactive. Ci ritroviamo in possesso del cellulare di una persona scomparsa e dovremo indagare. Niente di più semplice ma la storia sa sorprendere, spaventare quanto basta e tenerci incollati allo smartphone dispositivo!

Fedrizzi – Fire Emblem: Three Houses

Ho sempre amato i Fire Emblem, ma diciamo che sono rimasto molto piacevolmente colpito dall’evoluzione di un titolo che cominciava a diventare vecchio, sia graficamente, sia nelle meccaniche.
Dopo averlo giocato per più di cento ore ed aver eviscerato ogni singola route possibile, posso dire che è il gioco che più mi ha preso quest’anno.

FrankieDedo – Gris

Un capolavoro. Sono molto cauto nell’usare queste parole, ma quando si incontrano giochi come Gris non ha senso risparmiarsi.

Nomada Studio ha creato un’esperienza che si mostra come un’opera d’arte multimediale interattiva in ogni suo istante. Musica e visuali rendono questo platform uno dei videogiochi più significativi mai sviluppati e anche il gameplay viene utilizzato come mezzo di comunicazione.

In Gris si può leggere molto, ma il tema della perdita e della guarigione spiccano fra le sequenze eteree e le visioni inquietanti di questo piccolo gigante.

Giando – Detroit: Become Human

Dura scelta, perché ho giocato a titoloni quali Spider-Man, God of War, Sekiro e NBA 2K20 che meriterebbero tutti un riconoscimento. Però, alla fine, quello che mi ha emozionato più di tutti è stato Detroit: Become Human, il capolavoro di David Cage che ha unito Asimov a Collodi creando una storia di lotta sociale e integrazione, così vicina a quanto spesso succede anche nelle nostra società da non poterti lasciare indifferente. Impossibile non citare la scena in cui uno dei protagonisti, tradito dagli umani e gettato in discarica, si fa letteralmente strada tra cumuli di androidi distrutti, staccando loro le parti ancora valide per rimettersi in sesto e portare avanti la sua volontà di sopravvivenza e, in seguito, di vendetta. Un vero film interattivo da giocare anche diverse volte, grazie ai numerosi snodi narrativi che vi porteranno a situazioni disparate e a diversi finali. Veramente consigliato!

jedi.lord – Star Wars Jedi: Fallen Order

È stata una annata videoludica strana per me: le novità grosse per il 90% dei casi non mi interessavano, quindi mi sono dedicato o ai miei soliti strategici da millemila ore oppure al recupero di pezzi grossi degli anni scorsi.
È questo, ad esempio, il caso di Marvel’s Spider-Man, gustosissima esclusiva Ps4 uscita l’anno scorso che per me si è rivelato un titolone, capace di farmi esaltare e divertire come non succedeva da tempo: oscillare con le ragnatele in una New York meravigliosamente e godermi la storia e la riscrittura dei personaggi mi è bastato per capire a chi assegnare il mio Award quest’anno.
Questo perlomeno fino all’inizio di dicembre, perché poi ho ceduto ad un hype sconsiderato e mi sono buttato a capofitto nelle avventure di Cal Kestis, giovane Jedi sfuggito alla purga imperiale e nulla, se pensiate che bastino una spada laser, dei pianeti da esplorare e i poteri della Forza per farmi cambiare qualsiasi idea…beh, avete ragione.
Non me ne volere, Testa di tela, ma quest’anno il mio Award va a Star Wars Jedi: Fallen Order, perché è un grande ritorno di un’avventura single player di Star Wars dopo tanti anni e perché, pur non inventando nulla e pescando a piene mani da grossi titoli come Dark Souls ed Uncharted, è un gran bel pezzo di gioco, appassionante, sfidante ed appagante.
Spero che non si riveli un unicum e che, dato il grande successo, EA abbia compreso cosa i giocatori richiedevano da tempo…

Menzione d’onore: oltre a Marvel’s Spider-Man, la menzione va a Field of Glory: Empires, bello strategico con cui mi sono divertito parecchio durante l’estate!

LC – Legend of Heroes Trails in the Sky 2nd Chapter & the 3rd

Anche quest’anno posso continuare l’allegra tradizione di dire come abbia giocato soprattutto a giochi Paradox (quest’anno meno del solito ammetto), ma come il mio Award vada ad un Jrpg.
Non solo, per celebrare i 4 anni in cui tengo fede a questa tradizione, tornerò a premiare quello che ricevette il mio primo Award, vale a dire Legend of Heroes Trails in the Sky.
Quest’anno ho finalmente completato la trilogia, giocando il secondo ed il terzo capitolo e che dire… Sono entrambi andati ben oltre le mie più rosee aspettative, costruendo su quanto di buono fatto nel primo capitolo e donandomi emozioni e divertimento a non finire (e l’occasionale rage-quit).

Morgana – Pokémon Spada/Scudo

Non sarà il miglior titolo della serie Pokémon, ma comunque quest’anno Pokémon Spada/Scudo vince il mio Award. Grafica bellissima, nuove meccaniche, una nuova generazione di mostriciattoli e soprattutto la possibilità di giocare su un grande schermo televisivo grazie a fatto che si tratta di un videogioco per Nintendo Switch.

Penny – The Last of Us

Questo è stato il mio primo anno di PS4, motivo per cui il mio Award va a un titolo non recentissimo ma con il quale sono entrata in contatto solo ad aprile. Parlo di The Last of Us, il gioco della Naughty Dog uscito per Playstation 3 nel 2013 e sulla 4 solo a luglio 2014. Ne hanno già parlato in tantissimi, è inutile che mi dilunghi, sappiate solo che se amate gli action/adventure questo è un must imperdibile.

Tencar – Sekiro: Shadows Die Twice

Ho scoperto i titoli di Hidetaka Miyazaki quasi per caso e, da allora, è stato amore.
Non ho potuto fare a meno di premiare Sekiro: Shadows Die Twice che, nonostante mi abbia tenuto impegnato più del dovuto in due punti in particolare, è stato il titolo che ho maggiormente apprezzato quest’anno: ho adorato il suo essere Soulslike senza esserlo e, soprattutto, la meravigliosa ambientazione.

Menzione d’onore per Resident Evil 2 che è semplicemente il migliore remake mai fatto, per Death Stranding che è riuscito a rendere interessante il lavoro di corriere ma che sto finendo solo in questi giorni e Pokémon Spada/Scudo che è riuscito a farmi odiare i videogames per un’intera giornata poiché ci ho giocato troppo.

Zeno2k – A Plague Tale: Innocence

Sono davvero tanti i titoli che ho sperimentato quest’anno, anche grazie al fatto che ora in casa ho sia la Xbox che la Playstation. Mi sto rimettendo in pari, e ho sperimentato titoli fenomenali come Marvel Spider-Man e God of War (Days Gone e Death Stranding devo ancora provarli). Dall’altra parte c’è un Gears 5 che è semplicemente da scardinamascella, grazie alla potenza di One X.
Tra delusioni cocenti come Rage 2, Borderlands 3 e Metro Exodus; tra perle incredibili come The Outer Worlds e RE2 (che salgono sul podio) alla fine ho deciso di premiare una piccola ed emozionante perla come A Plague Tale: Innocence. Semplice e non troppo sfidante, ma con una narrativa unica, un’ottima grafica e una capacità di rapirmi pari a quella di un buon libro.

And the winner is… Sekiro: Shadows Die Twice

Abbiamo deciso di premiare Sekiro: Shadows Die Twice che, nonostante non sia un titolo per tutti, è riuscito con la sua natura action e la meravigliosa ambientazione a conquistare una grandissima fetta di pubblico.

Premio del pubblico: Death Stranding

Sul nostro gruppo Facebook il – per molti – capolavoro di Hideo Kojima stravince su tutti e svetta sul podio completato da Sekiro: Shadows Die Twice e Resident Evil 2.

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