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Blood Bowl: Death Zone – Il light non è mai stato così corposo

Death Zone

Per scoprire il mio (mai nascosto) amore per Blood Bowl basta dare un’occhiata, anche distratta, alla libreria che ospita i giochi da tavolo che possiedo: ci sono varie edizioni del Football Fantasy che ha riempito tante ore della mia adolescenza e dell’età adulta.

Ovviamente, ho giocato anche ai due capitoli della controparte videoludica ma, ahimè, mancava Blood Bowl: Death Zone. Nel corso di questi caldi giorni ho colmato questa lacuna ed eccomi qui a farvi leggere i miei pensieri.

Recensione

Cos’è Blood Bowl? È semplicemente uno dei board game più belli del mondo che porta il football americano in un mondo fantasy estremamente violento e spietato.
Blood Bowl: Death Zone arriva sui nostri PC tramite Steam, sviluppato da Cyanide Studio ed edito da Bigben Interactive.

Le parecchie differenze rispetto a Blood Bowl, rendono Death Zone un titolo più leggero e compatto ma non per questo meno divertente. La squadra a nostra disposizione è composta da quattro giocatori che si affronteranno in un campo da football ridotto per cinque minuti effettivi: non ci sono dadi da tirare o pause da chiamare, l’intera partita è in tempo reale e gli scontri sono più frenetici che mai.

Come Cyanide Studio ci ha abituati, il campo è disposto in verticale rispetto alla telecamera che, posta in alto, fornisce, con un veloce colpo d’occhio, una visuale completa dell’area di gioco. Su ogni giocatore è presente una barra dell’energia e un simbolo che ne identifica il ruolo, mentre cliccando sugli atleti sarà visibile l’intera scheda. Ovviamente sono sempre presenti a schermo sia il punteggio, che il tempo residuo del match e, infine, in basso, gli incantesimi e le skill da utilizzare.

Con un rapido click del tasto sinistro del mouse si seleziona un giocatore per fargli effettuare un’azione ed è anche possibile concatenarne più di una, per programmare, ad esempio, un attacco contro un avversario e un successivo scatto verso la zona di meta per proteggere un compagno con la palla.

Ognuno dei quattordici team selezionabili ha una star diversa che presenta punti di forza e debolezze che si integrano nell’interessantissimo sistema di skill e incantesimi che possono ribaltare un’azione in nostro favore ma che non sono spammabili all’infinito, poiché possiedono un tempo di cooldown durante il quale non saranno disponibile.

La modalità single player presenta sei campionati differenti, mentre con il multiplayer – che da sempre ritengo più interessante e stimolante – si possono organizzare match singoli o intere leghe. Devo ammettere che, in fase di test, è stato complicato trovare qualcuno per giocare una semplice partita amichevole.

Death Zone

Comparto Tecnico

Il motore grafico di Blood Bowl: Death Zone si attesta sui livelli degli altri titoli Cyanide, con una buona realizzazione degli atleti, degli stadi e di tutti gli elementi di contorno a cui i giocatori di BB sono abituati.

Ho testato il gioco su una macchina performante e su una più datata senza riscontrare problematiche in nessuno dei casi, e con un frame rate solido e soddisfacente.

Il comparto sonoro è buono: una nota positiva è data dai rumori dello stadio e del campo che sono stati creati in maniera coerente con ciò che vediamo nel corso della partita.

In conclusione

Dopo la fase di test, ho trovato Blood Bowl: Death Zone divertente, frenetico e fresco: sta a Blood Bowl come il futsal sta al calcio.

Chi, come me, è abituato al fratello maggiore Blood Bowl penserà che questo titolo sia molto veloce ma, ve lo garantisco, è solo questione di abitudine: prendetevi il vostro tempo e lo apprezzerete; chi non conosce proprio codesto genere di giochi, d’altro canto, non incontrerà fortunatamente questa problematica.

Per gli amanti del single player ci sono parecchie ore di gioco grazie alle sei leghe presenti, mentre gli appassionati del lato competitivo multiplayer avranno a disposizione sia i match singoli che le leghe online private o pubbliche.

Le squadre sono 14, ben equilibrate e forniscono una discreta varietà ai vari match: forse avrei preferito costruirla manualmente, al posto di avere i giocatori già in rosa, ma è una questione sulla quale posso chiudere un occhio.

Grazie all’early access durato quasi un anno, Cyanide Studio è riuscito a confezionare un buon prodotto, ascoltando con attenzione i vari feedback della community.

Che siate esperti di Blood Bowl o no, se vi sentite attratti dall’ambientazione del gioco, date una possibilità a questa versione più light ma assolutamente soddisfacente del popolare board game di Games Workshop, d’altronde il prezzo di 9,99 € è più che onesto.

Nerdando in breve

Blood Bowl: Death Zone è una versione più compatta del famoso board game edito da Games Workshop ma non per questo meno divertente.

Nerdandometro: [usr 3.5]

Trailer

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