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The Boys – I Supereroi come non li avete mai visti

The Boys

Recensione

Lo sappiamo, i supereroi vi hanno un po’ stufato. È uno degli effetti della sovraesposizione mediatica a cui sono esposti ultimamente.
Però a The Boys dovete dare una possibilità: sia che adoriate il genere supereroistico, sia che lo abbiate sempre detestato e anche se siete tra coloro che cominciano a non poterne davvero più.

Perché? Beh, perché in The Boys i supereroi ci sono, è vero, ma non li avete mai visti rappresentati così. Dimenticatevi dei rassicuranti e divertenti eroi della Marvel, lasciate da parte l’austera moralità di casa DC; perfino Watchmen, al confronto di The Boys, ha appena scalfito la superficie della visione realistica del mondo super.

The Boys è una visione iper-realistica e cinica, che cala i supereroi in un contesto inedito: cosa trovate più plausibile, infatti, che una persona dotata di “fenomenali poteri cosmici” (cit.) voti la propria esistenza al sacrificio in nome di un fantomatico bene superiore o che cerchi di approfittare il più possibile della sua situazione di superiorità?

Il mondo è un posto infido nella visione di Garth Ennis, autore del fumetto alla base della serie TV, così come infidi sono i suoi abitanti, nessuno escluso. Ennis non risparmia alcuno e ci mostra i paladini del bene al centro di un sistema di show business votato all’apparenza e al profitto, in cui i valori eroici si rivelano vuota apparenza in nome del guadagno. Una visione pessimistica che va ben oltre quella di Watchmen (non vi anticipo nulla, ma vedrete cose che non vi aspettereste mai da un supereroe).

Trama

Negli Stati Uniti i supereroi sono realtà e nella città di New York i migliori di loro, I Sette, vegliano sulla città e proteggono gli innocenti. Le apparizione pubbliche de I Sette sono gestite dalla Vought, una sorta di agenzia PR dei supereroi.
In questo contesto di totale sicurezza dovuto alla presenza dei Super, la vita del giovane Hughie subisce un brusco cambio di direzione quando la sua ragazza viene disintegrata accidentalmente da A-Train, uno de I Sette.

La serie

The Boys è una produzione originale Amazon Prime Video (che, devo ammetterlo, continua ad azzeccare una scelta dopo l’altra) a partire, come abbiamo già ricordato, dall’omonima opera a fumetti di Garth Ennis, distribuita interamente il 26 luglio 2019.
Dietro il progetto televisivo si celano i nomi di Eric Kripke, Evan Goldberg e Seth Rogen (che non si risparmia una comparsata in un uno degli episodi).

L’idea è forte e interessante, ma non è l’unica freccia all’arco di The Boys. Oltre ad una storia avvincente, la serie si fa notare per il cast: Karl Urban è perfetto nel ruolo di Butcher e Antony Starr mette i brividi nei panni di Patriota. Buona prova da parte del giovane figlio d’arte Jack Quaid (papà Dennis e mamma Meg Ryan saranno orgogliosi) ed è una gioia vedere Simon Pegg apparire nella trasposizione del fumetto che lo ha visto protagonista su carta, anche se in un ruolo diverso. La fotografia mi ha conquistata (devo ammettere che è proprio il mio genere) e la scelta delle musiche è perfetta. Ottima anche l’idea di distaccarsi dal fumetto nell’evoluzione della trama: non vedo l’ora di scoprire cosa succederà adesso!

Il fumetto

The Boys è una serie a fumetti pubblicata tra il 2006 e il 2007 e attualmente conclusa, scritta interamente da Garth Ennis e disegnata da Darick Robertson.
Inizialmente pubblicata da DC Comics, è passata poi a Dynamite: DC, infatti, ritenne la serie troppo violenta e con un linguaggio troppo osceno per il suo pubblico.
Oltre alla serie principale, Ennis ha scritto anche due spin-off disegnati da John McCrea: Eroegasmo e Il ragazzo delle Highlands.

Non ho letto i fumetti ma, già da poche immagini, ho potuto notare come i protagonisti scelti per la serie siano incredibilmente somiglianti a quelli su carta (a eccezione di quello che ha il volto di Simon Pegg, ovviamente): un ottimo lavoro di casting!

Concludendo

The Boys è molto più di una serie sui supereroi: è una visione cruda e realistica e un’aspra critica allo show business e alla società dell’apparire. Si parla di supereroi, ufficialmente, ma è impossibile non leggere tra le righe un riferimento ai divi dei nostri tempi, all’industria dello spettacolo e a tutto quello che comporta.

Un’idea dirompente, realizzata con estrema cura e grandissimo stile: complimenti Amazon, forse hai creato la serie dell’anno!

Nerdando in breve

The Boys ci mostra i supereroi come non li abbiamo mai visti: crudeltà, sangue e ritmo per una serie TV da non perdere!

Nerdandometro: [usr 4.5]

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